HomeSolennitàArcidiocesi di Pisa - Commento al Vangelo del 25 Dicembre 2023

Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 25 Dicembre 2023

Nella liturgia del Natale è frequente il richiamo alla luce. Le tenebre ancora ci avvolgono, ma la Luce è già venuta nel mondo e noi, purtroppo, spesso non l’accogliamo. Ebbene sì! Dobbiamo sinceramente riconoscere che c’è ancora buio nella nostra mente, nel nostro cuore, nella nostra vita. Dobbiamo.

C’è buio nella nostra mente, perché non sempre siamo docili ascoltatori della Parola, non accettiamo di cercare con cuore sincero la verità, non vogliamo mettere in discussione i nostri schemi mentali, i nostri progetti, non proviamo a scuoterci dalla nostra pigrizia, dalla nostra apatia, non sappiamo e non vogliamo alzarci e percorrere il nostro cammino di fede.

C’è buio nel nostro cuore dove spesso avvertiamo freddo, aridità di sentimenti, egoismi, dove convivono rancore, invidia, narcisismo, perché non siamo disponibili verso gli altri ma ripiegati solo su noi stessi, non aperti al sole di giustizia, Cristo Gesù.

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C’è buio nella nostra vita, perché appesantita da affanni e preoccupazioni vane, alla ricerca continua di idoli che, secondo la parola di Dio, non sono capaci di dare senso e serenità verace, poiché sono dei benesseri fini a se stessi e, spesso, frutto di disinteresse verso gli altri.

C’è buio nella storia dell’umanità perché ci sono ancora odiose repressioni di piccoli o grandi tiranni; c’è buio perché permane l’arroganza dei prepotenti; c’è buio perché ciò che spesso rifiutiamo è la fatica di crescere.

Ogni Natale deve essere vissuto come un riprendere di nuovo il cammino per seguire le orme del Signore Gesù, crescendo e maturando nella fede in modo da essere capaci di annunciarlo agli altri con la vita e con la parola.

Per riflettere

C’è posto per Gesù nella mia vita? Quali segni mi sta offrendo Dio della sua presenza? Gesù è nato per portare gioia e pace. Quanto caratterizzano la mia vita questi doni? Sono portatore di gioia e di pace per gli altri? Cosa significa per me la parola Salvatore, da cosa vorrei essere salvato? Credo che sia possibile anche per me diventare complice di un nuovo annuncio?

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi

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