Cenacolo GAM – Commento al Vangelo del 1 Ottobre 2019

Gesù si avvia verso Gerusalemme

La prima parte del Vangelo di Luca aveva il timbro di un gioioso splendore: raccontava l’infanzia. Freschezza, profumo dell’aria di Nazaret, di Betlemme e di Gerusalemme. La seconda parte riguardava l’attività di Gesù tra il popolo semplice della Galilea: quasi un incanto di primavera; uno scintillio come di torrente di alta montagna nel sole estivo. Ma Gesù accenna già chiaramente alla croce e alla passione. Era però ancora il tempo della seminagione, della diffusione della semente; la gioia della missione, una gioia suadente, carezzevole, onnicomprensiva. La terza parte è più seria: le ombre diventano più cupe e le nubi si addensano; la tempesta sta per rombare. Il racconto di Luca assume un tono di urgenza e di inquietudine. Gesù si avvia decisamente verso la fine che incombe minacciosa. Rumoreggia il tuono. L’ora della passione è vicina.

«Stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto». Sulla vita di Gesù è fissato un piano di Dio Padre. Al termine, sfolgora la sua ascensione al cielo: solo allora la sua opera sarà totalmente compiuta. Egli è sceso dal cielo per esservi innalzato. È venuto dal Padre e ritorna al Padre. Il suo sguardo è sempre rivolto al termine: lassù. Gesù mostra un comportamento escatologico nel senso pieno della parola: l’occhio è fisso alle ultime realtà, alla gloria, all’elevazione in cielo. Dietro l’oscurità splende la luce che non conoscerà più tenebre. Dietro lo strepito della lotta, si leva il silenzio della gioia in Dio.
Gesù si avvia verso Gerusalemme, roccaforte dei suoi nemici, centro dell’opposizione. La sua vita è uno slancio irresistibile. Non c’è nessun malinconico guardare indietro; è tutto un protendersi in avanti.

La Parola per me, Oggi

Gli abitanti di un paese samaritano rifiutano di accogliere i messaggeri di Gesù, per il fatto che egli si reca a Gerusalemme. Rispuntano le secolari beghe tra Samaritani e Giudei. L’orgoglio nazionale, l’egoismo collettivo, la grettezza religiosa fanno lega per rifiutare Gesù. Problemi di prestigio e di cupidigia si mescolano sempre col fattore religioso. Il «no» della meschinità umana cozza continuamente con la grandezza divina. È forse anche in te?

La Parola si fa Preghiera

Signore Gesù, tu non hai voluto dimostrare la tua potenza facendo scendere il fuoco dal cielo, ma testimoniando la forza ardente del tuo amore. Insegnaci a preparare la tua venuta nel cuore dei fratelli amandoli in modo sincero e disinteressato.

FonteCenacolo GAM

Il Cenacolo GAM si fonda essenzialmente sulla Parola di Dio e sulla preghiera.
Il Cenacolo GAM ama il Papa e la Chiesa a lui unita e gli promette fedeltà indiscutibile.

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Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9, 51-56
 
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme.
Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.

Parola del Signore

 

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