Il commento alle letture del 25 Luglio 2018 a cura diย Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโArcidiocesi di CatanzaroโSquillace (CZ).
DARE LA PROPRIA VITA IN RISCATTO PER MOLTI
2 Cor 4,7-15; Sal 125; Mt 20,20-28
Non credo che esista passo piรน completo e perfetto, per dare piena luce al brano del Vangelo offerto oggi alla nostra meditazione, del Canto del Servo Sofferente di Isaia. Gesรน vuole che i suoi discepoli vivano il suo stesso servizio, spesso perรฒ si ignora che Lui serve espiando, Lui si dona dalla croce, da Crocifisso. Lui รจ il martire dellโamore.
[better-ads type=”banner” banner=”84722″ campaign=”none” count=”2″ columns=”1″ orderby=”rand” order=”ASC” align=”right” show-caption=”1″][/better-ads]
Ecco, il mio servo avrร successo, sarร onorato, esaltato e innalzato grandemente. Come molti si stupirono di lui โ tanto era sfigurato per essere dโuomo il suo aspetto e diversa la sua forma da quella dei figli dellโuomo โ,ย cosรฌ si meraviglieranno di lui molte nazioni; i re davanti a lui si chiuderanno la bocca, poichรฉ vedranno un fatto mai a essi raccontato e comprenderanno ciรฒ che mai avevano udito. Chi avrebbe creduto al nostro annuncio? A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore? ร cresciuto come un virgulto davanti a lui e come una radice in terra arida. Non ha apparenza nรฉ bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per poterci piacere. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia; era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. Eppure egli si รจ caricato delle nostre sofferenze, si รจ addossato i nostri dolori; e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli รจ stato trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquitร .
- Pubblicitร -
Il castigo che ci dร salvezza si รจ abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui lโiniquitร di noi tutti. Maltrattato, si lasciรฒ umiliare e non aprรฌ la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprรฌ la sua bocca. Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; chi si affligge per la sua posteritร ? Sรฌ, fu eliminato dalla terra dei viventi, per la colpa del mio popolo fu percosso a morte. Gli si diede sepoltura con gli empi, con il ricco fu il suo tumulo, sebbene non avesse commesso violenza nรฉ vi fosse inganno nella sua bocca. Ma al Signore รจ piaciuto prostrarlo con dolori. Quando offrirร se stesso in sacrificio di riparazione, vedrร una discendenza, vivrร a lungo, si compirร per mezzo suo la volontร del Signore. Dopo il suo intimo tormento vedrร la luce e si sazierร della sua conoscenza; il giusto mio servo giustificherร molti, egli si addosserร le loro iniquitร . Perciรฒ io gli darรฒ in premio le moltitudini, dei potenti egli farร bottino, perchรฉ ha spogliato se stesso fino alla morte ed รจ stato annoverato fra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i colpevoli (Is 52,13-53,12).
Gesรน non conosce altri servizi. Non gli appartengono. Non esistono nel suo regno. Se non esistono neanche li potrร assegnare ai suoi discepoli. Nelย suo regno verranno perรฒ introdotti, ma cosรฌ agendo si farร un regno secondo il mondo, non secondo Dio.
Allora gli si avvicinรฒ la madre dei figli di Zebedeo con i suoi figli e si prostrรฒ per chiedergli qualcosa. Egli le disse: ยซChe cosa vuoi?ยป. Gli rispose: ยซDiโ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regnoยป. Rispose Gesรน: ยซVoi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?ยป. Gli dicono: ยซLo possiamoยป. Ed egli disse loro: ยซIl mio calice, lo berrete; perรฒ sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: รจ per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparatoยป. Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesรน li chiamรฒ a sรฉ e disse: ยซVoi sapete che i governanti delle nazioni dรณminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarร cosรฌ; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarร vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarร vostro schiavo. Come il Figlio dellโuomo, che non รจ venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per moltiยป.
Ogni discepolo di Gesรน deve evitare due tentazioni: evitare di vivere come regno del mondo nel regno di Dio. Lโattenzione dovrร essere somma. Evitare di prestarsi a che altri possano farlo. Gesรน respinge allโistante la richiesta di Giacomo e Giovanni e corregge il pensiero degli altri suoi discepoli. Chi รจ regno di Dio deve servire da vero regno di Dio come Gesรน Signore. Nรฉ con le parole nรฉ con le opere dovrร essere un collaboratore del regno di questo mondo. Queste due tentazioni sono letali.
Vergine Fedele, Angeli, Santi, aiutateci servire come Cristo Gesรน da vero regno di Dio.
