Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 17 Agosto 2023

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Settanta volte sette; oggi con le nostre calcolatrici ci sembra poco. Ma settanta volte sette per un uomo che vive settant’anni (cosa molto rara ai tempi del Signore) vuol dire sette volte ogni anno della propria vita. Una enormitร . Il signore con settanta volte sette ci indica quindi che il perdonare il fratello รจ sempre.

Ed รจ per questo che il perdono รจ il centro della vita cristiana, รจ l’essenza del nostro spirito di comunitร . Non esiste la comunitร  perfetta dove non si sbaglia. La comunitร  dove non si sbaglia mai sarebbe una comunitร  pronta a escluderti appena sbagli (se sbagli non puoi far parte di una comunitร  perfetta) e vivresti nella paura di sbagliare.

In veritร  la comunitร  cristiana รจ una buona comunitร  familiare, di amici, comunitร  religiosa, comunitร  parrocchialeโ€ฆ qualunque comunitร  รจ buona dove si puรฒ sbagliare, sapendo di essere perdonati. E il perdono non รจ una riparazione di qualcosa che si รจ rotto, ma รจ inserire una pietra preziosa in un buco che si รจ creato in un vaso. Il vaso, proprio grazie a questa pietra, diventa ancora piรน prezioso.

Ma se attraverso il perdono possiamo avvicinarci alla grazia del Signore, dobbiamo, al tempo stesso, essere consapevoli di dover perdonare le colpe subite. Il servo che รจ stato perdonato ma che non perdona a sua volta viene castigato dagli aguzzini, dice il Signore: โ€œPerdona a noi i nostri debiti come noi li perdoniamo ai nostri debitoriโ€. Essere perdonati e perdonare diventano allora all’interno della comunitร  umana una cosa sola.

Per riflettere

Riusciamo a perdonare veramente nel profondo del nostro cuore i torti subiti ancora prima di chiedere perdono per le nostre colpe? Riusciamo a perdonare prima di chiedere perdono?

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi