Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 31 Ottobre 2021

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Questa รจ una delle preghiere piรน care al popolo di Israele.
โ€œAscoltaโ€ รจ un invito forte che viene rivolto a tutto il popolo perchรฉ faccia memoria, da un lato dell’unicitร  del Signore, quindi dell’amore del Signore verso il suo popolo, dall’altro della chiamata del popolo: โ€œAmerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le forzeโ€.

Quello che discende da queste parole รจ ciรฒ che dร  senso alla vita di questo popolo, di questi credenti, qualcosa di cui si parla sempre: quando sei seduto in casa, quando cammini per via, quando ti corichi, quando ti alzi, qualcosa che hai sempre davanti agli occhi, qualcosa che scrivi sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte. Come dire che proprio dove c’รจ il punto di congiunzione tra quello che รจ la nostra vita privata e la vita pubblica, lรฌ c’รจ il senso per ogni nostra attivitร , per ogni nostro agire, per ogni nostro momento.

Questa legge del Signore (Dt 6) continua con l’invito a non dimenticare: โ€œRicorda che abiterai in cittร  grandi e belle che tu non hai edificate, case piene di ogni bene che tu non hai riempiteโ€, e ha come significato non quello di rinfacciare ad Israele qualcosa che non ha fatto, ma di ricordare al suo popolo che vive del dono, e vivrร  ora e sempre unicamente del dono. (dalla Lectio 77 di padre Beppe Lavelli e padre Silvano Fausti)

Per riflettere

Allora, come il popolo d’Israele, guardiamoci dal dimenticare, il tempo del dono non รจ finito. Il tempo del dono รจ il tempo in cui io posso collocarmi ogni giorno, anche oggi.

Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore,
con tutta l’anima e con tutte le forze.
Quando ti avrร  condotto alle cittร  grandi e belle che tu non hai edificate,
alle case piene di ogni bene che tu non hai riempite,
alle cisterne scavate ma non da te,
alle vigne e agli oliveti che tu non hai piantati,
quando avrai mangiato e ti sarai saziato,
guardati dal dimenticare il Signore,
che ti ha fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla condizione servile.
(Deuteronomio, 6)


AUTORE: Maggiorana e Lorenzo Mastropietro
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

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