Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 6 Aprile 2025

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Siamo nel capitolo 6 del vangelo di Giovanni, qui Gesรน compie il quarto dei sette segni narrati dall’evangelista: si tratta della moltiplicazione dei pani e dei pesci e la loro distribuzione alle persone presenti da parte dello stesso Gesรน.

Il contesto in cui si svolge questa scena รจ la Festa di Pasqua e con essa l’autore intende inserirci nel mistero Pasquale; essa di fatto sostituisce la narrazione dell’ultima cena che in questo vangelo non รจ presente. รˆ Gesรน Eucarestia che in questo pane e in questi cinque pesci, distribuiti da lui alla grande folla che lo aveva seguito, si dona.

Non tutti perรฒ colgono il significato profondo di questo segno e si sentono โ€œsaziatiโ€ dal pane ricevuto da Gesรน; lo seguono, ma non hanno ancora capito la profonditร  di quanto Gesรน ha fatto a loro: ed ecco che sono lรฌ a chiedergli un segno e fanno il confronto col segno ricevuto nel deserto da Mosรจ, la manna piovuta dal cielo.

Gesรน invita questa folla a fare un salto di qualitร , a passare, cioรจ, da una religiositร  fondata su una legge, quella delle dieci parole, la legge mosaica, alla nuova legge, quella del โ€œcuoreโ€; questa nuova legge รจ Lui disceso dal cielo che dona totalmente sรฉ stesso, il suo corpo e il suo sangue per la vita del mondo.

La folla, attratta in un primo momento dalle sue parole, gli chiede di โ€œricevere da lui questo pane per sempreโ€. A questa richiesta Gesรน risponde che รจ lui โ€œil pane della vita; chi viene a me non avrร  fame e chi crede in me non avrร  sete, maiโ€.

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Sappiamo dal prosieguo della narrazione che molti a queste parole si scandalizzarono, lo criticarono fortemente e si allontanarono da lui. E noi? Il Signore si dona a noi nella mensa della sua Parola e del suo Corpo tutte le volte che uniti in assemblea partecipiamo attivamente alla celebrazione del Mistero Eucaristico, fonte e culmine della nostra vita di cristiani discepoli del Signore.

Per riflettere

Sostenuti dalla sua grazia, quanto riusciamo a percepire l’immensa grandezza di questo dono e quanto sentiamo nella nostra vita di essere totalmente rinnovati dal suo corpo e dal suo sangue che egli continua ad offrirci? Invochiamo la grazia del Signore per poter proclamare come Pietro: โ€œSignore da chi andremo, Tu solo ai parole di Vita Eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dioโ€.

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

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