Il commento al Vangelo della domenica a cura di don Mauro Pozzi parroco della Parrocchia S. Giovanni Battista, Novara.
POTERE E SERVIZIO
Gesรน รจ venuto a instaurare il regno. Il profeta Isaia (I lettura) aveva predetto molto chiaramente che il Messia sarebbe stato prostrato dai dolori perchรฉ si sarebbe addossato le colpe del popolo. Tuttavia questa predizione non era stata compresa, infatti gli ebrei si aspettavano che il regno annunciato da Gesรน fosse il ritorno della monarchia di Israele, vale a dire lโautonomia da Roma e da qualunque altro potere straniero. Non si trattava solo di un fatto politico, ma anche religioso, perchรฉ non essere sotto il giogo degli stranieri significava poter vivere la religione senza contaminazioni. Anche i discepoli credevano e speravano che Gesรน fosse lโuomo capace di realizzare questo sogno. Giacomo e Giovanni chiedono a Gesรน di avere i posti piรน importanti accanto a lui dopo la sua vittoria, ma non รจ della gloria del paradiso a cui pensano, ma della gloria del sovrano che regna dopo aver sconfitto i suoi nemici. Il Maestro, come dice la lettera agli Ebrei (II lettura), sa prendere parte alle debolezze dei suoi discepoli e non li allontana da sรฉ. Per far loro capire che condivideranno la stessa sorte, ma su un piano completamente diverso, li motiva domandando se possono essere partecipi del suo battesimo. Loro non sanno che Gesรน parla della sua passione e si dicono pronti. Gli altri discepoli si sdegnano, non per la domanda che i due hanno fatto, ma perchรฉ lโhanno fatta prima di loro tentando di scavalcarli. Insomma non sono da meno. Gesรน con molta pazienza spiega loro che cosa sia veramente regnare. Non si tratta di un dominio, ma di un servizio. Uno dei desideri piรน seducenti per lโuomo รจ il potere. Nel mondo la gente sgomita per ottenere i primi posti, ma agli occhi del Signore non conta il successo umano. Gesรน รจ sconfitto per il mondo, la vittoria della resurrezione appare solo agli occhi della fede. Noi saremo giudicati sullโamore, la chiave della nostra realizzazione spirituale รจ lโamore che si esprime nel servizio agli altri. Il Maestro รจ il primo perchรฉ si dona senza riserve, non perchรฉ cerca il potere o il prestigio sociale. Gesรน ci invita a metterci al servizio, ciascuno nella sua posizione. A me dice: se vuoi essere pastore devi essere servitore della tua comunitร , e a ciascuno di voi chiede di servire la comunitร , religiosa e civile, per arricchirla e farla crescere dando il proprio contributo in modo proporzionato alle sue capacitร e possibilitร . Il primato che dobbiamo tutti cercare รจ quello dellโamore, per essere immagine di Gesรน che ci ha amati per primo.
Mc 10, 35-45
Dal Vangelo secondoย Marco
In quel tempo, si avvicinarono a Gesรน Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedรจo, dicendogli: ยซMaestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemoยป. Egli disse loro: ยซChe cosa volete che io faccia per voi?ยป. Gli risposero: ยซConcedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistraยป.
Gesรน disse loro: ยซVoi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?ยป. Gli risposero: ยซLo possiamoยป. E Gesรน disse loro: ยซIl calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; รจ per coloro per i quali รจ stato preparatoยป.
Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesรน li chiamรฒ a sรฉ e disse loro: ยซVoi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi perรฒ non รจ cosรฌ; ma chi vuole diventare grande tra voi sarร vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarร schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non รจ venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per moltiยป.
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C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
