Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 3 Ottobre 2023

210

Gesù prende la ferma decisione di mettersi in cammino. Cosa permette questa ferma decisione, seppure diretta a un compimento di sofferenza? Preghiamo Dio perché ci doni la grazia della serenità e fermezza nella scelta di seguire la sua volontà.

Quale tenerezza suscita il rimprovero di Gesù ai discepoli. Al desiderio istintivo di vendetta di Giacomo e Giovanni, desiderio di punizione di coloro che non vogliono accogliere il loro amato Signore, si contrappone la figura di Gesù che tutto accetta, anche di essere rifiutato. Quale grande rispetto ha Gesù per l’uomo, tanto da accettare la posizione dei Samaritani senza adirarsi, senza giudicarli, senza rimproverarli.

Il rimproverò è rivolto a coloro che giudicano e che reagiscono con violenza seguendo i suggerimenti dell’ira. Il silenzio che Gesù lascia scendere sull’accaduto nasconde di certo il dolore di essere rifiutato, ma anche il riconoscimento della dignità dell’uomo, del quale persino Dio accetta la volontà. Quale valore ha la nostra libertà se persino Dio lascia che si esprima contro di lui? E noi lasciamo a chi è accanto a noi la libertà di essere?

- Pubblicità -

La posizione di Gesù è quella del genitore che permette che il figlio sbagli, avendo stima e rispetto per le sue decisioni. La posizione del silenzio, che non sparla, non crea rumore, ma custodisce nel cuore ciò che accade, come la Madonna, senza esprimere nel giudizio violento la propria idea di giustizia.

Per riflettere

Preghiamo perché anche noi possiamo osservare con rispetto i fratelli e custodire nel silenzio un giudizio umano sul bene e sul male che vediamo accadere intorno a noi.

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi