Medita
L’equipaggiamento che Gesรน affida ai discepoli in missione รจ curioso; da una parte manca del minimo indispensabile per sopravvivere: niente cibo, soldi, vestiti di ricambio. D’altra parte Gesรน affida il potere โsu tutti i demรฒni e di guarire le malattieโ. Mica poco: non so come sarร la situazione quando leggeremo questi commenti, ma nel momento in cui scrivo si stanno appena iniziando a rilassare le restrizioni causate dalla Covid-19, e chissร quanti hanno desiderato nei mesi scorsi di avere un potere miracoloso di far sparire la malattia in un colpo solo. O quanti farebbero volentieri a meno delle tante altre malattie, fisiche, psicologiche e spirituali, che ci portiamo dietro.
E quindi? Come annunciatori di Gesรน Cristo nel mondo siamo poveri o siamo ricchi? Siamo ricchi se la nostra prospettiva รจ quella del servizio e della condivisione, perchรฉ la presenza di Gesรน in noi ci permette di abitare in mezzo ai nostri fratelli portando una parola che salva. Siamo poveri se pensiamo di usare i doni che abbiamo ricevuto per mettere noi stessi al centro ed essere ammirati: la stessa capacitร di scacciare i demรฒni e guarire le malattie non si esplicita tramite una formula magica, ma, come nella parabola del buon samaritano, abbassandoci e facendoci prossimi ai nostri fratelli, condividendo le gioie di chi vive nella gioia ed i dolori di chi vive nel dolore.
Lo stesso Gesรน ha incarnato nella sua vita questi princรฌpi: ha condiviso il nostro corpo mortale e la nostra sofferenza; quando, sulla croce, รจ stato accusato di โsalvare gli altri e non salvare se stessoโ, ha incassato l’insulto senza vantare alcun privilegio in virtรน della sua divinitร . Paradossalmente, proprio in questo modo, sigillando la nostra salvezza.
Rifletti
Gesรน che ci comanda di partire senza pane e senza denaro non vuole scoraggiarci da una saggia gestione delle nostre finanze. Ci vuole piuttosto dire che il modo in cui spendiamo i soldi deve essere finalizzato alla costruzione del Regno di Dio invece che al dominio degli altri.
Prega
Signore, ricordaci sempre
che tutto ciรฒ che possediamo non รจ nostro.
Ci รจ solamente dato in prestito,
perchรฉ sia uno strumento per la felicitร degli uomini.
ร vano inseguire la propria felicitร
se contemporaneamente non si cerca
anche e soprattutto quella degli altri.
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AUTORE: Claudia Lamberti e Gabriele Bolognini
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi
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