Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 11 Marzo 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 4, 43-54

Data:

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Il vangelo ci suggerisce che l’atteggiamento vero della fede non รจ vedere un segno per poi credere, ma credere in assenza di segni fino al punto in cui quella fiducia rende visibile anche il segno: il funzionario del re crede a Gesรน ben prima di aver verificato l’efficacia del miracolo.

Credere richiede un movimento di graduale fiducia, un affidarsi sempre piรน consapevole, un irrefrenabile impulso di mettersi in cammino anche in assenza di prove evidenti e richiede fiduciose attese: โ€œTuo figlio viveโ€, e l’uomo, credendo alla Parola, giร  si mette in cammino.

Il movimento del funzionario, agitato, affannato, convulso disperato per la malattia del figlio. Il movimento di Gesรน a cui viene chiesto di scendere, che torna, giunge, va.

Lรฌ dove l’acqua si fa vino, il funzionario diventa prima uomo, quando crede alla Parola, e poi padre, quando spezza la sua storia con quella della sua comunitร  che gli testimonia il passaggio del figlio dalla morte alla vita, tanto che credette lui con tutta la sua famiglia.

La disponibilitร  a muoverci, anche senza sapere esattamente quando i cieli saranno davvero capaci di offrirci novitร  e la terra cosรฌ feconda da far germogliare ancora frutti di gioia da gustare e condividere, genera una sovrabbondanza di conversione, misericordia e fede.

ยซTuo figlio vive!ยป. Volle sapere da loro a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: ยซIeri, un’ora dopo mezzogiorno, la febbre lo ha lasciatoยป. Il padre riconobbe che proprio a quell’ora Gesรน gli aveva detto: ยซTuo figlio viveยป. Rendere ยซgrazie per sempreยป al Signore, per i suoi doni e per la sua fedeltร , significa accettare che la realtร , quindi anche il passato e il futuro, non possa in alcun modo essere considerata il luogo dove si consuma il tragico fallimento dei nostri sogni, ma lo spazio di libertร  dove Dio intende partecipare ยซalla festaยป della nostra vita con la sua paternitร  salvifica e terapeutica.

Per riflettere

La fede non viene mediante i segni, ma i segni seguono coloro che credono.

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

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