Commento al Vangelo del 14 Gennaio 2018 – p. Roberto Mela scj

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II Per annum: โ€œRimaseroโ€

Felice la scelta di porre fin dallโ€™inizio del cammino ordinario della Chiesa il racconto della vocazione del giovane Samuele da parte di YHWH e della chiamata dei primi discepoli da parte di Gesรน. La vita del credente รจ la risposta ad una chiamata, la chiamata a un rapporto intimo col Signore Gesรน, qualunque piega possa prendere la vita quotidiana quale espressione personale del proprio carisma nella sequela di Gesรน.

Il โ€œrichiestoโ€

[Nel santuario di Silo, Anna, la mamma di Samuele]โ€ฆ disse [al sacerdote Eli]: ยซPerdona, mio signore. Per la tua vita, mio signore, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore. Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho richiesto (wayyittฤ“n YHWH lรฎ โ€˜et โ€˜ลกeโ€™ฤ“lฤtรฎ โ€˜ฤลกer ลกฤโ€™altรฎ). Anchโ€™io lascio che il Signore lo richieda: per tutti i giorni della sua vita egli รจ richiesto per il Signore (hรปโ€™ ลกฤโ€™รปl laYHWH)ยปโ€ฆ ยซE si prostrarono lร  davanti al Signoreยป (1Sam 1,26-28)โ€ฆ ยซFrattanto il fanciullo Samuele cresceva presso il Signoreยป (1Sam 2,21b). ยซInvece il giovane Samuele andava crescendo ed era gradito al Signore (โ€œbuonoโ€/wฤแนญรดb โ€˜im YHWH) e agli uominiยป (1Sam 2,26). ยซIl giovane Samuele serviva (meลกฤrฤ“t) il Signore alla presenza di Eliยป (1Sam 3,1). รˆ martellante la ripetizione della radice ลกโ€™l/chiedere, come si stesse parlando di โ€œShaul/Richiestoโ€, invece di โ€œSamuele/Dio ascoltaโ€โ€ฆ

Ci sono tutte le premesse e le carte in regola perchรฉ il giovane Samuele abbia un rapporto profondo con YHWH. Vive e dorme nel tempio di Silo (nel 1040 a.C. circa), a stretto contatto col sacerdote Eli. Questi รจ un valido sacerdote di YHWH, anche se non immune da errori. Scambia la preghiera sommessa e affranta della sterile Anna per la preghiera di unโ€™ubriaca (cf. 1Sam 1,14) per poi ricredersi e benedirla.

Egli perรฒ รจ sconsolato e molto deluso per il comportamento peccaminoso e volgare dei due figli Ofni e Fineรจs, che disonoravano YHWH non ammoniti dovutamente dal padre (cf. 1Sam 3,13). Confiscano violentemente con forchettoni a tre punte la carne offerta dai fedeli mentre ancora sta cuocendo (cf. 1Sam 2,13ss) e vanno a letto con le donne che prestano servizio allโ€™ingresso della tenda del convegno (cf. 1Sam 2,23). Un uomo di Dio predirร  a Eli la morte contemporanea dei due figli degeneri (cf. 1Sam 34).

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La Parola rara

Lโ€™etร  di Eli era molto avanzata, gli occhi gli si erano indeboliti, la luce della lampada di YHWH non era ancora spenta (cf. 1sa, 3,1ss) ma, dallโ€™insieme delle cose, sembra ridotta ormai al lumicino.

Non fa meraviglia che, in unโ€™atmosfera crepuscolare come questa, Samuele cresca buono e gradito a Dio e agli uomini, ma che purtroppo la parola di YHWH fosse โ€œrara/preziosa/yฤqฤrโ€ e le visioni non fossero frequenti. Stupisce, ma non meraviglia, che Samuele, pur passando il giorno e la notte nel tempio vicino a YHWH e al sacerdote Eli non avesse ancora conosciuto esperienzialmente YHWH (แนญerem yฤdaโ€™ โ€˜et-YHWH). Samuele serviva (meลกฤrฤ“t) YHWH senza โ€œconoscereโ€ YHWH! Non conosceva YHWH perchรฉ non ยซgli era stata ancora rivelata (yiggฤleh) la parola di YHWHยป. Il servizio liturgico di Samuele si presume corretto e premuroso, gentile col sacerdote e rispettoso verso YHWH e i pellegrini. Ma tutto questo non significa ancora โ€œconoscereโ€ YHWH.

Parla!

Nel crepuscolo la parola di Dio รจ rara, preziosa. La parola non si fa vedere. Non si svende. Attende tempi migliori, gente piรน disponibile. Non si gettano le perle ai porci. Serve un cambio di rotta. Dai sacerdoti ai profeti. Nella notte YHWH chiama per due volte Samuele, e per due volte egli torna a dormire dopo aver dato piena disponibilitร  al sacerdote Eli. Alla โ€œterzaโ€ occorrenza di un evento, giorno ecc. nella Bibbia normalmente succede qualcosa di decisivo, una svolta.

Alla terza chiamata del ragazzo (1Sam 3,8: naโ€™ar = dai tredici ai ventotto anni circa), infatti, Eli comprende che รจ YHWH che โ€œconvoca a sรฉ/qฤrฤโ€™ leโ€ il giovane. Eli si fa mediatore vocazionale per Samuele. Lo aiuta a percepire nella voce misteriosa la voce di YHWH che lo convoca a sรฉ per un servizio piรน intenso, intimo, posto su basi diverse e piรน solide di un puro โ€œstareโ€ nel tempio e uno statico e โ€œmonotonoโ€, quasi automatico, crescere con YHWH (cf. 2,21.26). Un servizio che non si prolunga di padre in figlio per discendenza dinastica, col rischio non peregrino di diventare qualcosa di scontato e burocratico, impiegatizio.

La parola di YHWH rivela il cuore di YHWH. รˆ una sua scelta โ€œrivelarla/glhโ€, toglierle il velo dellโ€™invisibilitร  divina, la custodia del silenzio, per svelarla a orecchie umane. Essa esce dal Silenzio del Principio, dalla Sorgente della parola e del suo senso, raggiunge le orecchie dellโ€™uomo per penetrare nel suo cuore, il sacrario dellโ€™intelligenza, della volontร  e delle decisioni volitive e affettive, la sede della vita cosciente.

La parola vince il silenzio, porta la voce, esprime un senso e una chiamata, una direzione. Rivela e chiama. Svela e interpella. La parola chiede la dignitร  dellโ€™ascolto, perchรฉ essa esce da un cuore e ยซsale al cuoreยป (cf. Ger 3,16, 7,31; 19,5; 32,35; Ez 14,3.7; 38,10, Sir 32,11) per comunicarsi ad essoโ€ฆ

Il tuo servo รจ in ascolto!

E YHWH โ€œvenne/wayyฤbลโ€™โ€, si piazzรฒ in piedi/wayyityaแนฃแนฃฤbโ€ e โ€œgridรฒ/wayyiqrฤโ€™. รˆ YHWH che prende lโ€™iniziativa, perchรฉ nessuno puรฒ darsi una vocazione, autocandidarsi a una chiamata. Samuele รจ chiamato allโ€™ascolto pieno di ossequio, e lui lo esprime con slancio, su dettatura dellโ€™anziano mediatore vocazionale: ยซParla, perchรฉ (รจ) ascoltante il tuo servo/dabbฤ“r kรฎ ลกลmฤ“aโ€™ โ€˜abdekฤโ€ (v. 9)ยป.

Nellโ€™emozione Samuele si dimentica persino di chiamare Dio col suo nome, YHWH, come gli aveva suggerito Eliโ€ฆ Cosรฌ lโ€™ascolto risulta vicinissimo alla parola, diventando la qualifica stessa di Samuele, che si dimentica di essere un soggetto (io/โ€™ฤnรฎ), per identificarsi con un atteggiamento vitale continuo, che lo costituisce nella sua vera identitร  in stretto rapporto con il suo Signore, a un โ€œtuโ€: un โ€œtuo servo/servitore/ministro/ufficialeโ€.

Samuele รจ in ascolto di una parola, qualunque parola YHWH voglia โ€œrivelargli/svelargliโ€. Una parola senza contenuto, un messaggio senza allegato preciso e ben identificato. Lo statuto di Samuele sarร  lโ€™ascolto, lโ€™attenzione a una parola che lo aiuterร  a discernere i tempi e i momenti, gli uomini e i reโ€ฆ

Una chiamata allโ€™ascolto. Una chiamata che, allโ€™inizio, si ferma al nome, ripetuto con amore due volte, perchรฉ il momento รจ decisivo. Una chiamata che riempie il nome di โ€œascoltoโ€, colmando il nome di Samuele di una identitร  nuova. Samuele/ล emรปฤ“l, โ€œDio ascoltaโ€ sarร  un uomo che ยซascolta Dioยป.

Lโ€™ascolto attento โ€œpende dalle labbraโ€ dellโ€™Amato, del padrone, del Signore. Per questo ยซSamuele crebbe e il Signore fu con lui, nรฉ lasciรฒ andare a vuoto/fece cadere a terra/welลโ€™ hippรฎlโ€ฆ โ€˜arแนฃฤh una sola delle sue paroleยป.

Chi non lascia cadere a terra le sue parole? YHWH o Samuele? Tutte e due? Sembrerebbe YHWH, che โ€œcompieโ€ le sue parole, sventando una loro malaugurata infeconditร . Ma YHWH ha ormai fatto corpo unico col suo servo.

Sarร  un grande profeta, non indenne da errori, ma decisivo nelle svolte cruciali a cui il popolo di Israele andrร  incontro. Un profeta che ascolterร  YHWH, e solo a malincuore โ€œascolterร โ€ le richieste innovative e โ€œpericoloseโ€ del popolo (ยซGli dissero [tutti gli anziani]: โ€œTu ormai sei vecchio e i tuoi figli non camminano sulle tue orme. Stabilisci quindi per noi un re che sia nostro giudice, come avviene per tutti i popoliโ€. Agli occhi di Samuele la proposta dispiacque, perchรฉ avevano detto: โ€œDacci un re che sia nostro giudiceโ€ยป) (1Sam 8,5-6).

Che cosa cercate?

Sono le prime parole di Gesรน di Nazaret, Verbo incarnato, nel vangelo secondo Giovanni. Sono rivolte ai due discepoli di Giovanni il Battezzatore/il Testimone che si sono messi alla sua sequela/ฤ“kolouthฤ“san.

Cosa cercate nella vostra esistenza? cosa riempie il vostro cuore? โ€“ domanda Gesรน allโ€™inizio della sua vita pubblica. Chi cerchi?, domanderร  Gesรน risorto a Maria Maddalena nel โ€œgiardino/kฤ“posโ€ nuovo, piรน che genesiaco (cf. Gv 20,15).

I due uomini avevano sentito dire dal loro maestro che Gesรน era lโ€™Agnello di Dio, lโ€™agnello pasquale segno di redenzione (cf. Es 12,46; Gv 19,36), lโ€™agnello mite, afono (cf. Ger 11,19) che, senza processo, รจ portato a morire innocente a favore della comunitร  disgregata e ancorata ai rigidi criteri di valutazione propri della legge della retribuzione (cf. Is 53,8).

Giovanni il Testimone โ€œaveva guardato dentro/emblepsasโ€ il cuore di Gesรน, lโ€™Inviato del Padre e aveva giร  intravisto lโ€™ยซAgnello, in piedi/arnion estฤ“kos, come immolatoยป (Ap 5,6), vinto ma Vittorioso, risorto sopra le macerie della vecchia Gerusalemme e della grande prostituta Babilonia.

Giovanni il Testimone โ€œse ne stava in piedi/eistฤ“keiโ€ il terzo giorno della settimana inaugurale del Messia (Gv 1,19.29.35.43; 2,1). Egli non รจ lo Sposo, ma รจ lโ€™amico dello Sposo, โ€œcolui che sta in piedi/ho estฤ“kลsโ€ (Gv 3,29), ascolta, esulta alla voce dello Sposo che deve crescere, mentre lui deve diminuire (cf. Gv 3,29-30). Questo fatto รจ gioia โ€œcompiuta/piena/peplฤ“rลtai)โ€ per lโ€™amico (cf. Gv 3,29).

Giovanni il Testimone ยซvede dentroยป (Gv 1,36), ยซascoltaยป (3,29), ยซparlaยป (1,36), ยซparla in modo rivelatorioยป (1,37). I discepoli del Testimone si mettono-in-cammino-dietro lโ€™Agnello, seguono le indicazione del loro mediatore vocazionale. Il Testimone aiuta i discepoli a chiarire il desiderio profondo del loro cuore.

Gesรน si volta, li โ€œcontempla/theasamenosโ€ mentre sono ancora in cammino e poi rivolge loro la domanda chiave della vita: ยซChe cosa cercate?ยป (1,38). Non chiede cosa vogliano fare, ma che cosa desiderano mettendosi in ricerca.

Dove rimani?

ยซMaestroยป โ€“ gli rispondono i due senza interpellarlo per nome โ€“ ยซcerchiamo il luogo โ€œdove tu rimani di continuo/pou meneisโ€ยป (v. 38). Dove appoggi la tua vita, le tue scelte, le tue fatiche e le tue gioie? dovโ€™รจ la sorgente della tua luce? da dove nasce il magma del tuo amore? dove abita il Silenzio da cui esce la tua Parola? da dove trai il tuo esistere, il tuo sguardo limpido, il cuore retto, la parola ferma ma accogliente? dovโ€™รจ la Sorgente nativa del tuo Avvento, il Padre del tuo essere Figlio accogliente?

ยซVenite e vedrete/opsesteยป โ€“ risponde loro il Maestro. Avete seguito il Testimone, venite dal Testimoniato. Avete ascoltato la voce, venite e ascoltate la Parola. Avete guardato alla lampada, venite alla Luce. Avete ascoltato lโ€™amico dello Sposo, che ha preparato tutto il necessario per la gioia delle nozze. Venite allo Sposo, venite alle nozze dellโ€™Agnello! ยซChi รจ inesperto venga qui!ยป โ€“ invita Donna Sapienza (Pr 9,4) i suoi discepoli. Essa ha preparato il bestiame macellato, il vino, il pane. ยซAbbandonate lโ€™inesperienza e vivreteยป (Pr 9,6a) โ€“ esorta chi potrebbe essere tentato di colmare il proprio desiderio profondo accettando lโ€™invito di Donna Follia che la scimmiotta (cf. Pr 9,13-18).

La voce รจ calda, attrae. Lโ€™uomo รจ fermo, affidabile. Erano quasi le quattro del pomeriggio, la giornata volgeva al termine, bisognava decidere prima del buio.

Rimasero

ยซRimasero/emeinanยป.

Rimasero quel giorno, quello spicchio di giorno e forse anche la notte. Anche Giacobbe passรฒ la notte nel luogo in cui capitรฒ. Era โ€œmaestoso/terribile/nรดrฤhโ€, la โ€œporta del cielo/ลกaโ€™ar haลกลกฤmฤyimโ€, โ€œla casa di Dio/bรชt โ€˜ฤ”lลhรฎmโ€ e lui non sapeva che lรฌ cโ€™era YHWH (cf. Gen 28,16-19). Egli ยซchiamรฒ quel luogo โ€œBetel/bรชt-โ€™ฤ’lโ€ยป (Gen 28,19), ยซla casa di Dioยป.

Rimasero e intravidero dove Gesรน aveva la sua abitazione stabile, dove โ€œrimanevaโ€. Lui era nel Padre, e il Padre in lui (cf. Gv 17,21). Il Padre era la sua casa dalle molte dimore (cf. Gv 14,2).

Andrea trova il fratello Simone, gli partecipa subito la scoperta fatta insieme allโ€™โ€œaltro discepoloโ€: ยซAbbiamo trovato il messiaยป atteso da secoli dal popolo di Israele โ€“ gli dice โ€“, il compimento delle nostre speranze, la pace del nostro desiderio.

Chi ha sperimentato la mensa di Donna Sapienza, la casa dove Gesรน rimane per sempre, si fa missionario-testimone, mediatore vocazionale. Ha incontrato lo Sposo, il figlio, lโ€™Amato. Non ha incontrato una dottrina, una regola morale, una pura torah istruttiva, ma impotente. ยซAllโ€™inizio dellโ€™essere cristiano non cโ€™รจ una decisione etica o una grande idea, bensรฌ lโ€™incontro con un avvenimento, con una Persona, che dร  alla vita un nuovo orizzonte e con ciรฒ la direzione decisivaยป (Benedetto XVI, Deus caritas est 1).

E Andrea conduce/ฤ“gagen Simone da Gesรน. La fratellanza umana si fa comunione spirituale, condivisione della scoperta decisiva della propria vita.

Gesรน fa scivolare su Simone lo stesso sguardo penetrante che Giovanni il Battezzatore Testimone aveva posato su di lui: ยซLo guardรฒ dentro in profonditร /empblepsasยป (v. 42; cf. v. 36). Uno sguardo, una voce, un incontro che cambia una vita, cambia una missione. Dopo essere stato uno che ascolta, Simone (gr. Simลn dallโ€™ebr. ล imโ€™ลn < ลกฤmaโ€™, ascoltare) diventerร  Pietra posta sul Fondamento unico che รจ Gesรน Cristo (cf. 1Cor 3,11).

Un incontro che ti cambia la vita.

Un volto, un cuore, una voce.

La luce.

Il desiderio appagato.

Commento a cura di padre Roberto Mela scj – Fonte del commento: Settimana News

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
della II Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 14 Gennaio 2018 anche qui.

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Gv 1, 35-42
Dal Vangelo secondo Giovanni

35Il giorno dopo Giovanni stava ancora lร  con due dei suoi discepoli 36e, fissando lo sguardo su Gesรน che passava, disse: ยซEcco lโ€™agnello di Dio!ยป. 37E i suoi due discepoli, sentendolo parlare cosรฌ, seguirono Gesรน. 38Gesรน allora si voltรฒ e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: ยซChe cosa cercate?ยป. Gli risposero: ยซRabbรฌ โ€“ che, tradotto, significa Maestro โ€“, dove dimori?ยป. 39Disse loro: ยซVenite e vedreteยป. Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio. 40Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. 41Egli incontrรฒ per primo suo fratello Simone e gli disse: ยซAbbiamo trovato il Messiaยป โ€“ che si traduce Cristo โ€“ 42e lo condusse da Gesรน. Fissando lo sguardo su di lui, Gesรน disse: ยซTu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefaยป โ€“ che significa Pietro.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 14 – 20 Gennaio 2018
  • Tempo Ordinario II
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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