Commento al Vangelo di domenica 14 Aprile 2019 – don Marco Pozza

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Transumanza a Gerusalemme

fotografia di don Marco Pozza
don Marco Pozza

E’ l’altro braccio dell’abbraccio. Il primo a Betlemme, in una notte di veglia, di pastori: Cristo mise piede a terra, toccรฒ-terra, prese per mano la terra. Il secondo sarร  a Gerusalemme, in un’altra notte, di veglia e di soldati stavolta: lรฌ, nella confusione di una storia non piรน storia, il Dio cristiano stringerร  il mondo in un abbraccio. Da Betlemme a Gerusalemme fu la piรน grande transumanza della storia.

โ€œTransumanzaโ€ รจ termine agreste, odore di greggi e di armenti, vacche e pecore. E’ anche termine ultra-evangelico: trans-humus, il passare da una terra ad un’altra. Dalla terra del sequestro โ€“ il Diavolo ci tiene in ostaggio, siamo ostaggi del Demonio โ€“ alla terra del riscatto: solo Dio potrร  salvarci. Da Betlemme, terra-del-pane, a Gerusalemme, terra dove il pane si fa maiuscolo, il peccato minuscolo. Dalla grotta al sepolcro fu la transumanza di Cristo: si sporcรฒ di vita, di amore e di passione. Le parole, quelle rimbombanti perchรจ vuote, le cedette. Non l’appassionarono affatto.

La chiamano passione: ยซPassione di nostro Signore Gesรน Cristo secondo l’evangelista Lucaยปย (cfr Lc 22,14-23,56). Il che รจ un’annunciazione doppia, un raddoppio di stupore. Perchรจ passione รจ termine d’elettricitร , dardo infuocato: โ€œGuarda quanta passione ci mette Francesco! La mia prof รจ appassionatissima! Vorrei un quinto della passione che hai tuโ€ Nel mondo nulla di grande, di tutto ciรฒ che esiste, รจ stato fatto senza l’ingrediente della passione. Cristo stesso, a quella ciurma disperata che gli diede un po’ di credito, dettรฒ loro il ritmo: โ€œInsegui la tua passione, non la tua pensioneโ€.

Il motivo รจ presto detto: รจ solo appassionandosi che si vive, si vibra. Tutto il resto รจ un arrancare stanchi, mezzi sconfitti. Esagerรฒ il Cristo, eccome esagerรฒ: tutte le passioni sono delle esagerazioni. Sono passioni soltanto perchรจ esagerano. Iddio-esagerato, ora pro nobis. Passione, perรฒ, รจ anche misurazione di sofferenza, la piรน alta percentuale di sopportazione possibile. E’ preludio di lacrime, affanni: โ€œIl suo vivere รจ stata tutta una passione. Madonna mia, che passione! La passione di Cristo, al confronto, รจ stata un’escursioneโ€.

E’ termine derivato, consanguineo di patire, sorella gemella del patimento: ferite, referti infausti, dolori feroci, spine nel fianco. La passione, qualunque essa sia, non assaggia: divora. Cristo, il bel pastore, condusse il gregge alla transumanza piรน rischiosa della storia: insegnรฒ all’uomo che passione รจ, anzitutto, bellezza. Non ci sarร  bellezza alcuna, perรฒ, senza passione, il grado massimo di sopportazione alla quale l’uomo sarร  disposto pur di afferrarla. Fece transumanza, Cristo, con l’esempio – ยซPreferisco morire di passione che di noiaยป (V. van Gogh) -, perchรจ altri ne seguissero le orme.

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Non รจ cieca la passione, tutt’altro: la passione รจ visionaria. Sono le passioni, non gli interessi, a governare il mondo. In un mondo iniquo, perรฒ, ยซnon potete predicare la bontร  e aspettarvi una sorte meno dura della crocifissioneยป (F. Sheen). E’ ยซpassione di nostro Signore Gesรน Cristo secondo Lucaยป: non ci sarร  bellezza senza disperazione, l’illusione di vivere senza nessun margine di bellezza ad attorcigliarci il cuore, a stordirci l’udito, a tramutare la destinazione d’uso del nostro sguardo.

L’altra passione – quella viziata dalla voglia di non fare alcuna fatica, di mangiare a sbaffo, vivere a rimorchio โ€“ รจ giocare coi bussolotti: รจ la passione di Erode che al Cristo chiedeva qualche stregoneria pur di avere salva la vita. Pur di alleggerire il fastidio di tutta un’esistenza vissuta senza coscienza: ad Erode, la grande carta-pesta, s’era addormentata la coscienza, la sua quota di santitร  era stata soppressa. Fu per questo che la doppia-passione del Cristo gli fu indigesta: gli ricordรฒ – ยซEcce homo!ยปย (Gv 19,5) – chi sarebbe potuto diventareย se, solo, avesse avuto un morso di coraggio per riuscire a guardare negli occhi Cristo.

Ad ogni anima di quaggiรน, Cristo lascia un gallo a mรฒ di sveglia: ยซE subito un gallo cantรฒยป (Mt 26,74). La mia settimana santa inizia sempre con questo gallo, ogni anno piรน canterino dell’anno prima. Chicchirichรฌ! รจ il suo modo per dirmi: ยซChi non osa afferrare la spina non dovrebbe desiderare la rosaยป (A. Bronte). Chicchirichรฌ!

don Marco Pozza
(Qui tutti i precedenti commenti al Vangelo di don Marco)

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