Commento alle letture del 11 Maggio 2018 – Mons. Costantino Di Bruno

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Il commento alle letture del 11 Maggio 2018 a cura diย  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโ€™Arcidiocesi di Catanzaroโ€“Squillace (CZ).

NESSUNO POTRร€ TOGLIERVI LA VOSTRA GIOIA

At 18,9-18; Sal 46; Gv 16,20-23a

Senza una fede forte, robusta, certissima nella gioia eterna, รจ sempre difficile vivere il presente che รจ sofferenza, privazione, martirio per Cristo e la sua Parola. La via della fede รจ sempre una consegna alla morte del presente per avere un futuro di gloria. Questa veritร  รจ mirabilmente rivelata nella Lettera agli Ebrei. Abramo รจ chiamato a vivere in una continua morte al suo presente perchรฉ vi รจ un futuro che lo attende. Cosรฌ anche ogni altro uomo di Dio. Anche Cristo Gesรน consegnรฒ la sua vita alla morte.

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La fede รจ fondamento di ciรฒ che si spera e prova di ciรฒ che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio. Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedรฌ partendo per un luogo che doveva ricevere in ereditร , e partรฌ senza sapere dove andava. Per fede, egli soggiornรฒ nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la cittร  dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore รจ Dio stesso. Per fede, Abramo, messo alla prova, offrรฌ Isacco, e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrรฌ il suo unigenito figlio, del quale era stato detto: Mediante Isacco avrai una tua discendenza. Egli pensava infatti che Dio รจ capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe anche come simbolo.

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Mi mancherebbe il tempo se volessi narrare di Gedeone, di Barak, di Sansone, di Iefte, di Davide, di Samuele e dei profeti; per fede, essi conquistarono regni, esercitarono la giustizia, ottennero ciรฒ che era stato promesso, chiusero le fauci dei leoni, spensero la violenza del fuoco, sfuggirono alla lama della spada, trassero vigore dalla loro debolezza, divennero forti in guerra, respinsero invasioni di stranieri. Alcune donne riebbero, per risurrezione, i loro morti. Altri, poi, furono torturati, non accettando la liberazione loro offerta, per ottenere una migliore risurrezione. Altri, infine, subirono insulti e flagelli, catene e prigionia. Furono lapidati, torturati, tagliati in due, furono uccisi di spada, andarono in giro coperti di pelli di pecora e di capra, bisognosi, tribolati, maltrattati โ€“ di loro il mondo non era degno! โ€“, vaganti per i deserti, sui monti, tra le caverne e le spelonche della terra. Tutti costoro, pur essendo stati approvati a causa della loro fede, non ottennero ciรฒ che era stato loro promesso: Dio infatti per noi aveva predisposto qualcosa di meglio, affinchรฉ essi non ottenessero la perfezione senza di noi (Cfr. Eb 11,1-40).

Il presente degli Apostoli รจ nella sofferenza. Essi devono credere, piรน di Abramo, nella speranza contro ogni speranza. Devono credere che รจ nel Crocifisso che ogni loro speranza trova perfetto compimento.ย  Questa fede ancora perรฒ non รจ nel loro cuore. In loro attualmente vi รจ solo tristezza per la perdita del loro Maestro. Gesรน perรฒ li rassicura. La Croce non รจ lโ€™ultima Parola di Dio su di Lui. La Croce รจ la Parola di Cristo al Padre, attraverso la quale canta tutto il suo amore per il suo Dio e Signore. Poi perรฒ sarร  il Padre suo a cantare la sua Parola di amore per il Figlio e questa Parola sarร  di risurrezione gloriosa. Il Padre darร  al Figlio suo un corpo spirituale, glorioso, immortale.

In veritร , in veritร  io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerร . Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierร  in gioia. La donna, quando partorisce, รจ nel dolore, perchรฉ รจ venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda piรน della sofferenza, per la gioia che รจ venuto al mondo un uomo. Cosรฌ anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrรฒ di nuovo e il vostro cuore si rallegrerร  e nessuno potrร  togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete piรน nulla.

Quando Gesรน sarร  risorto, nessuno piรน lo potrร  nuovamente uccidere e la gioia dei discepoli sarร  perfetta. Nessuno potrร  loro toglierla. Essi saranno sempre con Lui, in ogni angolo e luogo della terra. Non ci sarร  piรน alcuna separazione. Gli Apostoli si separeranno gli uni degli altri a causa della loro missione, mai perรฒ lasceranno Gesรน che sarร  con loro, con ciascuno di loro, sempre. รˆ questo il motivo per il quale attraverso la morte deve entrare nel seno del sepolcro per nascere da esso a vita nuova. Se Lui non entra in quel seno, neanche per Lui ci sarร  nuova nascita e neanche Lui potrร  essere portato dallo Spirito in ogni luogo dove vivrร  domani ogni suo discepolo. Cosรฌ il discepolo muore al presente per essere domani nella gioia eterna.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci di retta fede sempre.

 

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