Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 9 Giugno 2020

Medita

I discepoli vengono indicati come “sale della terra”, perché devono dare sapore alla vita del mondo e lottare contro la “decomposizione” e la morte. Per svolgere tale funzione, occorre essere autentici e non diventare insipidi.
Gesù desidera inoltre che siamo luce del mondo come Egli stesso si autodefinisce, ricevendo e riflettendo la sua luce di vita. Tutto ciò per dare gloria a Dio Padre. È lui che dobbiamo mostrare, lui è l’origine di ogni nostra buona azione che, vista dagli altri, permette loro il riconoscimento dell’amore operante di Dio Padre.
Essere sale e luce non è un optional e non è una dote che si può dare per scontata nel cristiano e nella comunità, ma avviene soltanto quando c’è obbedienza alla parola del Vangelo.

Rifletti

Da quali opere buone si riconosce la mia fede?

Prega

Rendici sale, Signore,
per rendere gustoso il mondo.
Rendici luce, Signore,
per illuminare ogni angolo buio.
Basta poco sale per dare un buon sapore;
poca luce può bastare
per sciogliere le tenebre più oscure.
Insegnaci a credere, Signore,
che non serve essere i migliori o i più grandi.
Per far risplendere nel mondo il tuo amore
basta essere, in semplicità e povertà,
sale buono e luce intensa.
Amen.


AUTORE: Cristina e Emanuele Cattin, Michela e Paolo Buti
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi
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