Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 18 Marzo 2021

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Gesรน รจ stato accusato per la guarigione del paralitico in giorno si sabato, ma piรน ancora per essersi fatto uguale a Dio, avendolo chiamato Padre. Dagli Ebrei Dio รจ ritenuto cosรฌ inarrivabile, cosรฌ piรน elevato dell’uomo che nemmeno se ne puรฒ pronunciare il nome. L’affermazione di Gesรน รจ quindi da ritenere blasfema, e come tale deve essere punita.
Gesรน replica alle accuse che gli vengono mosse presentando varie fonti che testimoniano la sua unitร  con il Padre: anzitutto la recente parola di Giovanni il Battista, che lo ha indicato come colui che deve venire nel mondo perchรฉ il mondo si salvi per mezzo suo. Ma a questa testimonianza luminosa รจ stata data solo una fugace attenzione.

Un’altra testimonianza viene dalle Scritture, che i dottori della legge scrutano per cercare vita eterna. Ma รจ una lettura solo morale, che non si affida, che non crede in ciรฒ che viene promesso, e non permette di riconoscere in Gesรน l’inviato del Padre.
Infine ci sono le opere, i segni che il Figlio compie in obbedienza al Padre. Dovrebbero costituire una testimonianza evidente, e in effetti molta gente semplice si รจ convertita di fronte a segni e prodigi fatti da Gesรน, ma i Giudei mostrano una pregiudiziale chiusura rispetto a Gesรน, e non riescono a vedere per mezzo di lui il volto del Padre, nรฉ odono la sua voce, nรฉ ascoltano la sua parola.
La convinzione di possedere le cose di Dio e di poterle amministrare a proprio piacimento, non cercando la gloria che viene da Dio ma dandosi gloria gli uni gli altri, li ha incapacitati a credere e a ricevere l’amore di Dio.

Per riflettere

La conoscenza effettiva della veritร  รจ pensabile nell’amore e soltanto nell’amore, e viceversa, la conoscenza della veritร  si manifesta attraverso l’amore: chi รจ con l’Amore non puรฒ non amare. (Pavel Aleksandrovic Florenskij)

Preghiera finale

Tu non scendesti dalla croce,
quando per schernirti e per provocarti ti gridavano:
โ€œScendi dalla croce, e crederemo che sei proprio tu!โ€.
Non scendesti perchรฉ, anche questa volta,
non volesti rendere schiavo l’uomo con un miracolo,
perchรฉ avevi sete
di una fede nata dalla libertร  e non dal miracolo.
Avevi sete di amore libero,
e non dei servili entusiasmi dello schiavo
davanti al padrone potente
che lo ha terrorizzato una volta per sempre.


AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

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