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Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 18 Aprile 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 6, 44-51

La folla nella Sinagoga di Cafarnao dà l’occasione a Gesù per fare il discorso eucaristico. Gesù si dichiara “Pane del cielo”. Pane di vita, Pane che è la sua carne, come anticipazione dell’ultima cena.

Che cos’è l’Eucarestia? Eucarestia è il nucleo del mistero della Chiesa, è il continuo avverarsi della promessa “Ecco, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo”; nell’ Eucarestia la conversione del pane e del vino nel corpo e nel sangue del Signore sono la fonte e l’apice di tutta la vita cristiana.

È importante l’Eucarestia per un cristiano, perché la Chiesa ha ricevuto l’Eucarestia da Cristo come “dono” per eccellenza. È il dono della sua persona per l’opera di salvezza dell’umanità. Questo sacrificio è totalmente decisivo per la salvezza del genere umano: Gesù l’ha compiuto ed è tornato al Padre solo dopo averci lasciato il mezzo per parteciparvi, come se fossimo stati presenti. Nell’Eucarestia, ci mostra un amore che va fino “all’estremo”, un amore che non conosce misura.

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La Pasqua di Cristo comprende con la sua Passione, Morte e Resurrezione. In effetti il sacrificio Eucaristico rende presente non solo il mistero della morte del Salvatore, ma anche il mistero della Resurrezione nella quale il sacrificio trova il suo coronamento. E in quanto vivente e risorto che Cristo può farsi nell’Eucarestia “pane della vita”, “pane vivo” e risorge con noi ogni giorno. L’Eucarestia è un mistero che sovrasta i nostri pensieri e può essere accolto solo nella fede. È un dono che supera radicalmente il potere dell’assemblea ed è insostituibile per collegare validamente la consacrazione eucaristica al sacrificio della croce e all’ultima cena.

L’Eucarestia appare dunque come culmine di tutti i sacramenti nel portare a perfezione la Comunione con Dio Padre mediante l’identificazione col Figlio unigenito per opera dello Spirito Santo.

Per riflettere

Nell’umile segno del pane e del vino, transustanziati nel suo corpo e nel suo sangue, Cristo cammina con noi, quale nostra forza, e ci rende per tutti testimoni di speranza. Se di fronte a questo Mistero la ragione sperimenta i suoi limiti, il cuore illuminato della grazia dello Spirito Santo intuisce come atteggiarsi, immergendosi nell’adorazione e in un amore senza limiti.

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi

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