Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 5 Dicembre 2021

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È giunto il tempo dell’ultima profezia, prima che nuovi avvenimenti aprano la strada di una alleanza nuova e Dio ponga la sua tenda tra gli uomini. Un tempo ben preciso, nella storia e nella terra di Israele, qualificato dall’evangelista, come fanno solitamente gli storici, dai nomi dei potenti di vario tipo, politico e religioso, presenti sulla scena. L’ultimo profeta della prima alleanza è Giovanni, parente di Gesù, secondo il racconto dell’evangelista, che intreccia le vite di questi cugini così diversi, ma uniti dalla ricerca di un Dio dal volto nuovo, oltre lo schermo impenetrabile creato dall’autorità del tempio, detentrice della legge e dispensatrice in esclusiva dell’immagine e del comando divino.

Comprendiamo lo sforzo di Luca, seguace di Gesù, di capire il senso della missione di Giovanni: umanamente potremmo pensare a due diversi predicatori, con stili opposti e quasi in competizione tra loro, nel raggiungere i molti che aspirano a una salvezza diversa dall’osservanza vuota di precetti. La soluzione infine si manifesta riconoscendo nell’austerità di Giovanni, che ha vissuto in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele, la voce che invita ad alzarsi, a preparare la via del Signore. La via della salvezza, descritta come il tracciato di una moderna autostrada, che porterà Dio nella vita degli uomini.

Per riflettere

Noi prepariamo la via del Signore e raddrizziamo i suoi sentieri quando esaminiamo la nostra coscienza, quando scrutiamo i nostri atteggiamenti, per cacciare via atteggiamenti peccaminosi che non sono da Dio: il successo a tutti i costi; il potere a scapito dei più deboli; la sete di ricchezze; il piacere a qualsiasi prezzo. (Papa Francesco, dall’Angelus del 4 dicembre 2016)

Preghiera finale

O Cristo, stella radiosa del mattino,
incarnazione dell’infinito amore,
salvezza sempre invocata e sempre attesa,
tutta la Chiesa ora ti grida come la sposa pronta per le nozze:
vieni Signore Gesù,
unica speranza del mondo.
(dalla liturgia)