Poichรฉ il vangelo di Marco รจ troppo breve per coprire tutto un anno liturgico, la Chiesa ci propone una lunga parentesi giovannea, che ci accompagnerร fino alla 21a domenica del Tempo ordinario. I brani di Giovanni che leggeremo appartengono al capitolo 6, quello dedicato alla moltiplicazione dei pani e al grande discorso sul pane della vita. Con questa domenica iniziamo dunque con lโepisodio della moltiplicazione dei pani, alla quale venivamo introdotti giร con il vangelo di Marco di domenica scorsa. Anche in Giovanni la moltiplicazione dei pani avviene in un momento in cui Gesรน subisce le critiche e le minacce di morte da parte dei capi dei giudei (cf. Gv 5).
Lectio
In quel tempo, 1Gesรน passรฒ all’altra riva del mare di Galilea, cioรจ di Tiberรฌade,
Giovanni situa il fatto in una cornice spazio-temporale, ma rimane un poโ sul vago. Il racconto della moltiplicazione nei vangeli รจ riportato sei volte (Matteo e Marco lo raccontano due volte con circostanze diverse), ma solo Luca scrive che i fatti avvennero dalle parti di Betsaida. Qui in Giovanni si sa solo che si รจ passati dallโaltra parte del lago, forse a Cafarnao, e che la moltiplicazione avviene su di un monte.
2e lo seguiva una grande folla, perchรฉ vedeva i segni che compiva sugli infermi.
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ย la reazione che essa avrรฒ acclamandolo come โil Profetaโ (6,14).
3Gesรน salรฌ sul monte e lร si pose a sedere con i suoi discepoli.
Oppure si puรฒ pensare al monte di Dio come luogo del banchetto messianico (Is 25,6-10).
Lโambientazione del miracolo termina con lโindicazione temporale. Giovanni si distingue dai
sinottici poichรฉ dice che il giorno della moltiplicazione dei pani era vicino alla Pasqua. Questa indicazione pone la moltiplicazione allโinterno della passione di Cristo e allโistituzione dellโEucaristia.
5Allora Gesรน, alzร ti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: “Dove potremo comprare il pane perchรฉ costoro abbiano da mangiare?”.
Gesรน sta insegnando e si avvede della folla che gli viene incontro. Senza le ragioni addotte dai Sinottici (una lunga giornata passata a predicare e a guarire i malati, il sopraggiungere della sera, la fame della follaโฆ) egli decide di dare da mangiare a tutta questa folla.
Egli dunque si rivolge a Filippo e crea una certa suspance. Implicitamente la domanda afferma lโimpossibilitร da parte dellโuomo di procurarsi il vero pane. Interessante notare che Gesรน parli di comprare, una citazione di Is 55,1: โvenite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latteโ, dove Jahwรฉ invita Israele a cercare ciรฒ che ristora veramente, la sua parola, il cui ascolto fa vivere e gli promette la sua alleanza eterna.
6Diceva cosรฌ per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere.
Con la sua domanda Gesรน intende dunque aprire lโanimo del discepolo a ciรฒ che il nutrimento simboleggia secondo la tradizione sapienziale che il testo di Isaia riflette. In un altro contesto Pietro gli darร la risposta giusta โDa chi andremo Signore? tu hai parole di vita eternaโ (Gv 6,68).
Gesรน sapeva bene ciรฒ che stava per fare. Non ci si ferma solo al prodigio, ma cโรจ un segno: perchรฉ la moltitudine abbia la vita, Gesรน darร molto piรน dei pani ottenuti prodigiosamente, non solo le parole udite dal Padre, ma la sua stessa persona attraverso la morte.
7Gli rispose Filippo: “Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perchรฉ ognuno possa riceverne un pezzo”. 8Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: 9″C’รจ qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’รจ questo per tanta gente?”.
Dicendo che per sfamare tanta gente ci vorrebbero piรน di 200 denari e sottolineando lโinsufficienza dei 5 pani e 2 pesci, Filippo e Andrea fanno risaltare la grandezza del miracolo, come nei Sinottici. Giovanni aggiunge due particolari: la presenza di un ragazzo e i pani dโorzo, che ricollegano la moltiplicazione a quella compiuta da Eliseo. Il servo del profeta รจ un ragazzo ed รจ a lui che vengono portati โventi pani dโorzoโ (2Re 4,38-42). I pani dโorzo sono certamente il cibo dei poveri, lโorzo costa meno del grano. Perรฒ qui il significato sembra essere un altro. Lโorzo matura prima del grano, quindi si tratta di โpani di primiziaโ, preparati con il nuovo raccolto dโorzo per servire come offerta liturgica, come gesto di riconoscenza per la generositร divina.
I pesci (opsร ria: piccoli pesci) suggeriscono che si tratta di un vero pasto, in cui al pane secco si aggiunge un poโ di companatico. Anchโessi vengono moltiplicati, ma non fanno parte del sovrappiรน di cui si parlerร alla fine del brano. Le cifre 5 e 2 non hanno tanto un valore simbolico, servono a sottolineare lโesiguitร del punto di partenza, contrapposto al risultato di sfamare 5000 uomini.
10Rispose Gesรน: “Fateli sedere”. C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Gesรน ordina ai discepoli di far sedere la folla, cioรจ di invitarli a mettersi a tavola. Anticamente ai banchetti si stava distesi ed รจ questo il verbo greco che viene utilizzato. Gesรน quindi non si accontenta di distribuire del cibo, presiede a un pasto comunitario.
Per quale motivo si parla di molta erba? Giovanni ha accostato il cibo che perisce a quello che rimane (6,27) con lโerba che inaridisce e la Parola che rimane in eterno di cui leggiamo in Isaia (40,7).
11Allora Gesรน prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.
Dopo aver fatto accomodare la folla, Gesรน provvede al cibo. Come nelle nozze di Cana, il miracolo avviene senza che venga pronunciata alcuna parola di potenza e senza che sia descritto il processo della trasformazione. Qui da alcuni pani e pesci si produce una quantitร che sazia pienamente 5000 uomini (quanto ne volevano). Questi gesti fatti da Gesรน erano quelli ordinari con cui il padre di famiglia israelita poneva il cibo allโinterno del rapporto con Dio e provvedeva a distribuirlo. Infatti qui, a differenza dei Sinottici, รจ Gesรน stesso che distribuisce i pani e non i discepoli.
12E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: “Raccogliete i pezzi avanzati, perchรฉ nulla vada perduto”.13Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Giovanni dร molta importanza alla raccolta dei pezzi avanzati. Questo ci riporta al racconto della moltiplicazione dei pani fatta dal profeta Eliseo in cui Dio dice esplicitamente โSi mangerร e ne avanzerร โ (2Re 4,43s). Non si tratta di avanzi ma di una vera sovrabbondanza. Di questo sovrappiรน nulla deve andare perduto. Possiamo leggervi il segno della vita divina che Gesรน รจ venuto ad offrire. Unโaltra interpretazione รจ il paragone con la manna del deserto. Gli israeliti non ne potevano prendere piรน del necessario, questo pane invece รจ dato in abbondanza.
14Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: “Questi รจ davvero il profeta, colui che viene nel mondo!”.
La folla si rende conto del segno compiuto da Gesรน e lo acclama come il Profeta, cioรจ il personaggio promesso da Dio che sarebbe stato simile a Mosรจ, descritto in Dt 18,15, la cui venuta avrebbe segnato la fine dei tempi. Secondo questo brano del Deuteronomio il Profeta doveva essere simile a Mosรจ, legislatore e interprete della Legge, liberatore del popolo, iniziatore di unโepoca di pace e prosperitร . Il segno dei pani rievoca il miracolo della manna. La folla dunque riconosce Gesรน nella sua vera identitร .
15Ma Gesรน, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirรฒ di nuovo sul monte, lui da solo.
Purtroppo lโaver riconosciuto Gesรน come profeta non basta. Gesรน capisce che la folla vuole strumentalizzare la sua identitร : essi vogliono farlo re, si limitano a una dimensione strettamente mondana e politica. Un re che procura facilmente il cibo รจ ben accetto! Il tema del re tornerร poi durante il processo e la passione di Gesรน.
Gesรน quindi si ritira sul monte, da solo. Di fatto egli non รจ mai solo e sulla montagna vi รจ la presenza di Dio. Egli dunque supera la tentazione della gloria umana rifugiandosi nellโintimitร con il Padre, da cui riceve la vera gloria.
Meditiamo
- Mi รจ mai capitato di donare al Signore qualcosa del mio tempo, delle mie capacitร e vederne gli effetti moltiplicati?
- Cosa significa per me mangiare in abbondanza del pane che Dio mi dona?
- Ho mai cercato la solitudine con il Signore per ritrovare la mia vera identitร ?
Preghiamo
(colletta della 17a domenica del tempo ordinario)
O Dio, che nella Pasqua domenicale ci chiami a condividere il pane vivo disceso dal cielo, aiutaci a spezzare nella caritร di Cristo anche il pane terreno, perchรฉ sia saziata ogni fame del corpo e dello spirito. Per il nostro Signoreโฆ
A cura delle Monache dell’Ordine dei Predicatori (domenicane) del Monastero Matris Domini
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 29 Luglio 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Verde
- 2 Re 4, 42-44; Sal. 144; Ef 4, 1-6; Gv 6, 1-15
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6, 1-15
In quel tempo, Gesรน passรฒ allโaltra riva del mare di Galilea, cioรจ di Tiberรฌade, e lo seguiva una grande folla, perchรฉ vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesรน salรฌ sul monte e lร si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
Allora Gesรน, alzร ti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: ยซDove potremo comprare il pane perchรฉ costoro abbiano da mangiare?ยป. Diceva cosรฌ per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: ยซDuecento denari di pane non sono sufficienti neppure perchรฉ ognuno possa riceverne un pezzoยป.
Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: ยซCโรจ qui un ragazzo che ha cinque pani dโorzo e due pesci; ma che cosโรจ questo per tanta gente?ยป. Rispose Gesรน: ยซFateli sedereยป. Cโera molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesรน prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.
E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: ยซRaccogliete i pezzi avanzati, perchรฉ nulla vada perdutoยป. Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani dโorzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: ยซQuesti รจ davvero il profeta, colui che viene nel mondo!ยป. Ma Gesรน, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirรฒ di nuovo sul monte, lui da solo.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 29 Luglio – 04 Agosto 2018
- Tempo Ordinario XVII
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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