Commento alle letture del 4 Maggio 2018 – Mons. Costantino Di Bruno

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Il commento alle letture del 4 Maggio 2018 a cura diย  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโ€™Arcidiocesi di Catanzaroโ€“Squillace (CZ).

NON VI CHIAMO PIร™ SERVI

At 15.22-3 1; Sal 56; Gv 15,12- 17

San Paolo rivela ai cristiani che lโ€™amore di Cristo รจ stupendamente alto. Lui รจ morto per noi, quando eravamo empi, nemici di Dio. Lui รจ morto giusto per gli ingiusti.

Giustificati dunque per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesรน Cristo. Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, lโ€™accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio. E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtรน provata e la virtรน provata la speranza. La speranza poi non delude, perchรฉ lโ€™amore di Dio รจ stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci รจ stato dato. Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morรฌ per gli empi. Ora, a stento qualcuno รจ disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo รจ morto per noi. A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dallโ€™ira per mezzo di lui. Se infatti, quandโ€™eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto piรน, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesรน Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione (Rm 5,1-11).

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Il profeta Amos ci rivela che gli amici di Dio sono i suoi profeti. Tutto Lui rivela loro. Nulla fa senza prima aver parlato con loro. I profeti sono i suoi confidenti.

Ascoltate questa parola, che il Signore ha detto riguardo a voi, figli dโ€™Israele, e riguardo a tutta la stirpe che ho fatto salire dallโ€™Egitto: ยซSoltanto voi ho conosciuto tra tutte le stirpi della terra; perciรฒ io vi farรฒ scontare tutte le vostre colpe. Camminano forse due uomini insieme, senza essersi messi dโ€™accordo? Ruggisce forse il leone nella foresta, se non ha qualche preda? Il leoncello manda un grido dalla sua tana, se non ha preso nulla? Si precipita forse un uccello a terra in una trappola, senza che vi sia unโ€™esca? Scatta forse la trappola dal suolo, se non ha preso qualche cosa? Risuona forse il corno nella cittร , senza che il popolo si metta in allarme? Avviene forse nella cittร  una sventura, che non sia causata dal Signore? In veritร , il Signore non fa cosa alcuna senza aver rivelato il suo piano ai suoi servitori, i profeti. Ruggisce il leone: chi non tremerร ? Il Signore Dio ha parlato: chi non profeterร ? (Am 3,1-8).

Michea invece ci mette dinanzi ad un mondo corrotto nel quale lโ€™amicizia รจ morta.

Non credete allโ€™amico, non fidatevi del compagno. Custodisci le porte della tua bocca davanti a colei che riposa sul tuo petto. Il figlio insulta suo padre, la figlia si rivolta contro la madre, la nuora contro la suocera e i nemici dellโ€™uomo sono quelli di casa sua (Mi 7,5-6).

Il Vangelo ci rivela che Giuda non รจ amico di Gesรน. Non รจ nella sua veritร . Questo ci suggerisce che se uno vuole essere amico di Gesรน, deve amare la sua Parola.

Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la Pasqua. Gesรน mandรฒ Pietro e Giovanni dicendo: ยซAndate a preparare per noi, perchรฉ possiamo mangiare la Pasquaยป. Gli chiesero: ยซDove vuoi che prepariamo?ยป. Ed egli rispose loro: ยซAppena entrati in cittร , vi verrร  incontro un uomo che porta una brocca dโ€™acqua; seguitelo nella casa in cui entrerร . Direte al padrone di casa: โ€œIl Maestro ti dice: Dovโ€™รจ la stanza in cui posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli?โ€. Egli vi mostrerร  al piano superiore una sala, grande e arredata; lรฌ preparateยป. Essi andarono e trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua (Lc 22,7-13).

Chi vuole ricevere le confidenze o le rivelazioni di Gesรน, deve divenire suo amico. Come? Dimorando nella sua Parola. Non solo a chi vive nella Parola si manifesta e si rivela il Figlio, anche il Padre si manifesta e si rivela. Gli svela il suo cuore.

Questo รจ il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore piรน grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciรฒ che io vi comando. Non vi chiamo piรน servi, perchรฉ il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perchรฉ tutto ciรฒ che ho udito dal Padre mio lโ€™ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perchรฉ andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perchรฉ tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci veri amici di Cristo Gesรน.

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