Commento al Vangelo di domenica 3 dicembre 2017 – Enzo Bianchi

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Vigilate!

Abbiamo appena terminato lโ€™anno liturgico A, nel quale ci รจ stato proposto, come lectio cursiva domenicale, il vangelo secondo Matteo. Con questa domenica, prima del tempo delle venute di Cristo (Avvento), iniziamo la lettura del Vangelo secondo Marco che ci accompagnerร  in questo nuovo anno liturgico (B).

Enzo Bianchi

Se Matteo nellโ€™ultima domenica ci proponeva lโ€™affresco della venuta del Figlio dellโ€™uomo e del suo giudizio su tutta lโ€™umanitร  (cf. Mt 25,31-46), oggi Marco pone ancora davanti ai nostri occhi la venuta del Figlio dellโ€™uomo alla fine dei tempi e ci istruisce su come attendere quel giorno. Secondo lโ€™evangelista piรน antico, la manifestazione gloriosa del Figlio dellโ€™uomo avverrร  dopo una tribolazione nella quale lโ€™assetto attuale del mondo sarร  sconvolto e avrร  fine (cf. Mc 13,5-23). Allora tutta lโ€™umanitร  sarร  posta di fronte alla visione del Figlio dellโ€™uomo veniente sulle nubi con grande potenza e gloria (cf. Mc 13,24-27; Dn 7,13-14). Sarร  un evento estrinseco alla storia e alla volontร  umana, che realizzerร  un decreto del Padre: il Figlio dellโ€™uomo instaurerร  per sempre il suo Regno e, attraverso i suoi messaggeri, radunerร  i chiamati da lui. Visione apocalittica, rivelativa, le cui immagini devono evocare lโ€™inenarrabile azione di Dio, che รจ e sarร  sempre azione di salvezza e di liberazione.

La parusia, la venuta gloriosa, coinciderร  con la fine dellโ€™attuale creazione e lโ€™avvento della nuova, un evento che avverrร  certamente ma la cui ora non รจ conosciuta da nessuno se non da Dio, come Gesรน afferma subito prima del nostro brano liturgico: โ€œQuanto a quel giorno o a quellโ€™ora, nessuno lo sa, nรฉ gli angeli nel cielo nรฉ il Figlio, eccetto il Padreโ€ (Mc 13,32). Neppure Gesรน li conosce, lui che, nella condizione di vero uomo in tutto simile a noi eccetto il peccato (cf. Eb 4,15), ignora e dunque non puรฒ dichiarare quellโ€™ora che verrร  improvvisa, sia che gli umani la attendano sia che non lโ€™attendano. Certo, ci sono dei segni che possono ammonire, segni che richiedono un discernimento attento: come, osservando le gemme del fico, al loro gonfiarsi si puรฒ intravedere che lโ€™estate รจ vicina, cosรฌ i credenti, leggendo in profonditร  gli eventi della storia, possono comprendere che โ€œil giorno del Signoreโ€ (jom โ€™Adonaj) รจ vicino e che il Figlio dellโ€™uomo รจ alle porte (cf. Mc 13,28-31). E proprio affinchรฉ i discepoli attendano quel giorno ed esso non li colga allโ€™improvviso, Gesรน consegna loro unโ€™ammonizione nella quale รจ contenuto anche lโ€™abbozzo di una parabola.

Egli comincia dicendo: โ€œState in guardia e vegliateโ€. Allโ€™inizio del discorso escatologico, e poi altre due volte prima di questa, Gesรน ripete: โ€œState in guardiaโ€ (blรฉpete: Mc 13,5.9.23). Qui lo ribadisce per la quarta volta, in modo dunque incalzante, unendo questo monito allโ€™altro: โ€œVegliateโ€ (agrypneรฎte; in modo analogo, con il martellante verbo gregorรฉo ai vv. 34, 35 e 37). Stare in guardia, attenti, e vegliare รจ un atteggiamento assolutamente necessario nella lotta, e la vita cristiana รจ una lotta, un combattimento contro lโ€™intontimento spirituale, il letargo della consapevolezza, lโ€™assopimento della convinzione nella fede, il raffreddamento della caritร  (cf. Mt 24,12). Altre volte nel vangelo secondo Marco Gesรน richiama i discepoli a questa vigilanza per ascoltare la parola di Dio (cf. Mc 4,24), per non essere influenzati dal lievito dei farisei (cf. Mc 8,15), dallโ€™ipocrisia degli scribi (cf. Mc 12,38), dallโ€™inganno di quanti predicono il futuro come se lo conoscessero (cf. Mc 13,23). Egli vuole che i discepoli siano convinti della venuta gloriosa del Figlio dellโ€™uomo, perchรฉ questo ormai รจ il solo evento che conta veramente e definitivamente nella storia. Anche lโ€™Apostolo Paolo chiederร  alla comunitร  cristiana questa vigilanza, questa capacitร  di stare svegli destandosi dal sonno, perchรฉ il giorno del Signore รจ vicino (cf. Rm 13,11). Il momento non รจ conosciuto, occorre dunque attenderlo per essere pronti ad accogliere il Veniente, il Signore stesso!

Ecco allora, di seguito, la breve parabola. Un uomo parte per un viaggio lontano dalla sua casa e, nel lasciarla, dร  potere ai suoi servi e ordina al portinaio di vigilare. Detto questo, Gesรน si rivolge direttamente ai discepoli, perchรฉ รจ chiaro che quella parabola li riguarda direttamente: presto egli partirร  โ€“ sarร  infatti catturato, condannato e ucciso โ€“ e i suoi discepoli resteranno senza di lui. Vi sarร  dunque un tempo contrassegnato dalla sua assenza, ma i discepoli hanno ricevuto ciascuno una missione, un compito e cโ€™รจ anche qualcuno che, come il portinaio, รจ chiamato a vegliare sullโ€™intera comunitร . Le responsabilitร  affidate sono diverse e certamente il portinaio (figura sotto la quale si puรฒ cogliere anche unโ€™allusione a Pietro, che spesso Marco distingue dagli altri undici) ha un compito superiore a quello degli altri: a lui รจ stato dato molto e sarร  richiesto molto di piรน (cf. Lc 12,48), perciรฒ soprattutto lui deve stare in guardia sulla casa e sui servi lasciati in essa.

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Si tratta dunque di vegliare, perchรฉ quellโ€™uomo, il Signore della casa, verrร . Attenzione, non si dice che โ€œritornerร โ€, perchรฉ nei Vangeli mai si parla di โ€œritornoโ€, bensรฌ di โ€œvenutaโ€ del Signore. Egli รจ il Veniente (ho erchรณmenos), che sempre puรฒ venire: alla sera, a mezzanotte, al canto del gallo, o al mattinoโ€ฆ le ore del sonno o del primo risveglio! Potrร  venire alla sera, lโ€™ora in cui proprio i tre discepoli piรน vicini a Gesรน โ€“ Pietro, Giacomo e Giovanni โ€“, chiamati a vegliare in preghiera per soffrire insieme a Gesรน tentato nellโ€™imminenza della sua passione e morte, dormivano (cf. Mc 14,32-42). Potrร  venire allโ€™ora del canto del gallo, quando Gesรน sta davanti al sommo sacerdote ed รจ processato, mentre Pietro lo rinnega dicendo di non averlo mai conosciuto, come il Signore gli aveva anticipato (cf. Mc 14,66-72). Potrร  venire allโ€™alba, quando la tomba di Gesรน si presenta vuota perchรฉ egli รจ risorto da morte, ma i discepoli restano increduli anche di fronte allโ€™annuncio pasquale delle donne discepole (cf. Mc 16,1-11). Sono ore di rivelazione di Gesรน, ore della sua venuta, eppure i discepoli, i Dodici, le hanno disertate tutte, e significativamente Marco mette in luce questi fallimenti, questa non vigilanza. Per questo saranno le donne a ricevere lโ€™annuncio pasquale e lโ€™ordine di andare a proclamare ai suoi discepoli e a Pietro che Gesรน รจ risorto e li precede tutti in Galilea, lร  dove li aveva chiamati e dove aveva vissuto con loro: รจ una chiamata a ricominciareโ€ฆ

Vegliare nella notte, vigilare, stare attenti e in guardia, sono tutte espressioni che indicano ciรฒ che compete a ciascun discepolo, in particolare a chi รจ chiamato a vigilare in modo particolare, essendo posto come sentinella sulla casa e sulla comunitร  del Signore. Queste sentinelle hanno anche il compito di tenere svegli gli altri, di impedire loro di assopirsi e dormire. โ€œSentinella, a che punto รจ la notte?โ€ (Is 21,11), รจ la domanda che i cristiani rivolgono ai loro pastori, ma purtroppo a volte anche i pastori non vegliano e dormono, incapaci di rispondere alle attese di quelli che sono stati loro affidati.

E ciรฒ che Gesรน ha detto ai quattro discepoli sul monte degli Ulivi (i tre di cui sopra, piรน Andrea: cf. Mc 13,3), lo indirizza anche a tutti gli altri: โ€œQuello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!โ€. Ebbene, chiediamoci: noi cristiani, che vogliamo essere discepoli di Gesรน, attendiamo ancora veramente la sua venuta? Siamo quelli che Paolo definiva โ€œin attesa della manifestazione del Signore nostro Gesรน Cristoโ€ (cf. 1Cor 1,7)? Il grande Basilio di Cesarea ammoniva: โ€œโ€˜Che cosa รจ specifico del cristiano?โ€™. โ€˜Vigilare ogni giorno e ogni ora ed essere pronti nel compiere pienamente la volontร  di Dio, sapendo che nellโ€™ora che non pensiamo il Signore viene (cf. Mt 24,44; Lc 12,40)โ€™โ€ (Regole morali 80,22). E i padri del deserto, dal canto loro, arrivavano a dire: โ€œNon abbiamo bisogno di nientโ€™altro che di uno spirito vigilanteโ€ (Detti dei padri, collezione alfabetica, Poemen 135), perchรฉ sapevano e avevano sperimentato che la vigilanza รจ la matrice di tutte le virtรน cristiane.

Il cristiano dovrebbe vivere la vigilanza anche vegliando nella notte, vivendo lโ€™attesa nel suo corpo, nella sua carne, e non lasciandola relegata ai pensieri pii. Ma in ogni caso, il fine del vegliare, anche sottraendo ore al sonno, รจ lโ€™acquisizione della consapevolezza di ciรฒ che si รจ e della responsabilitร  che si ha nella compagnia degli uomini e nella comunitร  del Signore. Vigilare รจ vivere con i sensi svegli, resistendo allโ€™intorpidimento spirituale, al venire meno della sovraconoscenza dataci dalla fede. Vigilare รจ aderire alla realtร  ed essere fedeli alla terra, sapendo e affermando di essere sempre alla presenza di Dio, โ€œtempio dello Spirito santoโ€ (1Cor 6,19) e corpo del Cristo risorto nella storia. Vigilare รจ resistere allo spirito dominante e conservare la capacitร  di critica, per non piegarci al โ€œcosรฌ fan tutti!โ€.

Nella chiesa, il vescovo, colui che vigila (epรญskopos), non si dimentichi non solo di restare sveglio, ma di risvegliare anche quanti sono a lui affidati. Sรฌ, fa parte del ministero episcopale svegliare i sonnolenti, affinchรฉ la loro fede sia rinsaldata e tutta la chiesa attenda il Signore veniente, unendo la sua preghiera allโ€™invocazione dello Spirito, perchรฉ โ€œlo Spirito e la sposa dicono: โ€˜Vieni!โ€™โ€ (Ap 22,17). Il lettore delle sante Scritture partecipi dunque a questa invocazione e la ripeta senza tregua, entrando con tutte le sue forze in quel dialogo che chiude lโ€™intera Bibbia e avvolge lโ€™intera nostra vita:

โ€œSรฌ, vengo presto!โ€.
โ€œAmen. Vieni, Signore Gesรน!โ€ (Ap ย 22,20).

p. Enzo Bianchi – Qui tutti i precedenti commenti al Vangelo della domenica

Fonte: Monastero di bose

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 3 dicembre 2017 anche qui.

I Domenica di Avvento – Anno B

Mc 13, 33-37
Dal Vangelo secondo Marco

33Fate attenzione, vegliate, perchรฉ non sapete quando รจ il momento. 34รˆ come un uomo, che รจ partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. 35Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerร , se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; 36fate in modo che, giungendo allโ€™improvviso, non vi trovi addormentati. 37Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!ยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 03 – 09 Dicembre 2017
  • Tempo di Avventoย I
  • Colore Viola
  • Lezionario: Ciclo B
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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