Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 15 Agosto 2023

227

Maria SS. è stata assunta in cielo perché Lei è l’Immacolata: infatti, se la morte è la conseguenza del peccato, Maria, concepita senza peccato, non poteva rimanere prigioniera della morte e della corruzione. Maria è stata assunta in cielo perché Lei è la Vergine Madre di Dio: il corpo di Maria è stato il tempio del corpo di Cristo. La carne di Cristo è la carne di Maria.

Questo legame profondo, pertanto, esigeva che il corpo di Maria fosse glorificato come lo era stato quello di Cristo. Maria è stata assunta in cielo perché Lei è associata a Cristo in tutto. Più di ogni altro ha collaborato all’opera di Cristo. Maria più di ogni altro ha collaborato alla Redenzione, fino al punto che c’è chi desidererebbe per Maria il titolo di Corredentrice. Maria ha collaborato con il suo perenne “Sì”, con la sua partecipazione alla croce, con il dono pieno di se stessa: oggi, Assunta, è associata anche alla gloria di Cristo.

Maria è stata assunta in cielo per essere nostra madre e regina. Maria, ormai nel Regno di Dio, non è lontana da noi, ma si manifesta madre premurosa e attenta alle necessità dei figli. E la Chiesa può guardare a lei per capire il proprio destino. La Chiesa, che vive nella speranza di essere lei pure assunta, guarda a Maria e in Lei contempla con gioia, come in un’immagine purissima, ciò che essa desidera e attende di essere.
Guardando Maria che in Paradiso canta nella maniera più vera e completa il suo Magnificat, noi questo cantico lo proclamiamo ogni giorno. Certo, noi ancora siamo all’inizio del nostro cammino, ma lo ripetiamo nel corso di questa vita terrena, sapendo che sarà nostro anche domani quando, lo vogliamo sperare, con Maria saremo nel Paradiso. Per noi è un Cantico di Speranza; lo cantiamo ogni giorno per ricordarci che è importante la nostra fatica come risposta all’amore di Dio.

- Pubblicità -

Ma soprattutto per ricordarci che non sarà la fatica che ci darà diritto al risposo, o il merito che ci darà diritto alla ricompensa, bensì sarà l’umiltà e la consapevolezza del nostro nulla che permetterà al Signore di riempire ed esaltare la nostra vita nell’eternità. (da una meditazione di Mons. Gerardo Rocconi)

Per riflettere

Abbiamo preso qualcosa dalla figura di Maria per spingerci sempre di più verso il Signore? Siamo pronti a riconoscere che il Signore ha scelto una donna umile per costruire la nostra Salvezza? In questo mondo in cui le donne non hanno il ruolo che Maria ha nella via della Salvezza, siamo pronti nella nostra quotidianità a riconoscere la loro forza?

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi