Il commento al Vengelo del
2 Agosto 2018 su Mt 13, 47-53
Diciassettesima settimana del Tempo Ordinario – Anno II/B
- Colore liturgico: Bianco
- Periodo: Giovedรฌ
- Il Santo di oggi: S. Eusebio di Vercelli | S. Pietro Giuliano Eymard โ memoria facoltativa
- Ritornello al Salmo Responsoriale:ย Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe
- Letture del giorno: Ger 18, 1-6; Sal 145; Mt 13, 47-53
- Calendario Liturgico di Agosto
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 13, 47-53
Dal Vangelo secondoย Matteo
In quel tempo Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซAncora, il regno dei cieli รจ simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando รจ piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Cosรฌ sarร alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarร pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?ยป. Gli risposero: ยซSรฌยป. Ed egli disse loro: ยซPer questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, รจ simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose anticheยป.
Terminate queste parabole, Gesรน partรฌ di lร .
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini
Cose nuove e cose antiche.
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Le parabole, lette in questi ultimi giorni, non solo sono molto conosciute, certamente ognuno di noi le ha giร lette o sentite. Tuttavia, la parola di Dio ha sempre nuovi spunti di riflessione e ciรฒ che si potrebbe mettere in evidenza quest’oggi รจ che il cristiano ha il dovere di conoscere e saper interpretare l’Antico Testamento.
ร sbagliato l’atteggiamento di chi, convinto di essere detentore della veritร , ha una sorta di preclusione nei riguardi della Prima Alleanza, la quale ha sรฌ trovato un suo compimento in Gesรน Cristo, ma mantiene tutta la sua forza e grandezza.
Un esempio chiaro di ciรฒ lo si potrebbe desumere dalla prima lettura, in cui รจ presentato Geremรฌa la cui vita e le cui azioni divengono simbolo di ciรฒ che Dio vuole comunicare all’uomo. Non รจ un debito di riconoscenza per aver preparato la venuta del Messia che noi abbiamo verso questa parte della Bibbia, ma รจ una vera e propria dipendenza di contenuti, di simboli e di figure. Il nostro fondamento cristiano risiede lรฌ.
Ogni qualvolta celebriamo l’Eucarestia, ad esempio, dovremmo avere ben presente che le parole della consacrazione non sono altro che la stipulazione di un alleanza la cui formula risiede e si comprende solo alla luce dei riti di alleanza veterotestamentari (Il mio corpo per te; Tu per me e io per te).
Saper discernere e amalgamare cose nuove e cose antiche fa parte di una sapienza che al cristiano non deve mancare!
