L’episodio della guarigione del sordomuto ci riporta al giorno del battesimo, quando il sacerdote fece su di noi esattamente quello che Gesรน compie sul sordomuto. Infatti, toccandoci le orecchie e la bocca, il sacerdote disse: โIl Signore ti conceda di ascoltare presto la sua Parola e di professare la tua fedeโ. Fin dall’inizio della nostra vitaโquando รจ ancora impossibile ascoltare paroleโci viene comunque detto che l’ascolto della Parola รจ la nostra salvezza.
Gesรน lo porta in disparte, lontano dalla folla, quasi a sottolineare la necessitร di un rapporto personale diretto, intimo, tra lui e il malato. I miracoli, infatti, a differenza di quel che si crede, non avvengono in un clima di esaltazione e di magia, ma nell’ambito di un’amicizia profonda e fiduciosa in Dio. La forza di Dio non si manifestava con clamore e strepito. Ci fu solo โunaโ parola. Sรฌ, perchรฉ delle parole evangeliche ne basta una sola per cambiare l’uomo, per trasformargli la vita. Il miracolo, tuttavia, si realizza in due tappe. Anzitutto Gesรน tocca le orecchie: รจ necessario che l’uomo si โapraโ all’ascolto della Parola di Dio; poi, ed รจ la seconda tappa, tocca la lingua: quell’uomo, dopo aver ascoltato, puรฒ parlare correttamente.
Dunque c’รจ un legame stretto tra ascolto della parola e capacitร di comunicare. Chi non ascolta resta muto, anche nella fede. Questo miracolo ci fa riflettere sul legame che c’รจ tra le nostre parole e la Parola di Dio. Spesso noi non poniamo sufficiente attenzione al peso che hanno le nostre parole, al valore che ha il nostro stesso linguaggio. Eppure attraverso di esso esprimiamo noi stessi molto piรน di quanto crediamo. E non di rado sprechiamo le nostre parole o, peggio, le usiamo male.
Il miracolo che ci รจ stato annunciato non riguarda tanto il ridare la parola, quanto il far parlare correttamente. Potremmo dire che ci troviamo di fronte al miracolo del parlare bene, alla guarigione da un parlare diviso e cattivo. Spesso, troppo spesso, dimentichiamo la forza costruttrice o distruttrice della nostra lingua. ร necessario perciรฒ anzitutto ascoltare la โParolaโ di Dio perchรฉ essa purifichi e fecondi le nostre โparoleโ, il nostro linguaggio, il nostro stesso modo di esprimerci. Per i cristiani si tratta di una responsabilitร gravissima, perchรฉ l’unico modo che abbiamo di compiere la missione evangelizzatrice รจ attraverso le nostre โparoleโ. Sono povere, ma incredibilmente efficaci; possono trasportare le montagne, se riflettono la Parola.
E chi di noi non deve chiedere al Signore di liberarlo da un parlare troppo scorretto, a volte cattivo, bugiardo e malevolo?
Preghiera finale
Vieni, Signore, passi il tuo soffio
come la brezza primaverile
che fa fiorire la vita e schiude l’amore,
o come l’uragano che scatena una forza sconosciuta
e solleva energie addormentate.
Passi il tuo soffio nel nostro sguardo
per portarlo verso orizzonti
piรน lontani e piรน vasti.
(Petru Maior)
AUTORE: Michela e Paolo Buti, Cristina e Emanuele Cattin
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi
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