โEntriamo nel tempo dellโAvvento (adventus, venuta), ascoltando le ultime parole del discorso escatologico di Gesรน nel vangelo secondo Marco (cf. Mc 13,1-37). Un discorso che Gesรน aveva iniziato rivolgendosi ai quattro discepoli chiamati per primi e piรน coinvolti nella sua vita โ Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea (cfr Mc 13,3-4) โ, e che ora egli termina indirizzandosi โa tuttiโ, con unโesortazione impellente: โVegliate!โ. Questo imperativo appare nel nostro brano come un ritornello incessante, accanto allโaltro: โGuardate!โ (cfr Mc 13,5.9.23). Tutte le parole di Gesรน, e soprattutto la parabola dellโuomo partito per un lungo viaggio, sono finalizzate al comando del vegliareโ (E. Bianchi).
ร lo stesso tema su cui abbiamo meditato, tre domeniche fa, nella XXXII domenica dellโanno A, riflettendo sul brano di Matteo delle vergini sagge e di quelle stolte (Mt 25,1-13).
Ma tutti i Vangeli insistono sul tema della vigilanza. Che cosa vuol dire vegliare? La parola ha due significati: il primo รจ restare svegli nelle ore notturne o in quelle normalmente dedicate al sonno; il secondo รจ proteggere qualcuno, badare, vigilare su qualcuno
Vegliare รจ restare svegli
Dice Papa Francesco: โDalle parole di Cristo vediamo che la vigilanza รจ legata allโattenzione: state attenti, vigilate, non distraetevi, cioรจ, restate svegli! Vigilare significa questo: non permettere che il cuore si impigrisca e che la vita spirituale si ammorbidisca nella mediocritร . Fare attenzione perchรฉ si puรฒ essere ยซcristiani addormentatiยป โ e noi sappiamo: ce ne sono tanti di cristiani addormentati, cristiani anestetizzati dalle mondanitร spirituali โ cristiani senza slancio spirituale, senza ardore nel pregare โ pregano come dei pappagalli โ senza entusiasmo per la missione, senza passione per il Vangelo. Cristiani che guardano sempre dentro, incapaci di guardare allโorizzonte. E questo porta a ยซsonnecchiareยป: tirare avanti le cose per inerzia, a cadere nellโapatia, indifferenti a tutto tranne che a quello che ci fa comodo. E questa รจ una vita triste, andare avanti cosรฌโฆ non cโรจ felicitร lรฌ.
Abbiamo bisogno di vigilare per non trascinare le giornate nellโabitudine, per non farci appesantire โ dice Gesรน โ dagli affanni della vita (cfr v. 34). Gli affanni della vita ci appesantiscono. Oggi, dunque, รจ una buona occasione per chiederci: che cosa appesantisce il mio cuore? Che cosa appesantisce il mio spirito? Che cosa mi fa accomodare sulla poltrona della pigrizia? ร triste vedere i cristiani โin poltronaโ! Quali sono le mediocritร che mi paralizzano, i vizi, quali sono i vizi che mi schiacciano a terra e mi impediscono di alzare il capo? E riguardo ai pesi che gravano sulle spalle dei fratelli, sono attento o indifferente?
Queste domande ci fanno bene, perchรฉ aiutano aย custodire il cuore dallโaccidiaโฆ Lโaccidia รจ quella pigrizia che fa precipitare, scivolare nella tristezza, che toglie il gusto di vivere e la voglia di fare. ร uno spirito negativo, รจ uno spirito cattivo che inchioda lโanima nel torpore, rubandole la gioia. Si incomincia con quella tristezza, si scivola, si scivola, e niente gioia. Il Libro dei Proverbi dice: ยซCustodisci il tuo cuore,ย perchรฉ da esso sgorga la vitaยป (Prย 4,23). Custodire il cuore: questo significa vigilare, vegliare! Siate svegli, custodisci il tuo cuoreโ.
Vegliare รจ meravigliarsi di Dio
Dice ancora Papa Francesco: โLโattesa di Gesรน che viene si deve tradurre, dunque, in un impegno di vigilanza. Si tratta anzitutto di meravigliarsi davanti allโazione di Dio, alle sue sorprese, e di dare a Lui il primatoโ. ร cogliere la sua presenza accanto a noi, i suoi passaggi al nostro fianco, i suoi segni, i tanti profeti che egli invia sul nostro cammino. Tante volte ci lamentiamo del silenzio di Dio: lo sentiamo lontano, assente. Ma siamo noi che, frastornati da mille cose, non sappiamo accorgerci della sua presenza. Il brano odierno inizia con: โFate attenzione!โ: dobbiamo stare attenti alle tante manifestazioni di Dio in noi e attorno a noi.
Vegliare รจ attendere lโAmato
โVegliare รจ un esercizio faticoso, perchรฉ in esso occorre impegnare la mente e il corpo, ma รจ un esercizio generato e sostenuto da una speranza salda: cโรจ qualcuno che giunge, qualcuno che รจ alla porta; qualcuno che, amato, invocato, ardentemente desiderato, sta per venire. Non รจ un caso che sanno vegliare soprattutto le sentinelle e gli amantiโ (E. Bianchi).
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Tutta la nostra vita deve essere attesa anche dellโincontro definitivo con il Signore che si compirร alla nostra morte; unโattesa serena, dolce, appassionata della sua venuta, della sua Parusia, in cui ci accoglierร nel suo Regno in cui tutta la creazione sarร in lui trasfigurata. Scriveva il cardinal Pellegrino: โIl cristiano pienamente consapevole della sua vocazione sa cosa significa lโยซimpazienza di Dioยปโฆ, il ยซquerere Deumยป del salmistaโฆ, lโimmagine del cervo che anela alla fonte dโacqua viva (Sl 42)โ.
โSรฌ, noi non sappiamo nรฉ il giorno nรฉ lโora in cui si compirร questa parola del Signore, parola definitiva su tutta la creazione; non sappiamo quando Gesรน Cristo, risorto e vivente in Dio quale Signore, verrร : e questa attesa che dura ormai da quasi duemila anni รจ faticosa. Nella fede, perรฒ, sappiamo che ยซil Signore non ritarda nel compiere la sua promessaยป (2 Pt 3,9) e che ai suoi occhi ยซun solo giorno รจ come mille anni e mille anni come un solo giornoยป (2 Pt 3,8); nella fede siamo certi che la sua parola non puรฒ mentire e non puรฒ non realizzarsi. Ecco perchรฉ lo attendiamo, perseveranti nella preghiera che grida: โMarร na tha! Vieni, Signoreโ (1 Cor 16,22; Ap 22,20)โ (E. Bianchi).
Vegliare รจ lโattenzione ai fratelli
Vegliare ci richiama allโatteggiamento della mamma che sta sveglia accanto al figlio ammalato, o la tenerezza di chi รจ vicino a una persona amata per curarla. โVigilanza significa anche, concretamente, essere attenti al nostro prossimo in difficoltร , lasciarsi interpellare dalle sue necessitร , senza aspettare che lui o lei ci chiedano aiuto, ma imparare a prevenire, ad anticipare, come fa sempre Dio con noiโ (Papa Francesco).
Monsignor Tonino Bello affermava: โยซRipartire dagli ultimiยป> significa lasciarsi coinvolgere dalla loro vita. Prendere la polvere sollevata dai loro passi. Guardare le cose dalla loro parte. Giudicare gli avvenimenti dalla loro angolatura prospetticaโฆ Significa ยซmettersi in corpo l’occhio del poveroยป, come dicono in America Latinaโฆ Signore, donaci occhi per vedere le necessitร e le sofferenze dei fratelliโฆ! A fare problema, piรน che le ยซnuove povertร ยป, sono gli occhi nuovi che ci mancano. Molte povertร sono provocate da questa carestia di occhi nuovi che sappiano vedereโ.
Dobbiamo riconoscere che l’insostenibile โordineโ economico attuale non รจ un meccanismo inevitabile, ma dipende da noi. Il primo passo di ciascuno sarร allora di diventare coscienza critica dell’attuale sistema: โDobbiamo smascherare la presunta innocenza dell’Impero del denaro per aiutare a capire che quello che avviene… รจ la conseguenza di un sistema mondiale strutturato nell’ingiustizia. E l’ingiustizia รจ Violenza: la peggiore delle violenze. ร fondamentale smascherare, togliere il velo, la foglia di fico a questo sistema che รจ sotto il dominio del Maligno… ร fondamentale far vedere a tutti la grande menzogna che domina il mondo e che รจ all’origine della violenza strutturale che miete vittime senza fine… Scrive il biblista americano W. Brueggemann…: ยซL’economia imperiale รจ escogitata a bella posta per mantenere la gente sazia cosรฌ che non veda… La politica imperiale รจ un oppio, cosรฌ che nessuno si accorga della sofferenza reale nel cuore di Dioยปโ (A. Zanotelli).
ร quindi essenziale โfare attenzioneโ (Mt 13,33), prendere coscienza, rifiutando il continuo lavaggio del cervello della maggioranza dei mass media, riuscendo a cogliere, anche con l’aiuto di tanti esperti, Gruppi e Associazioni che di ciรฒ si occupano, i meccanismi perversi dello sfruttamento economico: โร giunto il tempo di un lavoro capillare di contro-informazione, di riflessione critica e auto-critica, di lettura della realtร con occhi nuoviโ (A. Zanotelli): anche questo รจ vegliare!
Il commento alle letture della domenica a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โBuona Bibbia a tuttiโ.
