Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 29 Novembre 2019

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Medita

Il brano che oggi meditiamo fissa due punti: sull’attenzione che bisogna dare ai segni dei tempi (Lc 21, 29–31) e sulla speranza, fondata nella veritร  della parola di Dio, che scaccia la paura e la disperazione (Lc 21, 32–33). รˆ uno sguardo attento, che non tralascia niente: guardate il fico e tutte le piante, quando germogliano saprete che l’estate รจ vicina.

โ€œTutte le pianteโ€ puรฒ essere messo in parallelo con โ€œtutte le coseโ€ del v. 32, indicando che tutto davvero si realizzerร  secondo la parola del Signore, e nessuna cosa rimarrร  estranea al suo mistero. Solo le parole del Signore non passeranno; le altre dimensioni, anche grandi, anche belle, passeranno; ma la sua parola non passerร . Occorre interpretare i segni dei tempi. Per noi, Gesรน รจ giร  in mezzo a noi (Mt 28, 20). รˆ giร  accanto a noi nella lotta per la giustizia, per la pace e per la vita. Ma la pienezza non รจ ancora giunta.

Il regno di Dio verrร  a noi con la stessa certezza con cui a suo tempo viene l’estate. Gesรน non ci comunica una scadenza esatta, perchรฉ โ€œnessuno conosce il giorno e l’ora, se non il Padreโ€ (Mt 24, 36; Mc 13, 32). Per questo bisogna essere vigilanti e guardare con occhi attenti, per capire che arriva il tempo del giudizio, la fine del mondo. Quando? Ora, oggi, domani, sempre. Non sappiamo, ogni secondo puรฒ essere quello giusto, allora รจ facile da prevedere, perchรฉ รจ sempre.

Eppure siamo distratti perchรฉ non valorizziamo il tempo che viviamo, dobbiamo capire con quale obiettivo viviamo. โ€œLa parola di Dio dura sempreโ€ (Is 40, 8), dobbiamo fondare su di essa la nostra vita. Questa parola ci dร  la certezza che il Signore viene. Viene come รจ venuto allora; e allo stesso modo verrร  alla fine. โ€œGesรน Cristo รจ lo stesso ieri e oggi e per sempreโ€.

Rifletti

Siamo chiamati a vivere il presente, costruendo il nostro futuro con serenitร  e fiducia in Dio. La parabola del fico che germoglia, come segno dell’estate ormai vicina (cfr. vv. 28–29), dice che la prospettiva della fine non ci distoglie dalla vita presente, ma ci fa guardare ai nostri giorni in un’ottica di speranza. รˆ quella virtรน tanto difficile da vivere: la speranza, la piรน piccola delle virtรน, ma la piรน forte (Papa Francesco, dall’Angelus del 15 novembre 2015).

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Gesรน chiede di guardare il fico per contemplare i fenomeni della natura. Nella mia vita ho imparato qualcosa contemplando la natura? Gesรน dice: โ€œIl cielo e la terra scompariranno, ma le mie parole non scomparirannoโ€. Come incarno nella mia vita queste parole di Gesรน?

Fonte: Ascolta e Medita – Novembre 2019 curato da Patrizia Valleggi – Arcidiocesi di Pisa – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi


Quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio รจ vicino.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21, 29-33

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli una parabola:
ยซOsservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando giร  germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai lโ€™estate รจ vicina. Cosรฌ anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio รจ vicino.
In veritร  io vi dico: non passerร  questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passerannoยป.

Parola del Signore

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