Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2018 – p. Roberto Mela scj

- Pubblicitร  -

Chi come YHWH?

Della vita di Michea โ€“ โ€œMรฎkฤhโ€, abbreviazione di โ€œMรฎkฤyฤhรป/Chi come YHWH?โ€ โ€“ non si sa nulla, eccetto il fatto che proveniva da Morรจset, probabilmente Morรจset-Gat (1,4), una cittร  della Giudea sud-occidentale, notizia riferita anche da Ger 26,18. Non si conosce il nome del padre (forse perchรฉ la sua famiglia non aveva rilevanza sociale), nรฉ quale fosse il suo lavoro.

I versetti di apertura del suo scritto inquadrano la sua predicazione al tempo di vari re di Giuda dellโ€™VIII secolo: Iotam (740-736), Acaz (736-716), Ezechia (716-686), un momento di grande difficoltร  dal punto di vista politico ed economico.

La morte di Ozia (781-740) combacia con lโ€™inizio dellโ€™espansione militare da parte degli assiri, un tempo di minaccia e di insicurezza di cui si avverte lโ€™eco nel testo di Michea. Il libro รจ il sesto fra i profeti minori del canone ebraico e il terzo in quello greco della LXX (dopo Osea e Amos).

Fra le varie strutture letterarie proposte ne presentiamo una, quella di Donatella Scaiola, che puรฒ essere utile per la lettura dellโ€™insieme del libro e per inquadrare il breve brano letto nella liturgia:

1,1โ€“2,13 Primo invito allโ€™ascolto: 1,1-7 Processo a Samaria e a Gerusalemme; 1,8-16 Il lamento del profeta; 2,1-5 Denuncia della violenza; 2,6-11 Contro i falsi profeti; 2,12-13 YHWH raduna il suo popolo;

- Pubblicitร  -

3,1 โ€“5,14 Minacce e promesse: 3,1-12 Contro i capi e contro i profeti (3,1-4 Oracolo contro i capi; 3,5-8 Veri e falsi profeti; 3,9-12 Oracolo contro i giudici, i sacerdoti e i profeti); 4,1โ€“5,4 Promesse a Sion (4,1-5 Una promessa per il futuro; 4,6-8 Resto e regno; 4,9-14 Presente e futuro; 5,1-5 Egli sarร  la pace; 5,6-8 Rugiada e leone; 5,9-14 Una necessaria purificazione).

6,1โ€“7,20 Ultimo e definitivo invito allโ€™ascolto: 6,1-8 Cosa vuole il Signore? (6,1-5 Popolo mio, che cosa ti ho fatto? 6,6-8 Praticare la giustizia e amare la bontร ); 6,9-16 Oracolo di giudizio; 7,1-7 Un drammatico lamento; 7,8-20 Confessione e lode.

Betlemme la piccola

Mi 5,1-5 sembra formare unโ€™unica pericope in cui si pone un parallelismo tra la figura del dominatore dei vv. 1-3 e il soggetto plurale che parla nei vv. 4-5. Il brano sembra richiamare Is 11,1-9, un altro testo che preannuncia una figura regale futura.

Mi 5,1-5 si rivolge a Betlemme di Efrata. Questโ€™ultimo era originariamente il nome di un clan collegato a Kaleb e situato nelle vicinanze di Betlemme di Giuda (cf. 1Sam 7,12; 1Cr 2,19.24.50). La specificazione di Giuda/Efrata intende distinguerla dalla cittร  di Betlemme situata allโ€™interno del territorio di Zabulon, in Galilea (cf. Gs 19,15). โ€œEfrata/โ€™Eprฤtฤhโ€ significa โ€œquella che porta fruttiโ€, โ€œla fruttiferaโ€, una terra ricca di grano, di olio, di vino e di fichi. Adesso ci si aspetta che essa produca un frutto straordinario, il messia.

โ€œBetlemme di Efrataโ€ รจ un sintagma attestato solo in Mi 5,1, mentre Betlemme รจ associata sempre alla storia di Davide (1Sam 16). Efrata compare anche in Rt 4,1; Sal 132,6; 1Cr 2,24.50; 4,4; Mt 2,6, pur citando Mi 5,1, ne modifica il senso. La traduzione greca della LXX sembra considerare Efrata il nome di una persona.

Da Betlemme era partita Noemi con Elimรจlech e i figli in cerca di cibo nel territorio di Moab. Noemi vi era ritornata vedova e senza figli, con la sola nuora Rut. Dal matrimonio con il ricco parente prossimo Booz sarebbe nato Obed, che poi generรฒ Iesse, il padre di Davide (cf. Rt 4,13-21; Mt 1,4).

Betlemme รจ โ€œpiccola/แนฃฤโ€˜รฎrโ€ tra i clan di Giuda. โ€œClanโ€ traduce โ€œโ€™elepโ€. โ€™Elep รจ il nome di unโ€™unitร  sociale che puรฒ indicare un clan (cf. 1Sam 10,19), oppure un contingente militare (1Sam 17,18) o indicare il termine numerico โ€œmigliaioโ€. Un particolare: i โ€œseicentomilaโ€ israeliti uomini adulti che partirono dallโ€™Egitto per il cammino dellโ€™esodo (Es 12,37) potrebbero quindi essere stati seicento โ€œclanโ€โ€ฆ

Le origini di Betlemme sono quindi molto umili, pur essendo legata al nome di Davide. Ma Dio si serve di mezzi umili per portare avanti la storia della salvezza. Spesso nellโ€™AT si annuncia che un luogo piccolo produrrร  un uomo grande, dalla rovine viene la gloria, la salvezza รจ legata a un bambinoโ€ฆ

Il mรดลกฤ“l

A nome di YHWH, il profeta annuncia a Betlemme che da lei, pur โ€œpiccola/giovane/la minoreโ€ uscirร  per il Signore (innanzitutto!) un personaggio che dovrร  dominare, che โ€œdovrร  essere un dominatore/governatore/lihyรดt mรดลกฤ“lโ€ su Israele. Lโ€™oracolo parla di โ€œoriginiโ€: potrebbe riferirsi al luogo da cui qualcosa o qualcuno esce o lโ€™oracolo che esce dalla bocca di Dio. Il linguaggio dellโ€™oracolo รจ velato, per cui il verbo โ€œuscireโ€ puรฒ riferirsi allโ€™origine del dominatore, alla sua nascita o a una sua uscita militare. In ogni caso si rimanda a un tempo antico come punto di partenza di tutto, a partire dal quale va interpretata la figura del โ€œdominatore/mรดลกฤ“lโ€. Egli non viene denominato con la titolatura regale โ€œre/melekโ€, pur essendo un individuo che si rapporta alla famiglia di Davide o che potrebbe essere lo stesso Davide che riappare. Per il profeta Michea, perรฒ, la regalitร  appartiene a YHWH, per cui il nascituro sarร  soltanto un dominatore di connotazione regale, ma non un re vero e proprio come lo si intendeva nellโ€™accezione comune.

Il v. 2 รจ vago in quanto non si esprime chiaramente chi sia il soggetto (Dio? cf. CEI 2008 e la maggioranza degli interpreti; il โ€œgovernatoreโ€?) e cosa si intenda con ยซโ€œli consegnerร /li darร /darร  a loro [un re]/ittenฤ“mโ€ finchรฉ colei che deve partorire partorirร ยป.

Il contenuto รจ allusivo, ma attraverso lโ€™uso dellโ€™alternanza fra soggetti singolari e plurali, sembra che Michea alluda a una storia che riguardi il โ€œdominatoreโ€ e i suoi fratelli. Si annuncia un periodo di tempo che intercorrerร  prima che il resto dei fratelli del โ€œdominatoreโ€ ritorni ai figli di Israele, ricongiungendosi ad essi e โ€œcombaciandoโ€ con loro: la preposizione โ€œโ€˜alโ€ puรฒ indicare infatti โ€œsopraโ€ o โ€œaccantoโ€.

Il โ€œdominatore/governatore/mรดลกฤ“lโ€ โ€œstarร  in piedi/โ€˜ฤmadโ€ (v. 3) โ€“ in posizione di vigilanza, attenzione e custodia โ€“ e โ€œpascerร /rฤโ€˜ฤhโ€ con la โ€œforza/โ€˜ลแนฃโ€ che gli viene da YHWH e con la โ€œmaestร /geโ€™รดnโ€ del โ€œnome/ลกฤ“mโ€ โ€“ cioรจ della persona e della sua missione โ€“ di โ€œYHWH nostro Dioโ€.

Tutte le qualitร  di forza e di gloria del mรดลกฤ“l provengono da YHWH e della sua persona e della sua missione viene sottolineata non tanto la regalitร  di dominio politico, bellico, giudiziario, quanto la cura โ€œpastoraleโ€ perchรฉ il popolo abbia cibo, protezione, sicurezza.

Occorre ricordare che queste erano, dโ€™altra parte, le responsabilitร  che il re aveva in Israele, a differenza dei re coevi circonvicini. Si puรฒ confrontare su questo aspetto la splendida pagina sulla โ€œlegge del reโ€ di Dt 17,14-20 e quella del Sal 72 circa il re ideale atteso con le durissime parole realistiche sul โ€œdiritto del re/miลกpaแนญ hammelekโ€ pronunciate dal profeta Samuele (1Sam 8,10-22) โ€“ contrario allโ€™instaurazione della regalitร  in Israele โ€“ sulle modalitร  con cui il re si comporterร  concretamente nei confronti del suo popoloโ€ฆ

Egli stesso sarร  pace!

Lโ€™effetto del โ€œgoverno pastoraleโ€ del mรดลกฤ“l, โ€œregaleโ€ con modalitร  nuove, sarร  lโ€™abitare (tranquillo, sicuro โ€“ anche se non detto esplicitamente) โ€“ di Israele in quanto il mรดลกฤ“l โ€œsarร  grande/diventerร  grande/yigdalโ€, la sua autoritร  si espanderร  fino ai confini della terra.

Lโ€™aspettativa di una guida pastorale ideale, gli effetti della quale si estenderanno a beneficio di tutti i popoli fino ai confini del mondo, allude a una persona di qualitร  messianiche. Essa sarร  inviata da YHWH e, pur connessa alla discendenza regale di Davide in quanto proveniente dallo stesso piccolo borgo di Betlemme di Efrata, avrร  unโ€™efficacia di governo benefica su scala mondiale.

Il profeta Michea, inviato da YHWH, prepara con le sue parole lโ€™avvento di Colui che le porterร  a compimento. YHWH ispira il โ€œcarisma di linguaggioโ€ del profeta che, attingendo alle sue risorse umane illuminate dallโ€™ispirazione divina, annuncia realtร  grandi che sorpassano lโ€™universo concreto in cui si trova a vivere.

Il mรดลกฤ“l non solo apporterร  vita tranquilla ai suoi fratelli ma costituirร  nella sua stessa persona la pace. Lโ€™enfasi strozza le parole in bocca al profeta: โ€œsarร  questo pace/sarร  lui stesso (la) pace/yihyeh zeh ลกฤlรดmโ€. Una pace che la protervia bellicosa dellโ€™Assiria non potrร  mettere in pericolo. Il suo imperialismo troverร  pane per i suoi denti se si proverร  a invadere Israele: โ€œnoiโ€ metteremo in campo โ€œla pienezza della pastoralitร  regale/otto pastoriโ€ e โ€œquella delle capacitร  belliche/sette comandanti militariโ€ (v. 4b).

Sotto la guida del mรดลกฤ“l ci sarร  la liberazione dallโ€™imperialismo di Assur e la โ€œpace in personaโ€, che agirร  a favore di Israele, sarร  un sogno che diventerร  una realtร  giungendo fino ai confini della terra.

Il Vangelo delle origini

Una fra le possibili articolazioni letterarie del Vangelo di Luca potrebbe essere quella suggerita dallโ€™esegeta Santi Grasso: 1,1โ€“2,52 Il vangelo delle origini di Gesรน; 3,1โ€“4,44 I prodromi della sua missione: 5,1โ€“9,50 La sua attivitร  pubblica; 9,51โ€“19,46 In cammino verso Gerusalemme; 19,47โ€“21,38 Lโ€™insegnamento gerosolimitano; 22,1โ€“14,53 La sua passione, morte, risurrezione e ascensione.

I due capitoli dei vangelo delle origini di Gesรน (Lc 1โ€“2) sono strutturati secondo il procedimento retorico della sygkrisis, cioรจ della comparazione tra due personaggi, di cui si intende porre in risalto la superioritร  dellโ€™uno sullโ€™altro. Abbiamo cosรฌ, secondo la proposta di F. Bovon: A) 1,5-25 annuncio della nascita di Giovanni Battista; Aโ€™) 1,26-38 annuncio della nascita di Gesรน; B) 1,39-56 Incontro di Maria ed Elisabetta (con il Magnificat 1,46-56) C) 1,57-80 Nascita di Giovanni Battista: a) nascita (1,57-66; b) saluto 1,67-80 (Benedictus); Cโ€™) 2,1-40 Nascita di Gesรน, il messia: a) nascita (2,1-21); b) saluto 2,22-40; D) 2,41-52 Gesรน al tempio.

Si alzรฒ in fretta

Dopo aver risposto con slancio allโ€™invito dellโ€™angelo a diventare la madre del Figlio dellโ€™Altissimo, Maria, la โ€œTutta Trasformata dalla graziaโ€, โ€œsi alzรฒ/risorse/anastasaโ€ nella fretta sollecita della caritร  e nel desiderio di comunicare a unโ€™altra donna, sua parente, lโ€™eccezionale avventura a cui Dio lโ€™aveva chiamata.

La potenza dello Spirito Santo era sceso su di lei ad adombrarla (cf. Lc 1,35 episkiazล) come popolo rinnovato di Dio che si stava creando nel suo cammino di liberazione (cf. episkiazล in Es 40,34), per crearla madre del Santo, del Figlio di Dio (Lc 1,35).

La Tutta Trasformata dalla grazia va a trovare lโ€™anziana cugina Elisabetta (โ€œIl mio Dio รจ pienezzaโ€ < gr. Elisabet <ebr. โ€™ฤ”lรฎลกฤbaโ€˜), per aiutarla nella sua tarda e prodigiosa gravidanza. Al saluto della giovane parente il bimbo in grembo a Elisabetta ha un movimento brusco di vita, avvertendo la voce nuova e colma di grazia della Vergine Madre.

Nel grembo di Elisabetta si ripete il movimento avvertito da Rebecca nel suo seno quando i gemelli Esaรน e Giacobbe si urtavano (eskirtลn) fra loro, facendo presagire la lotta intestina che avrebbe dilaniato gran parte della loro vita. Rebecca si domanda sconsolata cosa le stia succedendo o, forse, โ€œperchรฉ vivo?โ€ (Gen 25,22; cf. il disgusto della vita in 26,46; per il verbo skirtaล cf. anche Ger 27[50],11; Gl 1,17; Ml 3,20; Sal 113[114],4).

Il movimento โ€œbellicoโ€ di Esaรน e Giacobbe รจ pacificato e unificato nel movimento gioioso e vitale di colui che รจ venuto per preparare un popolo riconciliato tra padri e figli e ben disposto verso il suo Signore (Lc 1,17).

La cerniera si chiude, congiungendo perfettamente in unitร  Antico e Nuovo Testamento. Sul bordo dei Testamenti, due madri e due figli si scambiano il testimone della corsa a staffetta della salvezza.

Sul momento Elisabetta viene riempita di Spirito Santo con cui legge umanamente e teologicamente lโ€™avventura in cui Maria รจ stata introdotta. Elisabetta si era tenuta nascosta misteriosamente per cinque mesi dopo essere stata liberata dalla sua vergogna fra gli uomini. Un comportamento incomprensibile, se non letto teologicamente. In isolamento totale dai vicini, nascosta agli occhi di tutti, Elisabetta non puรฒ venire a sapere del concepimento verginale della giovane cugina Maria se non per ispirazione dello Spirito.

Viene a me la madre del mio Signore!

Allโ€™entrata di Maria in casa del marito Zaccaria e al sentire il saluto rivoltele personalmente dalla cugina, Elisabetta se ne esce con un forte grido di acclamazione, di meraviglia e di lode nei confronti della cugina per la benedizione di cui la vede ricolmata da parte di Dio.

La profetessa Debora e il generale dellโ€™esercito israelita Barak avevano innalzato la loro benedizione nei confronti della coraggiosa Giaele, donna inerme e sola nella sua tenda, che aveva ucciso con uno stratagemma il grande nemico militare, il generale Sรฌsara: ยซSia benedetta fra le donne Giaele, la moglie di Kheber il Kenita, benedetta fra le donne della tendaยป (Gdc 5,24).

Sia benedetta Giaele fra le donne della tenda perchรฉ ha salvato la vita di Israele, uccidendo il nemico mortale! Ben piรน benedetta sia Maria fra (tutte) le donne, la Benedetta e la Tutta Trasformata dalla grazia dellโ€™Altissimo e benedetto il frutto del suo seno, ragione e causa della sua stessa benedizione!

Benedetta sia la Madre del mio Signore (tou kyriou emou). Elisabetta intende il frutto messianico dellโ€™opera signoriale di YHWH nella vita e nel seno di Maria. La Chiesa dellโ€™evangelista Luca vi legge con venerazione la professione di fede nella maternitร  verginale di Maria nei confronti del suo Figlio Gesรน, il Risorto e fatto Signore/Kyrios messianico da Dio Padre. Al proclama di fede degli Undici: ยซDavvero il Signore รจ risorto ed รจ apparso a Simoneยป (Lc 24,34), i due discepoli di Emmaus avevano infatti risposto narrando ยซciรฒ che era accaduto lungo la strada e come lo avevano riconosciuto allo spezzare il paneยป (Lc 24,35).

La fede della Chiesa era ormai questa: ยซQuesto Gesรน, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. Innalzato dunque alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udireยป, annuncia Pietro subito dopo la Pentecoste (At 2,33).

I โ€œtre mesiโ€ dellโ€™arca

Elisabetta riferisce subito a Maria il movimento di gioia che il bambino (brephos) che si sta ancora nutrendo nel grembo ha fatto nel momento in cui ha sentito il saluto rivolto alla madre. Colui che sarebbe diventato lโ€™araldo del Veniente piรน Forte, la voce che precedeva il Verbo e la lampada che precorreva solo per un poโ€™ la Luce che veniva nel mondo, avverte la voce potente e mite del Verbo e se ne rallegra come puรฒ giร  nel grembo della madre.

Lโ€™amico e paraninfo dello Sposo giร  si rallegra alla voce dello Sposo (cf. Gv 3,28-29), ne gioisce ancor prima di nascere e inizia giร  a โ€œdiminuireโ€ riconoscendo la voce del suo Signore. La cerniera fra i due Testamenti della salvezza si salda nella gioia sponsale, e non solo per lโ€™inizio del compimento di tante promesse di salvezza pronunciate da YHWH.

Elisabetta proclama la beatitudine assicurata a Maria dal suo Signore a causa della fede che lei ha prestato alle parole di vocazione alla maternitร  verginale annunciatele dallโ€™angelo Gabriele (cf. Lc 1,26-38). La felicitร  di Maria sta nella fede entusiasta da lei mostrata verso le parole a lei rivolte dallโ€™angelo inviato dal Signore (cf. Lc 1,38: Avvenga per me secondo la tua parola, lo desidero tanto, lo voglio con tutta me stessa!). Questo ancor piรน della maternitร  fisica del Figlio dellโ€™Altissimo, il Messia promesso e atteso da tutto Israele e da tutte le sue giovani figlieโ€ฆ

Elisabetta assicura Maria che in lei ci sarร  il compimento perfetto (teleiลsis) delle parole a lei rivolte dal Signore. Il compimento ha un significato attivo (cf. la finale in โ€“is). In Maria ci sarร  lโ€™operare attivo di Dio che porterร  a perfezione le sue parole nella figlia benedetta di Israele.

Maria si ferma circa tre mesi in casa di Elisabetta (Lc 1,56). Un tempo teologico.

Non pare gentile, infatti, da parte di Maria andarsene proprio mentre lโ€™anziana cugina ha piรน bisogno, subito dopo il parto (a parte il fatto che altre donne generose lโ€™avrebbero potuta aiutare sia prima che dopo lโ€™eventoโ€ฆ!).

I โ€œtre mesiโ€ trascorsi da Maria corrispondono a quelli trascorsi dallโ€™arca dellโ€™alleanza in casa di Obed Edom di Gat (2Sam 6,11). Fattala salire dalla casa di Aminadร b che era sul colle (2Sam 6,3), Davide non si sentรฌ degno di portarla direttamente a Gerusalemme. La fece quindi dirottare in casa di Obed Edom di Gat, dove sostรฒ per tre mesi. Quando fu perรฒ riferito a Davide: ยซIl Signore ha benedetto la casa di Obed-Edom e quanto gli appartiene, a causa dellโ€™arca di Dioยป (2Sam 6,12a), egli ruppe gli indugi e la introdusse a Gerusalemme fra danze sfrenate, canti e festa con tutto il popolo. Festeggiamenti che invece costarono a Mikal, la sposa di Davide che lo aveva aspramente criticato per le danze fatte in abiti succinti, la possibilitร  di avere dei figli da lui (cf. 2Sam 6,11b-23).

Quale arca dellโ€™alleanza nuova, lโ€™alleanza rinnovata, Maria porta tra le montagne di Giuda il suo Signore che rinnova lโ€™unica ed eterna (ex parte Dei) alleanza col popolo di Israele. Colui che รจ portato dolcemente dallโ€™arca dellโ€™alleanza lo benedice con la sua presenza, in attesa di riscattarlo con la morte e risurrezione e donargli lo statuto della figliolanza piena, la vita di figli di Dio, figli nel Figlio.

Profumo sui monti

Maria รจ la donna della caritร  attenta e premurosa.

Una caritร  che โ€œrisorgeโ€ e porta vita.

Ancor di piรน, Maria รจ la donna che porta in grembo il frutto della sua fede e lo espande come โ€œbuon profumoโ€ di Cristo (cf. 2Cor 2,15).

Lei โ€œvisitaโ€ la cugina Elisabetta.

In veritร , lei trasporta quale arca dellโ€™alleanza nuova colui che fin dal suo concepimento espande attorno a se lโ€™inebriante profumo dello Sposo che viene.

ยซI monti circondano Gerusalemme:

il Signore circonda il suo popolo,

da ora e per sempreยป (Sal 125,2).

ยซPerchรฉ voi, montagne, saltellate come arieti,

e voi, colline, come agnelli del gregge?ยป (Sal 114,4).

ยซFuggi amato mio,

simile a gazzella

o a cerbiatto

sopra i monti dei balsamiยป (Ct 8,14).

Commento a cura di padre Roberto Mela scj – Fonte del commento: Settimana News

Altri Articoli
Related

Liturgia della Parola in LIS di giovedรฌ 25 dicembre 2025

Le letture della Notte di Natale in LIS (Lingua...

Commento al Vangelo del 25 Dicembre 2025 โ€“ Sussidio Avvento CEI – Messa della Notte

ยซUn bambino รจ nato per noiยป (Is 9,1-6) Tutta la...

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

padre Ezio Lorenzo Bono – Commento al Vangelo di lunedรฌ 22 dicembre 2025

UN CANTO NEL GREMBO I. Cosa succede quando una donna...