Carlo Miglietta – Commento alle letture di domenica 4 Maggio 2025

Domenica 4 Maggio 2025 - III DOMENICA DI PASQUA - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Gv 21,1-19

Data:

- Pubblicitร  -

La Prima Lettura ci presenta una delle tante testimonianze da parte degli Apostoli, conclusa con la loro flagellazione (At 5,27-32.40-41), della Resurrezione di Gesรน, di quel Gesรน che la Seconda Lettura (Ap 5,11-14) ci presenta nella gloria dei cieli. 

Il Vangelo (Gv 21,1-19) ci presenta unโ€™altra apparizione di Gesรน Risorto, e poi il famoso dialogo tra il Signore e Pietro, che delinea alcuni aspetti del primato petrino. 

In questo brano innanzitutto si specifica il mandato di Pietro, che รจ quello di pascere il gregge, vicariando lโ€™ufficio di Dio e di Gesรน, Pastore ideale: Pietro dovrร  provvedere il cibo (โ€œbรฒskeinโ€), sostentare il gregge, e poi governarlo (โ€œpomร neinโ€); si parla prima di โ€œarnรฌaโ€, gli agnelli, poi di โ€œprรฒbataโ€, le pecore: รจ la totalitร  del gregge: Pietro dovrร  preoccuparsi di tutti, senza escludere nessuno. 

Si precisano perรฒ anche i limiti del suo mandato: le pecore restano solo di Gesรน, unico Pastore: per tre volte si ribadisce โ€œle mie pecoreโ€ (Gv 21,15-17). Il testo รจ anche interessante riguardo la durata del mandato: se Giovanni affronta la questione tanti anni dopo la morte di Pietro, forse รจ perchรฉ ritiene che Gesรน abbia voluto anche dei successori a Pietro. 

Il brano definisce anche i requisiti del mandato petrino: non viene richiesto un passato integerrimo. Purtroppo Pietro non era stato e non sarร  sempre la roccia che doveva essere, dimostrando piรน volte la sua fragilitร  e la sua debolezza. Ma gli viene chiesto amore per il Signore, anzi allโ€™inizio un primato nellโ€™amore: โ€œMi ami piรน di costoro?โ€, anche se poi Gesรน si accontenterร , nelle altre due domande, di un semplice โ€œMi ami tu?โ€. Cosรฌ Gesรน, nella sua domanda: โ€œMi ami tu?โ€ per due volte usa il verbo โ€œagapanโ€, quello dellโ€™amore totale, proprio di Dio, e Pietro nella risposta usa โ€œphileinโ€, quello della semplice amicizia; la terza volta sia Gesรน nella domanda che Pietro nella risposta usano โ€œphileinโ€: forse Gesรน ormai si accontenta dellโ€™amicizia… 

- Pubblicitร  -

Viene chiarito che solo Dio รจ il mandante della vocazione petrina: il pastore รจ nominato solo per scelta gratuita di Dio, e non per meriti speciali. 

E a Pietro viene subito ricordato che dovrร  dare la vita per il suo Signore: โ€œQuando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerร  la veste e ti porterร  dove tu non vuoiโ€ (Gv 21,18): โ€œtenderai le maniโ€ รจ possibile allusione alla croce. 

Al capitolo 21 il discepolo che Gesรน amava viene ricordato come โ€œquello che nella cena si era chinato sul petto di Gesรน (epรฌ tรฒ stรจthos autoรน)โ€ (Gv 21,20): โ€œHanno ben capito il valore simbolico del gesto di Giovanni allโ€™ultima cena i Padri greci che diedero allโ€™evangelista il titolo onorifico di ยซepistรจthiosยป (ndr: ยซcolui che posa il capo sul pettoยป). A partire da Gv 13,25 si รจ sviluppata infatti tutta una tradizione mistica secondo la quale Giovanni ha attinto la dottrina del suo Vangelo a quella sorgente di grazia che era il petto (ยซstรฉthosยป) del Maestroโ€ (I. De La Potterie). 

Nel Vangelo di Giovanni, Pietro รจ figura dellโ€™istituzione, Giovanni della profezia. Al termine di questo brano โ€œPietro, voltatosi, vide che li seguiva quel discepolo che Gesรน amavaโ€ฆ e disse a Gesรน: ยซSignore, e lui?ยปโ€ (Gv 21,20-21). Ma allโ€™autoritร  che vuole avere la profezia sotto controllo, Gesรน ricorda: โ€œSe voglio che rimanga…, che importa a te?โ€ (Gv 21,22), e ordina di pensare piuttosto alla propria sequela: โ€œTu seguimi!โ€ (21,22). Lโ€™istituzione non dovrร  preoccuparsi di tenere a freno la profezia, ma solo di essere fedele nel seguire il Signore.

La dimensione istituzionale e quella profetica perรฒ non sono in contrasto, ma si completano a vicenda. Istituzione e profezia dovranno collaborare vicendevolmente โ€œfinchรฉ il Signore vengaโ€ (Gv 21,22). 

- Pubblicitร  -

Insieme a Giacomo, Pietro e Giovanni sono gli apostoli preferiti da Gesรน, che li vuole con sรฉ nei momenti piรน importanti della sua missione. Pietro e Giovanni โ€œnel quarto Vangelo sono evocati in coppia fissa a partire da 13,23-24 fino allโ€™ultima paginaโ€ฆ Compaiono insieme per la prima volta allโ€™ultima cena dove Pietro interroga Gesรน circa il traditore attraverso il discepolo amato, e poi una seconda volta nella notte dellโ€™interrogatorio di Gesรน presso il sommo sacerdoteโ€ฆ In quella critica notte i due perรฒ si separano perchรฉ Pietro rinnega Gesรนโ€ฆ, mentre lโ€™altro seguirร  il Signore fino alla croce. I due sono insieme una terza volta nella corsa verso il sepolcro trovato aperto e vuoto da Maria di Magdala, e una quarta volta nella pesca miracolosa al lago dopo la resurrezioneโ€ (G. Biguzzi). 

Il capitolo 21 del Vangelo di Giovanni รจ probabilmente unโ€™aggiunta posteriore, ma esprime lโ€™esistenza di un profondo dialogo tra le Chiese petrine e quelle giovannee, che stavano convergendo le une verso le altre, fondendosi nellโ€™unica Chiesa che fu chiamata poi la โ€œgrande Chiesaโ€.

Il commento alle letture della domenica a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โ€œBuona Bibbia a tuttiโ€œ.

Altri Articoli
Related

Commento alle letture della liturgia del 23 Dicembre 2025

Tempo di Avvento IV, Colore Viola - Lezionario: Ciclo A, Salterio: sett. 4 Il...

Missio Ragazzi – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 Dicembre 2025 per ragazzi

Di quante cose il Vangelo ci fa dono nella notte...

Carlo Miglietta – Commento alle letture di giovedรฌ 25 Dicembre 2025

NATALE DEL SIGNORE Letture: Messa della Notte: Is 9,1-3.5-6; Tt...

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Nascita di Giovanni Battista.Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo,...