Gesรน passa di nuovo all’altra riva nei luoghi a lui cari, e ancora la folla lo cerca e lo segue. La descrizione di quello che accade รจ talmente reale che ci fa vivere e partecipare alla scena non solo come spettatori, ma anche come attori; quindi con le nostre azioni, i nostri pensieri e i nostri sentimenti. La situazione รจ grave, si parla di malattia e di morte: uno dei capi della sinagoga, Giร iro, รจ disperato perchรฉ la sua bambina sta morendo, e prostrato davanti a Gesรน gli chiede di salvarla dalla morte. Ancora la folla si accalca intorno a Gesรน che, senza esitare, sta seguendo questo povero padre verso la sua casa. Una donna che custodisce un segreto รจ in mezzo a quella gente; รจ andata lรฌ proprio da Gesรน perchรฉ vuole vederlo, vuole toccarlo.
Anzi, รจ certa che, se toccherร anche solo il suo mantello, sarร salva, sarร liberata dalle sue emorragie e dalla sua impuritร (come la giudicava la cultura del tempo). Quella donna non aveva piรน vita dentro di sรฉ da dodici anni, ma adesso ha tanto coraggio e, senza esitare, riesce a toccare le vesti del Maestro e subito guarisce. Immaginiamo di essere lรฌ tra la folla: lo stupore e la gioia ci stanno per sorprendere, e sentiamo addirittura l’emozione di lei che si sente definitivamente salvata. Gesรน si volta perchรฉ ha sentito una forza uscire dal suo proprio corpo, e vuol vedere chi รจ stato a toccarlo. Chissร quanta gente lo avrร fatto durante la sua missione, ma questa volta รจ diversoโฆ La sua forza รจ uscita da lui perchรฉ chi lo ha toccato ha fede e un desiderio grande: una vita nuova attraverso di lui. Gesรน vuole che sia manifesta questa guarigione, questa liberazione, desidera che la donna venga allo scoperto.
E cosรฌ la chiama โfigliaโ per donarle ufficialmente la sua dignitร , per riscattare la sua vita, perchรฉ possa โcantare come nei giorni della sua giovinezza!โ (Osea 2, 17). La chiama figlia perchรฉ ha cercato, perchรฉ ha creduto, perchรฉ ha toccato la divina misericordia del padre. Adesso Gesรน corre da quella bimba morente seguito da Pietro, Giacomo e Giovanni come testimoni; ma nel frattempo la piccola รจ morta. Lui non serve piรน, secondo qualcuno. โNon temere, soltanto abbi fede!โ dice Gesรน a Giร iroโฆ abbi fede come quella donna appena guarita! Non pretende niente il Signore, chiede solo di non arrendersi e di continuare ad avere fiducia: โLa bambina non รจ morta, ma dorme!โ.
L’autorevolezza di Gesรน e la sua tenerezza lasciano senza parole i genitori, che nel dolore si lasciano guidare dalle sue parole e dai suoi gesti. Cosรฌ prende la mano della bimba e le dice: โTalitร Kumโ, che in aramaico vuol dire โAgnellino, alzati!โ. Quanta dolcezza, quanto amore nelle parole del Signore nel riportare alla vita la piccola! Lascia nello stupore anche noi, immersi in quella scena. Dio ha il potere di far risorgere la nostra vita solo se ci mettiamo alla sua sequela con l’umiltร e la fede di questa donna e di questo uomo di nome Giร iro (che in aramaico significa โil Signore sfolgoraโ). Lasciamo che il Signore si manifesti e sfolgori attraverso la nostra vita.
Per riflettere
Gesรน ha potuto salvare questa donna grazie alla sua fede, e questa fanciulla grazie alla fede del padre. Ed io ho fiducia che ogni giorno lui salvi la mia vita? Credo che la mia fede possa aiutare e sostenere la fede del mio prossimo?
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Preghiera finale
Quando il cuore dell’uomo si riempie di Dio, tutto il mondo si riempie di Dio.
Alza la prima pietra e trovi Dio.
Alza gli occhi verso le stelle e ti incontri con Dio.
Il Signore sorride nei fiori, sussurra quando spira la brezza,
interpella con il vento e risponde nella tempesta, canta con i fiumiโฆ
tutte le creature parlano di Dio quando il cuore รจ pieno di Dio.
AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi



