Commento al Vangelo di domenica 21 gennaio 2018 – don Marco Pozza

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Cristo pulisce la Sfinge con spazzolini da denti

fotografia di don Marco Pozza
don Marco Pozza

Gettรฒ per un’ultima volta lo sguardo al portone di casa e indirizzรฒ a quel suo piccolo mondo l’ultimo saluto: ยซPrese un mantello, allacciรฒ i suoi sandali, e disse a sua madre una parola d’addio che non sarร  mai conosciutaยป (F. Mauriac). La sua ora era scoccata, l’ora per la quale era venuto al mondo, s’era fatto-grande, aveva investito trent’anni di silenzi, s’era fatto Figlio e pure garzone di bottega. Il giorno in cui partรฌ, partรฌ senza piรน voltarsi indietro.

Partรฌ che il tempo era brutto: “Dove vai, stamattina, che รจ brutto-tempo? Tempesta!” Gli avranno suggerito le anime pie. Il tempo era pessimo sul serio: ยซDopo aver saputo che Giovanni era stato arrestatoยป. Anche per colpa-sua: aveva spinto troppo sull’acceleratore del Regno-di-Dio annunciandolo, promettendolo. Mostrandolo quasi all’opera. Quel giorno, insomma, era il meno indicato per partire e parlare ancora di quelle cose per le quali Giovanni stava vendendo cara pelle e testa. Appunto perchรฉ il giorno e l’ora sembravano le meno indicate, Cristo allacciรฒ i sandali: partรฌ. Passรฒ alla storia come il piรน gran bastian-contrario della storia. Gli hanno incarcerato il suo piรน caro amico, a mo’ di minaccia per Lui. Lui che fa? Parte! Con sulle labbra le medesime parole per le quali l’amico era stato messo nella gattabuia: ยซIl tempo รจ compiuto e il regno di Dio รจ vicino; convertitevi e credete nel Vangeloยป. Punto.

รˆ pazzesco, Cristo: non c’รจ minaccia che lo fiacchi, l’attimo meno opportuno รจ sempre l’attimo a Lui piรน opportuno. Col vento-contro, senza olio nel motore, il suo fisico scatta come una molla tirata alla perfezione. Prese, dunque, il mondo in contropiede: l’incendio, mano a mano che avanzavano i suoi passi, dilagava. Un fuoco-divorante che mise fuoco persino all’acqua, agli uomini piรน esperti di acque e di pesci. Quel giorno, a Cafarnao, l’accelerazione fu da brividi: da zero a cento in uno sguardo. Non fu una questione di tempistica โ€“ “Da zero a cento in meno di un secondo” recita il marketing automobilistico – bensรฌ di seduzione, d’attrattiva: ยซVide Simone e Andrea (…) Venite dietro a me, vi farรฒ diventare pescatori di uominiยป.

La prospettiva era poco lusinghiera: pescare era il loro mestiere, ereditato per via di sangue. Quel cambio di destinazione d’uso โ€“ non piรน pesci bensรฌ uomini โ€“ parve loro di una grandezza unica: ยซSubito lasciarono le reti e lo seguironoยป. Il fuoco era pronto, la legna accatastata, il frutto maturo: Cristo li vide e loro, essendo stati visti, Lo videro. S’accorsero della grandezza ch’era nascosta in quello sguardo: una forza d’urto cosรฌ la loro muscolatura, pur avvezza a battagliare con i cavalloni marini, mai l’avevano percepita. Era gente povera del lago, la povera-gente del lago: divennero i suoi piรน fidati compagni a spasso per il mondo. Non erano persone capaci: per questo Lui se li scelse. A scommettere sui vincenti, come a governare con la paura, sono capaci tutti. La sua, se proprio voleva essere una sfida, doveva essere d’avanguardia, la meno scontata. Fu per questo che scelse per sรฉ gli incapaci, che ancora oggi si ostina a scegliere gente poco-capace come me: per poi divertirsi a renderli capaci di quelle cose per le quali si erano mostrati esattamente i piรน incapaci. รˆ tutta gente che, sul punto di crepare, darร  la vita per quel Maestro dal fiuto geniale.

Partรฌ, dunque, nel momento meno consigliato, pronunciando parole che piรน importune non potevano essere, scegliendosi come compagni di viaggio uomini che piรน incapaci non ce n’erano. Perรฒ partรฌ, cioรจ non s’arrestรฒ di fronte al fluire lento degli eventi. Per quel suo coraggio di partire โ€“ mentre tutti Lo invitavano a riposare ancora un po’ โ€“ un giorno vincerร  alla grande, perdendo alla grande: la Croce rimarrร  il risultato piรน controverso della storia. Ancora oggi, guardandola, c’รจ chi dice: “Ha perso tutto!”. E c’รจ chi dice: “Ha vinto alla grande!” Lui รจ ancora lรฌ, ad intonare la solita-sfida: ยซCredete nel Vangeloยป, immergetevi dentro quelle parole. Altri capiscono il contrario: “Credete al Vangelo”, basta che lo ascoltiate con le orecchie. C’รจ di tutto in chiesa, stamattina, come quella mattina: Cristo pulisce la Sfinge con spazzolini da denti. รˆ per questo che io guardo a Francesco: รจ una barchetta da pesca col coraggio di un cacciatorpediniere.

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Mi basta quel suo sguardo-infiammato, come bastรฒ ai pescatori quel Suo sguardo-infuocato.

don Marco Pozza
(Qui tutti i precedenti commenti al Vangelo di don Marco)

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Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 21 Gennaio 2018 anche qui.

Terza domenica del Tempo Ordinario – Anno B

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Mc 1, 14-20
Dal Vangelo secondo Marco

14Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesรน andรฒ nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, 15e diceva: ยซIl tempo รจ compiuto e il regno di Dio รจ vicino; convertitevi e credete nel Vangeloยป. 16Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. 17Gesรน disse loro: ยซVenite dietro a me, vi farรฒ diventare pescatori di uominiยป. 18E subito lasciarono le reti e lo seguirono. 19Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anchโ€™essi nella barca riparavano le reti. 20E subito li chiamรฒ. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 21 – 27 Gennaio 2018
  • Tempo Ordinario III
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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