Commento al Vangelo di domenica 3 settembre 2017 – mons. Giuseppe Mani

“ Tu mi hai sedotto .. mi hai fatto forza”.

Geremia esprime così la sua esperienza con Dio. Anche Pietro conosce la seduzione di Cristo: “ Tu sei il Cristo il Figlio di Dio vivente”. Pietro si aspettava un Messia trionfante ma Gesù comincia a smontare le sue illusioni parlando della sua morte. Pietro reagisce ma Gesu non molla: “Lungi da me satana….non pensi secondo Dio ma secondo gli uomini!”. La logica della vita cristiana è la Croce. Gesù rivela ai suoi discepoli che la sequela di Cristo implica la logica della Croce.

“Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua” La fede è una seduzione ma una seduzione esigente non può pretendere di aggirare la croce. Il Signore ci invita a rinunciare a noi stessi, ad immaginare un trionfo del Cristo che passerà dalle nostre mani. Non scendere a patti in maniera morbida con la sofferenza ma ad entrare nel mistero di apertura e di amore, nell’avventura del dono totale di se. Ciò che crocifigge gli apostoli è soprattutto che la Parola di Dio è una Parola esigente. Certamente è una buona novella che offre felicità ma è anche controcorrente dei nostri pensieri e della felicità che offre il mondo.

San Paolo, cosciente che l’apostolo autentico deve guardarsi da ogni parola compiacente e di non avere altra preoccupazione che di piacere a Dio, esorta fare della vita una liturgia rifiutando di modellare la vita sul mondo presente. “Non prendete per modello il mondo presente, ma trasformatevi rinnovando il vostro modo di pensare per saper riconoscere quale è la volontà di Dio” Dinanzi a queste esigenze siamo tentati come Geremia, Mosè, Elia a fuggire dalle nostre responsabilità e a rinunciare di parlare di Dio. Si conosce la tentazione di Geremia “ Io mi dicevo: non penserò più a Lui , non parlerò più in suo nome”. Nell’oradella passione avverrà il rinnegamento di Pietro. MaGeremia non può non aggiungere: “Io avevo dentro di me come un fuoco divorante nel più profondo del mio essere. Mi impegnavo a dominarlo senza riuscirci” Dio: un fuoco divorante impossibile a dominare.

Non abbiamo paura di momenti di stanchezza o di rilassamernto. L’importante è essere uomini e donne che si lasciano bruciare dal fuco ardente, essere fedeli al Signore nel più profondo dell’essere. Dio è sempre per tutti un fuoco divorante,l’importante è lasciarsi divorare dalla Parola di Dio, lasciarsi trasformare dai pensieri di Dio che non sono nostri o piuttosto lasciare scrivere lo Spirito Santo nel nostro cuore ciò che Lui vuole scrivere. Anche Ignazio d’Antiochia salendo a Roma per ricevere il martirio diceva: “C’è in me un’acqua che mormora: Vieni verso il Padre”.

Commento a cura di mons. Giuseppe Mani dal sito www.lamiavocazione.it

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XXII Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

Mt 16, 21-27
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.

Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.

Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?
Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 03 – 09 Settembre 2017
  • Tempo Ordinario XXII, Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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