Il luogo piรน difficile dove vivere il cristianesimo? Casa propria. Credo che questa sarebbe una buona sintesi del vangelo di oggi.
Paradossalmente ci รจ piรน facile vivere la fede con chi non ci conosce che invece con chi sa tutto di noi. Forse perchรฉ abbiamo paura del giudizio, abbiamo paura che quella gente ci ricordi i nostri entusiasmi falliti, i nostri tentativi andati a vuoto, i nostri fervori spenti dopo pochi giorni.
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E poi c’รจ un altro dato paradossale, molto spesso con la gente che piรน amiamo tiriamo fuori il peggio di noi e non il nostro lato migliore. Come se la familiaritร ci autorizzasse ad essere “sbracati”. Ma quando il discorso si riferisce a Gesรน allora il problema si sposta soprattutto dalla parte degli uditori che si rivelano malati di una malattia diffusissima: il pregiudizio.
Gesรน per smontare il pregiudizio della sua gente deve citare episodi in cui Dio agisce a favore di estranei, quasi a voler dire che persino Lui si trova piรน a suo agio con chi non lo conosce molto che con chi dice di conoscerlo molto. E questo perchรฉ le opere di Dio si compiono sempre in proporzione allโapertura del cuore.
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ร brutto dover dire che magari persone che consideriamo โestraneeโ a noi mostrino piรน apertura del cuore nei nostri confronti rispetto a coloro che dovrebbero essere i โnostriโ. Ma da che mondo รจ mondo รจ stato sempre molto difficile essere profeti nella propria patria.
Eppure quando qualcuno ce lo dice chiaramente allora ci monta dentro la rabbia: โAll’udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; si levarono, lo cacciarono fuori della cittร e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro cittร era situata, per gettarlo giรน dal precipizio.
Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andรฒโ. Si arriva spesso allo scontro soprattutto con coloro che dovrebbero invece darci sostegno. Ma lโunico contributo che possiamo dare รจ quello di domandarci se noi facciamo ugualmente quando ci troviamo dallโaltro lato, quando siamo noi i compaesani con la testa dura e il cuore chiuso.
don Luigi Epicoco su Facebook
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 4, 24-30
Dal Vangelo secondoย Luca
In quel tempo, Gesรน [cominciรฒ a dire nella sinagoga a Nร zaret:] ยซIn veritร io vi dico: nessun profeta รจ bene accetto nella sua patria. Anzi, in veritร io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elรฌa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elรฌa, se non a una vedova a Sarรจpta di Sidรณne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisรจo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamร n, il Siroยป.
All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della cittร e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro cittร , per gettarlo giรน. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
