Quante volte i nostri comportamenti derivano dal giudizio altrui! Quante volte nella giornata facciamo o diciamo delle cose ben attenti a come saremo giudicati da chi amiamo! ร normale che sia cosรฌ ma Gesรน ci chiede, nella fede, nel rapporto con Dio, di assumere un atteggiamento completamente diverso, di praticare la giustizia, l’elemosina, la preghiera e il digiuno lontano dagli sguardi altrui, avendo in mente solo la presenza del Signore.
Il nostro mondo non considera la discrezione e la sobrietร come valori: il Maestro ci ricorda che l’umiltร รจ essenziale per poter accedere al mondo di Dio, un’umiltร autentica, non depressa, la consapevolezza del proprio valore e dei propri limiti con asciuttezza e disincanto, senso dell’ironia e bonomia. Davanti a Dio non abbiamo bisogno di essere di maniera, diversi da quello che siamo. Possiamo essere noi stessi con tutti i nostri limiti, senza paura di apparire sgraditi ai suoi occhi. Lasciamo che questa Parola ci interroghi sul serio, facciamo il punto della situazione sulla nostra generositร , sulla preghiera personale, sul digiuno che รจ la rinuncia al superfluo e cambiamo dove c’รจ da cambiareโฆ (Paolo Curtaz)
Per riflettere
Da oggi quando prego, lo faccio col Padre Nostro. Mi soffermo su ogni espressione, parola, lentamente, meditandolo senza farmi trascinare dalla fretta e dall’abitudine.
Preghiera finale
Padre nostro, che sei nei cieli,
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sia santificato il tuo nome;
venga il tuo Regno;
sia fatta la tua volontร ,
come in cielo cosรฌ in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi i nostri debiti,
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori;
e non ci abbandonare alla tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Elisa e Marco Castrucci
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi



