Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 30 Aprile 2020

Medita

Ritorniamo alla lettura di Giovanni. Gesù nel frattempo ha suscitato mormorii fra i Giudei mischiati con la folla e ora “alza il tiro”.  Alla fine della pericope odierna, Egli proclamerà che il Pane che sfama per la vita eterna è proprio la sua carne. Una tale affermazione deve essere ben preparata e l’argomentazione che Gesù fornisce assomiglia invero ad una “deduzione logica”.
Ricordiamo che poco prima, parlando della manna, Gesù aveva detto che «Il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Ora  afferma che: chi ascolta il Padre e impara il suo volere, crede in Gesù; chi crede in Gesù ha la vita eterna; Gesù è l’unico che ha visto il Padre essendo da Lui disceso. Ma allora chi crede in Gesù che è disceso dal cielo ha la vita eterna: questo, alla luce della prima affermazione, “implica” che il pane di Dio è lui.
Semplice? Per niente! Anche perché il vangelo di Giovanni “chiude” a qualsiasi possibilità di lettura spirituale o comunque simblica. No, no! Carne vera e sangue vero. È dunque difficile, quasi impossibile capire subito. Molti dei suoi discepoli diranno infatti che si tratta di una parola molto dura. I Giudei, poi, proprio non possono accettare argomentazioni simili.
Poteva Dio scegliere un modo meno “materiale” per stare con noi? Forse avrebbe anche suscitato meno scandalo in tanti fratelli non cristiani. Ma noi siamo fatti di carne e sangue e dove ci sono carne e sangue sappiamo che c’è una persona. Un aiuto prezioso per comprendere è guardare al rapporto che molti Santi (sempre loro, i nostri modelli, anche se con pochi “follower”) hanno avuto con Gesù Eucarestia. Davanti all’Ostia conscrata e al Calice essi vedevano non un pezzetto di pane, bensì proprio Lui, Gesù, con la sua carne e il suo sangue.

Rifletti

A che cosa penso quando mi metto in fila per la Comunione? Prego? Medito sulla presenza reale di Gesù in quel pezzetto di pane? Riesco sempre a rendere grazie per questo dono così grande che così tanto è costato a Lui?

Prega

Gesù dice: “Credete in me”.
La fede è la cosa fondamentale.
Non si tratta qui di seguire un’idea, un progetto,
ma di incontrare Gesù come una Persona viva,
di lasciarsi coinvolgere totalmente
da Lui e dal suo Vangelo.
(Benedetto XVI)


AUTORE: Daniela e Mauro Leoncini
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi
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