Commento al Vangelo dal foglietto “La Domenica” del 11 marzo 2018

«DIO HA MANDATO IL FIGLIO PERCHÉ IL MONDO SIA SALVATO»

La liturgia pone l’accento sulla Pasqua ormai vicina e invita alla gioia. Israele tornerà dall’esilio. Il dialogo tra Gesù e Nicodemo ci fa comprendere che in Gesù innalzato sulla croce si compiono le profezie e si rivela il grande amore di Dio per l’umanità (“il mondo”).

NELLA IV domenica di Quaresima risuona nella Chiesa l’acclamazione: «Laetare», che significa: «Rallegrati». La liturgia oggi ci offre numerosi motivi di gioia. Rallegriamoci perché il Signore ispira gli stranieri e i pagani, come il re Ciro per liberarci dalle nostre infedeltà e abomini (I Lettura). Esultiamo nel Signore perché nonostante camminiamo nel peccato, il Signore ha deciso di salvarci gratuitamente indicandoci la via da seguire: la gratuità (II Lettura). Gioisca il popolo santo dei battezzati perché la luce scioglie le tenebre (Vangelo), il nostro Dio non teme di abitare gli abissi del nostro cuore, anzi desidera sedere accanto a noi lungo i fiumi di Babilonia e purificarci dai nostri peccati, a far festa per le nostre piccole conquiste.
Noi ci rallegriamo per la nostra salvezza, e facciamo bene, ma capiremo mai il senso profondo di quel: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito»? Che il Signore ci faccia intuire che Egli ci ama già prima delle nostre opere buone ma anche dopo i nostri peccati, perché siamo così preziosi ai suoi occhi da mandarci il suo Figlio, l’Amato.

Fr. Gianfranco Tinello, OFMCap – Fonte

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
della IV Domenica del Tempo di Quaresima – Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 11 Marzo 2018 anche qui.

Gv 3, 14-21
Dal Vangelo secondo Giovanni

14E come Mosé innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, 15perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. 16Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. 17Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. 19E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. 20Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. 21Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 11 – 17 Marzo 2018
  • Tempo di Quaresima IV
  • Colore Viola
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 4

Fonte: LaSacraBibbia.net

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