Commento al Vangelo di domenica 15 Settembre 2019 – don Marco Pozza

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L’occasione dell’infedeltร 

Il padre, vedendolo partireย ยซper un paese lontanoยป, giร  si era detto pronto ad aspettarlo, ad oltranza: โ€œSe non tardi โ€“ bisbigliรฒ al figlio senza alzare la voce โ€“ ti aspetterรฒ per tutta la vita. Son tuo padreโ€. Quella casa, al figlio piรน giovane, gli stava stretta: โ€œQuesta casa รจ una prigione!โ€ sembra di sentirlo rinfacciare al padre, alla madre. โ€œSappi che questa casa non รจ un albergoโ€ gli rispondeva con il ghigno il fratello piรน grande, quello tutto casa-e-chiesa. Fu per questo che un giorno sbattรจ la porta e se ne andรฒ: voleva essere re di se stesso, la misura del suo vivere, l’assoluto. Il padre acconsentรฌ: a casa sua aveva sempre insegnato che non ci puรฒ essere gioia senza libertร . Libertร  anche d’andarsene a zonzo, a sperperare quella libertร  che a casa, un giorno, si accorgerร  era la piรน bella.

Sbattรจ la testa, dopo aver sbattuto la porta. Manco coi maiali gli dettero la possibilitร  di spartire il pasto:ย ยซAvrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nullaยป. Tasche vuote, cuore afflosciato, il pensiero altrove. Tra la cenere s’accende un’immagine, quella del pane a casa di papร . E’ย ยซpane in abbondanza, e io qui muoio di fameยป. Sdraiato nelle alcove delle prostitute, a far pascolare i porci nei campi, ad affastellare i suoi pensieri: riconobbe la felicitร  dal rumore che aveva fatto andandosene. S’accorse โ€“ โ€œnon รจ mai troppo tardiโ€ dicono al mio paese โ€“ che solo a casa era davvero libero, di quella felicitร  ch’รจ cagione di una gioia piena.ย ยซMi alzerรฒ, andrรฒ da mio padre e gli dirรฒ: โ€œPadre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te: non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlioยป. Che, se non fosse Vangelo, parrebbe un paradosso di quelli da cappottarsi dal ridere: dopo aver mollato tutto, si disse tra sรฉ โ€œQuasi quasi (ri)mollo tutto e divento feliceโ€. Gli fu necessario perdersi per ritrovarsi: รจ la storia di tanti di noi, di chi si alza dicendo d’avere ยซcommesso il peccato piรน grande che un uomo possa commettere: non sono stato feliceยป (J. L. Borges).

Il padre, al vederlo, rimase il padre di sempre. Si mostrรฒ padre nell’attimo esatto in cui il figlio s’aspettava l’abbandono. Lo vide rincasare e gli bastรฒ. Non gli importรฒ perchรจ fosse tornato: per fame, dispetto, per necessitร . Gl’importรฒ di sapere ch’era tornato. Era mancata la fedeltร  ai princรฌpi? Stavolta la felicitร  del figlio valeva piรน della fedeltร  ferita: โ€œC’รจ gente che รจ innamorata ma รจ infedele โ€“ avrร  pensato il padre (ri)guardandoselo โ€“ e c’รจ gente che รจ fedele ma non รจ innamorataโ€. Il figlio, da parte sua, si era giร  preparato la giustificazione: โ€œCredo nella fedeltร , papร , ma non sono un praticanteโ€. Non servรฌ nemmeno. Per chi รจ padre davvero, la fedeltร  non รจ negli atti bensรฌ nel cuore:ย ยซPresto (โ€ฆ) perchรจ questo mio figlio era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovatoยป. Glielo lesse negli occhi, sbandati ma pentiti. E glielo firmรฒ come foglio di ritorno a casa loro, parole su misura per rientrare a pieno titolo a sedersi attorno al tavolo della cucina, come ai vecchi tempi: ยซIl segreto della felicitร  non รจ di far sempre ciรฒ che si vuole, ma di volere sempre ciรฒ che si faยป (L. Tolstoj).

A fare le bizze รจ il figlio piรน grande, colui che rimase sempre fedele: chissร  se avrร  avuto mai l’occasione per non esserlo, l’occasione della disobbedienza. Forse, se l’avesse avuta, starebbe pure lui lรฌ a battere le mani, a nascondersi in quell’abbraccio del grande ritorno, a festeggiare il fratello, di essere tornato pure lui a sentirsi chiamare โ€œfratelloโ€. Invece se ne sta fuori, per vantare chissร  quale credito, in nome di chissร  quale obbedienza. Soffre per l’allegrezza del papร : a lui, fosse per lui, la fedeltร  varrebbe piรน della felicitร . Quella felicitร  lo manda in bestia, non potevano porgergli una vendetta piรน feroce, un dispetto piรน grave. Soffre nel vedere il papร  rallegrarsi, il fratello sereno, la famiglia ricomposta. Gli rode di essere rimasto fedele ma, forse, mai davvero felice: โ€œE’ valsa la pena rimanere fedele anche a costo della felicitร ?โ€ I lavori di risposta sono in corso.

don Marco Pozza

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(Qui tutti i precedenti commenti al Vangelo di don Marco)

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Letture della
XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO C

Prima Lettura

Il Signore si penti del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.

Dal libro dell’Esรฒdo
Es 32,7-11.13-14

ย 
In quei giorni, il Signore disse a Mosรจ: ยซVaโ€™, scendi, perchรฉ il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra dโ€™Egitto, si รจ pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicato! Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: โ€œEcco il tuo Dio, Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra dโ€™Egittoโ€ยป.
ย 
Il Signore disse inoltre a Mosรจ: ยซHo osservato questo popolo: ecco, รจ un popolo dalla dura cervice. Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li divori. Di te invece farรฒ una grande nazioneยป.
ย 
Mosรจ allora supplicรฒ il Signore, suo Dio, e disse: ยซPerchรฉ, Signore, si accenderร  la tua ira contro il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra dโ€™Egitto con grande forza e con mano potente? Ricรฒrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: โ€œRenderรฒ la vostra posteritร  numerosa come le stelle del cielo, e tutta questa terra, di cui ho parlato, la darรฒ ai tuoi discendenti e la possederanno per sempreโ€ยป.
ย 
Il Signore si pentรฌ del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 50 (51)

R. Ricordati di me, Signore, nel tuo amore.

Pietร  di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquitร .
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. R.
ย 
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito. R.
ย 
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.
Uno spirito contrito รจ sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi. R.

Seconda Lettura

Cristo รจ venuto per salvare i peccatori.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timรฒteo
1 Tm 1,12-17

ย 
Figlio mio, rendo grazie a colui che mi ha reso forte, Cristo Gesรน Signore nostro, perchรฉ mi ha giudicato degno di fiducia mettendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi รจ stata usata misericordia, perchรฉ agivo per ignoranza, lontano dalla fede, e cosรฌ la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla caritร  che รจ in Cristo Gesรน.
ย 
Questa parola รจ degna di fede e di essere accolta da tutti: Cristo Gesรน รจ venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io. Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perchรฉ Cristo Gesรน ha voluto in me, per primo, dimostrare tutta quanta la sua magnanimitร , e io fossi di esempio a quelli che avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna.
ย 
Al Re dei secoli, incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Parola di Dio

Vangelo

Ci sarร  gioia in cielo per un solo peccatore che si converte.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 15, 1-32
ย 

In quel tempo, si avvicinavano a Gesรน tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: ยซCostui accoglie i peccatori e mangia con loroยป.
ย 
Ed egli disse loro questa parabola: ยซChi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finchรฉ non la trova? Quando lโ€™ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: โ€œRallegratevi con me, perchรฉ ho trovato la mia pecora, quella che si era perdutaโ€. Io vi dico: cosรฌ vi sarร  gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, piรน che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
ย 
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finchรฉ non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: โ€œRallegratevi con me, perchรฉ ho trovato la moneta che avevo perdutoโ€. Cosรฌ, io vi dico, vi รจ gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converteยป.
ย 
Disse ancora: ยซUn uomo aveva due figli. Il piรน giovane dei due disse al padre: โ€œPadre, dammi la parte di patrimonio che mi spettaโ€. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio piรน giovane, raccolte tutte le sue cose, partรฌ per un paese lontano e lร  sperperรฒ il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciรฒ a trovarsi nel bisogno. Allora andรฒ a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandรฒ nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornรฒ in sรฉ e disse: โ€œQuanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerรฒ, andrรฒ da mio padre e gli dirรฒ: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariatiโ€. Si alzรฒ e tornรฒ da suo padre.
ย 
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettรฒ al collo e lo baciรฒ. Il figlio gli disse: โ€œPadre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlioโ€. Ma il padre disse ai servi: โ€œPresto, portate qui il vestito piรน bello e fateglielo indossare, mettetegli lโ€™anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perchรฉ questo mio figlio era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovatoโ€. E cominciarono a far festa.
ย 
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udรฌ la musica e le danze; chiamรฒ uno dei servi e gli domandรฒ che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: โ€œTuo fratello รจ qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perchรฉ lo ha riavuto sano e salvoโ€. Egli si indignรฒ, e non voleva entrare. Suo padre allora uscรฌ a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: โ€œEcco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che รจ tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grassoโ€. Gli rispose il padre: โ€œFiglio, tu sei sempre con me e tutto ciรฒ che รจ mio รจ tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perchรฉ questo tuo fratello era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovatoโ€ยป.

Parola del Signore

Oppure forma breve: Lc 15,1-10

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