Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 22 Settembre 2020

Medita

Non sappiamo bene chi siano questa “madre” e questi “fratelli” di Gesù. La madre dovrebbe essere Maria, anche se la sua figura come ci viene presentata nei primi capitoli del Vangelo di Luca sembra abbastanza diversa da quella che emerge in questo brano. Quanto ai fratelli, non vengono menzionati in nessun altro brano evangelico. Ricordiamoci che i Vangeli sono stati scritti vari decenni dopo l’esperienza storica di Gesù, per cui non riportano necessariamente una cronaca degli eventi svolti, ma piuttosto una loro rielaborazione come testimonianza di fede da parte delle prime persone che hanno diffuso il messaggio di Gesù nel mondo. Leggiamo con gli occhi della fede, insomma, non con quelli del cronista scandalistico.

Chi sono, dunque, i parenti di Gesù? Potremmo individuarli in coloro che da sempre conoscono Gesù, che frequentano la Chiesa, i sacramenti, le attività della parrocchia, eccetera. Che magari non si ricordano più esattamente le ragioni del loro stare nella Chiesa, ma ritengono comunque di avere un diritto acquisito sulla “folla” che è appena arrivata. Vogliono un accesso privilegiato a Gesù, non tanto per ascoltarlo, ma per partito preso, o per mostrare il loro status. Un po’ come i vignaioli assoldati alla mattina, che pretendono una paga maggiore non in ragione di accordi presi, ma per dimostrare che sono più bravi di quelli arrivati dopo.

Come al solito, richieste di questo tipo non trovano nessun riscontro presso Gesù. Chi vuole essere familiare o amico di Gesù si tolga dalla testa l’idea di mettersi in primo piano ed essere ammirato: piuttosto ascolti le parole del Maestro e, come si dice in un altro brano, prenda la croce e cammini dietro a lui.

Rifletti

Se pensiamo di essere amici di Gesù solamente perché andiamo a Messa ogni domenica, sappiamo che ben presto arriverà una folla che ci passerà avanti; piuttosto, facciamo attenzione a quanto attentamente ascoltiamo Gesù e facciamo entrare le sue parole nella nostra vita.

Prega

Signore,
accendi sempre in noi il desiderio di vederti,
ma ricordaci che ti vediamo in ogni nostro fratello,
soprattutto in quelli che hanno bisogno di noi,
nei poveri e nei sofferenti,
in coloro a cui possiamo donare un po’ del nostro tempo.
Apri le nostre orecchie per ascoltare la tua Parola,
perché sia essa a fare aprire le nostre mani
in gesti di generosità e di amore.


AUTORE: Claudia Lamberti e Gabriele Bolognini
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi
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