Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 25 Ottobre 2021

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Il racconto del fico sterile, che precede questo brano, si riferisce alla pazienza di Dio che non toglie la libertà ma usa misericordia ogni anno. Ancora per questo anno lavorerò, scaverò, getterò letame, è l’anno della pazienza di Dio che ancora continua a portare la croce e aspetta che noi ci convertiamo.

Qui Gesù guarisce una donna di sabato. Sabato è il giorno di Dio, è il giorno della festa, il giorno del compimento. Al centro c’è questa donna che sta lì, ancora tutta piegata. È un miracolo strano che Gesù non fa come gli altri. Negli altri miracoli è imperativo, dice al morto risorgi, al paralitico cammina, a chi ha la mano chiusa, stendi la mano, cioè comanda; in questo miracolo invece dice: “Donna tu sei già stata guarita, non ti accorgi?”. Perché stai ancora lì tutta piegata? La donna rappresenta l’umanità ancora tutta ripiegata su di sé. E la donna si alza.

A questa vista reagisce il capo della Sinagoga, che rappresenta una religiosità della legge che non conosce l’amore, la vita e la gioia e mediamente anche il credente che va in chiesa per dovere, va a messa per osservare il precetto, fa le cose buone perché se no si merita l’inferno e fa il bravo per meritarsi un angolino in paradiso, vive ancora tutto curvato su di sé. Molti di noi non sanno ancora di essere liberi, come chi è in carcere, non sa che è aperta la porta e rimane ancora dentro, in prigione; o come un barbone che ha ereditato miliardi, ma non sa di avere questi soldi e vive ancora come prima. (dalla Lectio 72 di padre Filippo Clerici e padre Silvano Fausti)

Per riflettere

Come testimoniamo con la nostra vita che possiamo essere persone libere?

Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe, chi spera nel Signore suo Dio,
creatore del cielo e della terra, del mare e di quanto contiene.
Egli è fedele per sempre, rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri, il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti,
il Signore protegge lo straniero, egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie degli empi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione.
(Salmo 145)