UNA SPERANZA CHIARA E LUMINOSA
Ai sadducei, che non credono nella risurrezione dei morti, Gesù risponde confermando questa verità . È la speranza di essere da Dio risuscitati che ha sostenuto i sette fratelli Maccabei nell’affrontare con serenità un atroce martirio di morte.
Oggi ricorre la 72a Giornata del ringraziamento.
In mezzo a tante vicende, spesso dolorose, del nostro tempo, la liturgia ci invita sempre al rendimento di grazie. Ma il ringraziamento oggi va oltre questa vita. È un grido di gioia perché il Signore «ci ha donato una consolazione eterna e una buona speranza» (II Lettura), una speranza chiara e luminosa: la risurrezione.
Sulla scia dei sette giovani testimoni della prima alleanza, possiamo proclamare: «Dal Cielo ho queste membra», e dal Signore so che le riavrò di nuovo, glorificate, per l’eternità (I Lettura). Davvero, il Vangelo è annuncio di risurrezione: «Dio non è dei morti, ma dei viventi». Certo, abbiamo rispetto e compassione per chi oggi non ha speranza oltre questa vita, ma crediamo più che mai che per tutti Gesù ha preparato un posto per l’eternità !
Condividiamo con altre esperienze religiose la necessità di una purificazione, ma ribadiamo con fermezza che per noi cristiani è Dio l’autore della salvezza, è il suo amore che ci purifica, donandoci un cuore nuovo. È questa sua grazia che ci apre alla conversione, per essere figli della risurrezione, figli di Dio, «degni della vita futura e della risurrezione», in cui ci sazieremo contemplando il volto del Signore (Salmo).
fr. Antoine-Emmanuel, Frat. Monast. di Gerusalemme, Firenze
Fonte Edizioni San Paolo