Commento al Vangelo di domenica 3 dicembre 2017 – p. Alessandro Cortesi op

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โ€œTu, Signore, sei nostro padre, da sempre ti chiami nostro redentore. Perchรฉ, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie e lasci indurire il nostro cuore, cosรฌ che non ti tema?โ€

Il volto di Dio รจ presentato dal terzo-Isaia, profeta del dopo esilio, come colui che porta salvezza, redentore. Il vagare senza meta e il cuore indurito sono le due immagini che esprimono la condizione di chi si รจ dimenticato della presenza di Dio nella vita, della relazione che lega in una alleanza.

Lโ€™invocazione del profeta si fa preghiera: โ€œRitorna per amore dei tuoi servi, per amore delle tribรน, tua ereditร โ€. Eโ€™ una richiesta a ritornare guardando a coloro che si ricordano delle sue vie. Eโ€™ sottintesa implorazione a far ricordare quelle vie che sono state vie di liberazione. La richiesta di un ritorno di Dio si unisce al riconoscimento di aver vissuto il peccato come ribellione. Ma la fiducia nella vicinanza di Dio รจ piรน grande del peccato: Dio รจ colui che si fa incontro:

โ€œTu vai incontro a quelli che praticano con gioia la giustizia e si ricordano delle tue vie. Ecco, tu sei adirato perchรฉ abbiamo peccato contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelliโ€.

Lโ€™invocazione si chiude con una immagine che richiama la creazione e la presenza di Dio padre di tutte le cose perchรฉ sorgente di ogni esistenza. Lโ€™argilla รจ solo materia informe nelle mani del vasaio. Deve riconoscere come tutto proviene dalle mani di chi la puรฒ plasmare e riplasmare di nuovo. Cosรฌ la vita di una umanitร  tratta dalla terra che vive per lโ€™opera e per il soffio di Dio: โ€œMa, Signore, tu sei nostro padre; noi siamo argilla e tu colui che ci plasma, tutti noi siamo opera delle tue maniโ€.

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Dio ha i tratti di un tu che โ€˜va incontroโ€™ a quanti praticano la giustizia e si ricordano delle sue vie.

Paolo, iniziando a scrivere alla comunitร  di Corinto di cui ha avuto notizie e a cui si appresta a rispondere a tante difficoltร  e dubbi sollevati, innanzitutto ha parole di lode per i tanti e diversi doni che rendono quella comunitร  ricca di differenze: โ€œnon manca piรน alcun carisma a voi, che aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesรน Cristoโ€.

Paolo richiama ad un futuro manifestarsi di Gesรน. Ogni impegno trova suo fondamento nella fedeltร  di Colui che รจ fedele: โ€œEgli vi renderร  saldi sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesรน Cristo. Degno di fede รจ Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione con il Figlio suo Gesรน Cristo, Signore nostro!โ€

โ€˜Dio รจ fedeleโ€™. La sua fedeltร  รจ in rapporto ad un sogno di comunione. Su questo deve fondarsi lโ€™attesa dei Corinti verso il manifestazione di Cristo. Cโ€™รจ una chiamata nella vita dei cristiani ad un legame di comunione che lega insieme e avviene attraverso lโ€™incontro con Gesรน.

La parabola dei servi e del portiere รจ posta nel quadro del capitolo 13 di Marco, i cosiddetto discorso apocalittico: il richiamo di fondo al cuore di questo discorso รจ a vegliare, cioรจ vivere il tempo con consapevolezza e impegno.

Cโ€™รจ un ricordo della stanchezza degli apostoli che si addormentarono e non resistettero nel rimanere accanto a Gesรน (Mc 14,37). Ma cโ€™รจ anche un rinvio alla vita di una comunitร  che si stanca e non tiene il passo. Vegliare significa non perdere di vista il rapporto con Gesรน. lo stare con lui. Gesรน visse il tempo della sua vita nel rapporto profondo unico con lโ€™Abba. Ha vissuto lโ€™affidamento della fede e nel suo โ€˜vegliareโ€™ sta la radice del suo agire.

Vegliare si oppone allโ€™indifferenza, alla superficialitร , alla disattenzione di sprecare il tempo. โ€œVegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerร โ€ฆโ€

Vegliate non รจ imperativo che mantiene sotto la minaccia e nella paura. Eโ€™ piuttosto il vegliare di chi sa che qualcuno sta giungendo e per questo il tempo assume un altro spessore. Eโ€™ annuncio del ritorno di colui che รจ passato facendo del bene, di Gesรน che ha testimoniato nella sua vita il disegno di Dio di un mondo di fraternitร . Eโ€™ invito a scorgere allโ€™orizzonte di un presente contraddittorio i segni di un farsi vicino che non viene meno e porterร  a compimento le promesse del Dio fedele. Lโ€™incontro con Gesรน, la comunione, saranno lโ€™ultima parola della storia. Nel tempo il vegliare si declina nello scorgere i segni, affrettare il venire, preparare il cuore.

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I Domenica di Avvento – Anno B

Mc 13, 33-37
Dal Vangelo secondo Marco

33Fate attenzione, vegliate, perchรฉ non sapete quando รจ il momento. 34รˆ come un uomo, che รจ partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. 35Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerร , se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; 36fate in modo che, giungendo allโ€™improvviso, non vi trovi addormentati. 37Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!ยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 03 – 09 Dicembre 2017
  • Tempo di Avventoย I
  • Colore Viola
  • Lezionario: Ciclo B
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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