HomeVangelo del GiornoAlessandro Ginotta - Commento al Vangelo del giorno, 9 Maggio 2024

Alessandro Ginotta – Commento al Vangelo del giorno, 9 Maggio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 16, 16-20

Anche quando sembra che non ci sia più nulla da fare, quando tutto sembra perduto, è lì che avvengono i miracoli migliori. Perché è proprio l’ora più buia quella che precede l’alba. 

La parola Vangelo deriva dal latino evangelium, adattamento del greco εὐαγγέλιον, che potremmo tradurre come “buona novella“, in quanto composto di εὐ «bene, buono» e ἄγγελος «messaggero, annuncio». Dunque, quando riceviamo una buona notizia, siamo felici.

Scrive Papa Francesco nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium (la gioia del Vangelo): “La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento”. Poi prosegue: “Il grande rischio del mondo attuale, con la sua molteplice ed opprimente offerta di consumo, è una tristezza individualista che scaturisce dal cuore comodo e avaro, dalla ricerca malata di piaceri superficiali, dalla coscienza isolata. Quando la vita interiore si chiude nei propri interessi non vi è più spazio per gli altri, non entrano più i poveri, non si ascolta più la voce di Dio, non si gode più della dolce gioia del suo amore, non palpita l’entusiasmo di fare il bene. Anche i credenti corrono questo rischio, certo e permanente. Molti vi cadono e si trasformano in persone risentite, scontente, senza vita. Questa non è la scelta di una vita degna e piena, questo non è il desiderio di Dio per noi, questa non è la vita nello Spirito che sgorga dal cuore di Cristo risorto”.

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“Il maligno – osserva San Francesco di Sales – gode nella tristezza e nella malinconia, perché lui è, e lo sarà per l’eternità, triste e malinconico; per cui vorrebbe che tutti fossero così!” (Filotea, cap. XII). “Il nemico – prosegue il santo – si serve della tristezza per portare le sue tentazioni contro i buoni; da un lato cerca di rendere allegri i peccatori nei loro peccati, e dall’altro cerca di rendere tristi i buoni nelle loro opere buone”. Da una parte il maligno cerca di presentare il male in modo piacevole, mentre, dall’altra, tenta di distoglierci dal bene facendocelo sembrare sgradevole.

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Fonte: La Buona Parola, il blog di Alessandro Ginotta https://www.labuonaparola.it
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