Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 10 Aprile 2023

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Il Vangelo di Matteo ci mostra due atteggiamenti opposti di fronte allo stesso mistero della Morte e Risurrezione di Gesù.

Da una parte le donne, Maria di Magdala e l’altra Maria (dice pochi versetti prima Matteo), dall’altra le guardie. Conosciamo le donne per nome, abbiamo imparato a conoscerle nel Vangelo, soprattutto Maria di Magdala, e a seguire insieme a loro il Maestro. Ora scappano in fretta dal sepolcro, come si fugge da ogni sepolcro che ci tiene prigionieri, quello della tristezza, dello sconforto, della paura… per dare un annuncio di gioia e tremore.

Sulla strada del ritorno la loro corsa si ferma per cedere il passo all’adorazione: fermiamoci anche noi con loro! Con Maria e l’altra Maria, avviciniamoci al Risorto e riconosciamo che il Maestro è anche il Kyrios, il Signore da adorare. Questo è l’invito che il Vangelo ci fa.

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Le guardie invece sono chiamate genericamente così, in base al loro mestiere. Non conosciamo i loro nomi, non sappiamo quali siano le loro storie. Il Vangelo lascia nell’anonimato le vite di questi uomini che non sono andati oltre il loro ruolo e non hanno aperto i loro cuori alla Verità.

Nessuno di loro si ferma a contemplare il Mistero della Morte e Risurrezione né si interroga su come sia possibile che ci sia un sepolcro vuoto con la grande e pesante pietra rotolata.

Non si è realizzata per loro la Beatitudine detta da Gesù nello stesso Vangelo di Matteo: «Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano» (Mt 13, 16).

Solo le donne hanno voluto vedere e quindi potuto ascoltare la voce di quel Gesù, messo a morte ma risorto, che andando incontro loro ha pronunciato il suo: «Non temere».

Per riflettere

«Non temete; andate ad annunciare…». Quale “non temere” ho bisogno che mi ripeta oggi il Maestro e Signore risorto? Le donne, le guardie, gli anziani, i discepoli che aspettano un annunzio… in quale atteggiamento dei diversi protagonisti di questo Vangelo mi ritrovo di più? «Gesù venne loro incontro e disse…». Quale Parola, tra le diverse ascoltate nella Liturgia Pasquale, risuona di più in me?

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi