Non si puรฒ proprio continuare โa girarci intornoโ, visto che in questo scorcio di maggio il Vangelo ha riproposto piรน e piรน volte l’invito di Gesรน a chiedere. Oggi il Signore per ben tre volte urge gli apostoli a rivolgersi a Dio con fiducia. E se solo dopo le prime due fornisce la garanzia esplicita del soddisfacimento, la terza volta sembra proprio suggerire che non sarร neppure necessaria la sua intermediazione; provvederร Dio stesso, direttamente, ad esaudire le richieste.
Se il Signore, nella sua esortazione, non si riferiva solo agli Apostoli ma agli uomini di ogni tempo, e quindi anche a noi, dobbiamo perรฒ ammettere che l’impressione รจ che le richieste non siano sempre esaudite. Neppure quelle che ci sembrano piรน nobili, o piรน altruistiche. Anzi, questa รจ proprio la pietra di inciampo che fa vacillare la fede di molti. ร terreno irto per il comune fedele, difficile aggiungervi riflessioni significative. Ma chiunque abbia fatto l’esperienza di quello che viene a volte indicato come โil silenzio di Dioโ sa anche che, fra le molte tenebre e nebbie, qualche raggio di sole c’รจ sempre. Raggi che scaldano il cuore e che silenziano un poco le proteste della ragione. E la prima e piรน potente luce รจ la croce che Cristo, il figlio di Dio, non ha evitato e sulla quale, anzi, si รจ lasciato inchiodare.
Nessuno poi conosce i tempi e i modi con cui Dio viene in nostro soccorso, e dobbiamo pure onestamente chiederci quante volte gli chiediamo di aiutarci in ciรฒ che veramente conta, sulla scala della vita eterna. San Paolo ai Romani ci avverte, con la consueta chiarezza, che โneppure sappiamo cosa sia conveniente domandareโ. Ciรฒ che รจ conveniente domandare ce lo ricorda il Signore stesso a conclusione proprio dell’insegnamento sulla preghiera: โIl Padre vostro celeste darร lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedonoโ (Lc 11, 13). Non รจ teoria a posterioriโฆ Ogni passo, anche se breve, nel cammino spirituale, ogni piccolo raggio di vera Sapienza ci aiuta a comprenderne la profonda veritร .
Per riflettere
La mia preghiera รจ solo di domanda, ed eventualmente di ringraziamento, o mi ricordo anche di lodare Dio? E nelle mie richieste, chiedo prima di tutto perdono al Signore per le mie mancanze e i miei peccati? E le richieste โpersonaliโ sono comunque rispettose della mia dignitร di figlio?
Preghiera finale
Signore, ascolta la mia preghiera,
porgi l’orecchio alla mia supplica,
tu che sei fedele,
e per la tua giustizia rispondimi.
Non chiamare in giudizio il tuo servo:
nessun vivente davanti a te รจ giusto.
(Salmo 142)
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AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi



