Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 28 Maggio 2022

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Commento al Vangelo di oggi

Questi non sono i versetti piรน facili del Vangelo di Giovanni, ma hanno un significato molto profondo: ยซFinora non mi hai chiesto niente. Finora sono stato con te e hai potuto chiedermelo direttamente. Dopo la risurrezione, quando entrerรฒ nella mia gloria, alla destra del Padre, potrete chiedere al Padre nel mio nome e sarete esauditiยป.

Gesรน ci dice: โ€œChiedi e riceverai, cosรฌ la tua gioia sarร  perfettaโ€. Gesรน attende le nostre richieste. Una richiesta sincera fatta a Dio ci porta sempre un dono in cambio; puรฒ essere una grazia per una richiesta specifica, o semplicemente il sostegno profondo di Dio che ci permette di crescere e affrontare le difficoltร  che la vita ci impone.

Gesรน non dice agli apostoli: โ€œNon avete mai pregato in vita vostra, ora cominciate a pregareโ€. No, Allora cosa รจ cambiato nella preghiera della Chiesa dalla venuta del Signore? Ora possiamo pregare nel suo nome, cioรจ costruiamo la nostra preghiera sul solido fondamento compiuto da Gesรน Cristo nel Natale, nel Venerdรฌ Santo, nella Pasqua, nell’Ascensione e nella Pentecoste. Ora abbiamo tutta questa ricchezza che ci permette di pregare con fiducia.

Pregare nel nome di Gesรน non รจ una formula magica. รˆ un privilegio per tutto ciรฒ che Gesรน ha fatto per noi sulla terra. Dalla Pentecoste fino al suo ritorno nella gloria.

Ma cosa significa il versetto 26? โ€œIn quel giorno chiederai nel mio nome e non ti dico che pregherรฒ il Padre per teโ€. Ciรฒ sembra contraddire altri passi che affermano che Gesรน prega per noi il Padre (Rm 8, 34; Eb 7, 25; 1Gv 2, 1). In realtร  Gesรน vuole che presentiamo noi stessi le nostre richieste, nel suo nome. Facciamo dunque con fiducia le nostre richieste ยซperchรฉ il Padre stesso ti ama, perchรฉ tu hai amato meยป (Gv 16, 27).

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Per riflettere

Un amico รจ Dio: รจ un amico ricco che ha del pane, ha quello del quale noi abbiamo bisogno. Come se Gesรน dicesse: โ€œNella preghiera siate invadenti. Non stancateviโ€. Ma non stancatevi di che? Di chiedere. โ€œChiedete e vi sarร  datoโ€. La preghiera รจ un lavoro: un lavoro che ci chiede volontร , ci chiede costanza, ci chiede di essere determinati, senza vergogna. Perchรฉ? Perchรฉ io sto bussando alla porta del mio amico. Dio รจ amico, e con un amico io posso fare questo. Una preghiera costante, invadente. (Papa Francesco)

Preghiera finale

Gesรน ci hai comandato di pregare il Padre nel tuo nome.
Con la fiducia nella potenza di questa intercessione, chiediamo al Padre:
che tutti i laici chiamati per la vocazione battesimale ad evangelizzare le loro famiglie
e i loro ambienti di vita, siano consapevoli e responsabili della loro missione;
che i coniugi cristiani, riscoprano il valore e l’impegno
della loro ministerialitร  nell’educare la fede dei loro figli;
che tutti gli uomini religiosi che invocano Dio, sotto qualunque forma,
siano illuminati a scoprire nella mediazione di Cristo l’efficacia della preghiera;
che i nostri giovani abbiano la grazia di incontrare nel loro cammino
adulti ricchi di umanitร  e di fede, capaci di far trasparire la paternitร  di Dio;
che noi, che abbiamo ricevuto lo Spirito Santo nel sacramento della confermazione,
partecipando alle nostre liturgie siamo sempre piรน docili
alla sua azione di supplica per tutti gli uomini.


AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Centro Diocesano per le Vocazioni di Pisa
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi