Commento al Vangelo di domenica 4 marzo 2018 – don Marco Pozza

- Pubblicitร  -

Divieto di contraffazione di Dio

fotografia di don Marco Pozza
don Marco Pozza

Volevano comprarselo a tutti i costi: era l’oggetto sommo del desiderio, quasi il frutto proibito per qualsiasi anima d’allora: “Mi sono comprato Dio usando tutte le mie rinunce. Adesso รจ mio!” Va da sรฉ che il Tempio โ€“ le cui pietre luminose il Cristo le aveva gustate assai โ€“ diventรฒ il piรน grande centro di contraffazione: gli affitavoli dei banchetti lucravano sulla pietร  dei fedeli, questi ultimi tentavano di accaparrarsi Dio come fossero all’asta della divinitร . “Contraffazione” รจ termine bugiardo: dice imitazione fraudolenta, falsificazione.ย 

รˆ materia di reato quando oggetto sono le monete, le carte di credito, le grandi firme.ย รˆ provocazione che imbufalisce Dio quando l’oggetto รจ Lui stesso: ยซPortate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!ยป (Gv 2,13-25) Detto cosรฌ, a voce-alta, con una frusta di cordicelle, in modo da lasciare il segno. L’inedito di quella fiumana di passione valeva come appendere un cartello: “In questo luogo รจ fatto divieto di contraffazione”. Che nessuno, tra i folli che tentavano l’impresa, s’azzardasse di mettere un prezzo anche a Dio.

Al tempio โ€“ “Che nessuno tocchi il Tempio” era la frase-fatta della gente d’allora โ€“ Cristo spergiurรฒ che aveva i giorni contati, la sua fine era vicina: ยซDistruggete questo tempio e in tre giorni lo farรฒ risorgereยป. Ciรฒ che capirono, fu che non capirono affatto: ancora una volta scambiarono le pietre, che sono solo oggetti, con il destino ultimo di Dio, che รจ pietra-viva.

[better-ads type=”banner” banner=”84722″ campaign=”none” count=”2″ columns=”1″ orderby=”rand” order=”ASC” align=”right” show-caption=”1″][/better-ads]

Le pietre rendono affascinante una chiesa. Arrestarsi alla loro nuda bellezza, perรฒ, รจ fare di una pietra uno di quei sassi sott’acqua: sassi pericolosi perchรฉ non li vedi. Cristo s’azzarda a fare una sostituzione: alla fugacitร  della pietra, Lui propone la fascinazione di uno sguardo. La pietra รจ sicurezza, lo sguardo รจ un rischio: ancora una volta, come fu per gli inizi di Israele, Cristo sponsorizza il rischio della libertร  alla sicurezza della schiavitรน. Schiavi degli Egiziani, schiavi delle pietre, schiavi di immagini tarocche di Dio: “Se non preghi, Dio non ti aiuta. Non vorrai mica fare un dispiacere a Dio. Chiedigli subito scusa!”

- Pubblicitร  -

Duemila anni dopo quella sfuriata sulla spianata del Tempio, nulla pare cambiato: le colombe continuano a tubare, le monete a tintinnare, la contraffazione ad ingrassarsi. La macchina del tempio รจ stata riverniciata ma sotto c’รจ sempre la stessa ruggine d’allora:ย ยซSiamo statiย obliterati, annullati, intontiti, abituati, smussati da anni e secoli, da generazioni di catechismo, dโ€™insegnamento catechistico, piรน o meno ecclesiastico, generalmente universitario, generalmente scolasticoยปย (C. Peguy,ย Getsemani).

Cristo, a diventare merce di scambio, non ci starร  mai: rifugge quel losco pretendere di tenere Dio per sรฉ, d’ingabbiarlo dentro i capitelli, di gettargli addosso petali di rosa nelle processioni paesane, di mettergli sull’altare mazzi di rose e di viole. Gli basterebbe un anticipo di simpatia da parte dell’uomo, che รจ rimasto il suo unico investimento senza-prezzo:ย ยซDistruggete questo tempio e in tre giorni lo farรฒ risorgereยป. Capirono fischi per fiaschi, non erano geni: ยซรˆ stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgereยป. Cristo, da parte sua, non รจ tenuto alla giustificazione. Capiranno, quanti vorranno: ยซQuando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questoยป.

Un Dio prigioniero delle pietre รจ troppo facile da pregare. Don Peppino Diana venne ucciso in sacristia e la lezione fu parecchio chiara: una Chiesa che resta nelle sacristie รจ una Chiesa che non infastidisce, manco disturba. Non ha nulla da temere, dunque. Non รจ, perรฒ, la Chiesa di Cristo.ย รˆ un’immagine tarocca del Cristo stesso: il vero problema รจ sapersi invitati alla frequentazione con un Dio il cui vero tempio รจ la carne-sofferente, l’uomo sfilacciato, la donna deragliata. La storia senza-prezzo di chi porta cucite addosso vite che, a guardarle negli occhi, hanno stampato in fronte il sorriso di Dio. Ha mandato gambe all’aria il Tempio: appena fuori, Gli stanno giurando la morte. S’erano messi tutti d’accordo di non smascherare mai il trucco che abitava in quel bazar che chiamavano Tempio.

don Marco Pozza
(Qui tutti i precedenti commenti al Vangelo di don Marco)

[amazon_link asins=’8817099120,8892210289,B00NMDWMEE,8821596443,8839302387′ template=’ProductCarousel’ store=’ceriltuovol04-21′ marketplace=’IT’ link_id=’f9a3083d-d1b0-11e7-b326-213633c68525′]

Licenza: Creative Commons

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
della Terza Domenica di Quaresima – Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 4 Marzo 2018 anche qui.

Gv 2, 13-25
Dal Vangelo secondo Giovanni
13Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesรน salรฌ a Gerusalemme. 14Trovรฒ nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, lร  seduti, i cambiamonete. 15Allora fece una frusta di cordicelle e scacciรฒ tutti fuori dal tempio, con le pecore e i buoi; gettรฒ a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciรฒ i banchi, 16e ai venditori di colombe disse: ยซPortate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!ยป. 17I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divorerร . 18Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: ยซQuale segno ci mostri per fare queste cose?ยป. 19Rispose loro Gesรน: ยซDistruggete questo tempio e in tre giorni lo farรฒ risorgereยป. 20Gli dissero allora i Giudei: ยซQuesto tempio รจ stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?ยป. 21Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesรน. 23Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. 24Ma lui, Gesรน, non si fidava di loro, perchรฉ conosceva tutti 25e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sullโ€™uomo. Egli infatti conosceva quello che cโ€™รจ nellโ€™uomo.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 04 – 10 Marzo 2018
  • Tempo di Quaresimaย III
  • Colore Viola
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO

Altri Articoli
Related

don Andrea Vena – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 Dicembre 2025

Carissimi amici,il cammino liturgico dellโ€™Avvento ci porta alla grotta...

Sr. Palmarita Guida – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2025

Maria ha giร  detto sรฌ.Non chiede prove per credere.Eppure Dio,...

Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2025

Beati coloro che vivono e sentono l'amore di Dio....

Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 22 dicembre 2025

Cristo Signore รจ la pietra angolare, la roccia su...