Il commento alle letture di domenica 4 marzo 2018 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.
I venditori del tempio e i motivi della nostra fede

Il brano evangelico di questa domenica (Gv 2,13-25) ci presenta il Cristo in una luce abbastanza inconsueta. Non tanto per la cacciata dei venditori dal tempio, o non solo per quello, quanto piuttosto per una notazione riportata dallโevangelista ovvero che Gesรน non si fidava di coloro che, vedendo i segni da lui compiuti, avevano creduto nel suo nome (v.24).
Questo Gesรน che sta sulle sue, sospettoso, incupito, cozza con lโimmagine solare che egli irradia, o che comunque siamo abituati a vedere in Lui, che solitamente non ha questo atteggiamento distaccato neppure con chi gli si oppone apertamente. Il suo stesso conoscere il cuore dellโuomo, le contraddizioni nelle quali si dibatte, non รจ un ostacolo alla sua azione, egli che non teme, nel suo cammino, di incontrare peccatori di ogni genere.
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Forse รจ questo tema del ยซsegnoยป che non รจ facile comprendere. Alcuni chiedono un segno a giustificazione dellโazione nel tempio, liquidato poi con sarcasmo, ma pure coloro che hanno creduto non convincono il Cristo riguardo alla loro autenticitร . Un segno puรฒ, allora, motivare o no la risposta di fede? In teoria forse sรฌ, ma allโatto pratico vi sono molti problemi, come testimoniato dallo stesso vangelo di Giovanni dove spesso Cristo mette in guardia su questo argomento: ยซse non vedete segni e prodigi, voi non credeteยป( Gv 4,48); ยซvoi mi cercate non perchรฉ avete visto dei segni, ma perchรฉ avete mangiato di quei pani e vi siete saziatiยป.(Gv 6,26); addirittura sono un motivo di opposizione da parte del sinedrio che pure li riconosce: ยซChe facciamo? Questโuomo compie molti segniยป (Gv 11,47).
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Questa difficoltร non nasce solo dalla malafede, poichรฉ un rischio dei segni, anche nel loro senso piรน generale, รจ quello di confermare idee o aspettative preesistenti. A volte possiamo sentirlo o dirlo in prima persona: ยซin quella cosa, in quel fatto ho visto un segno per agire in questo modo…ยป; oppure a partire dallโascolto della Parola: ยซQuella frase รจ stata per me un segno…ho visto in essa un segno che Dio…ยป. Eโ evidente che questa รจ una possibilitร , ma anche che ciรฒ possa essere la conferma di unโattesa, e qui sta il rischio, di far dire al segno quel che io desidero che dica, anche con tutta la sinceritร possibile. Forse (ma รจ solo la mia opinione naturalmente) รจ questo che provoca in Cristo quella strana reazione di cui sopra. Sarร invece un altro segno inequivocabile che potrร fondare una risposta di fede, perchรฉ non avrร nulla da confermare, anzi trascinerร fuori da sรฉ stesso chiunque si pone davanti ad esso per coglierne la presenza dirompente, il segno di Giona (cf. Mt 12,40), la discesa di Cristo nel ventre della terra, lโevento totalmente inaspettato che azzera ogni sapienza umana (1Cor 1,22-25; 2a lettura) e si pone come discrimine per la nostra vita.
Si comprende in questโottica anche la cacciata dei venditori che non erano affatto abusivi, ma funzionali allo svolgimento di una ritualitร codificata dalla stessa Legge di Dio, (cf. Es 20, 1-17; 1a lettura) che determinava le modalitร con le quali attuarne i dettami. Ma la stessa alleanza non รจ esente dal rischio di essere vissuta come semplice adeguamento a un fatto di costume, allora come oggi; il segno potente di un Dio che parla, agisce nella storia, fino allโimpensabile discesa di Cristo, sterilizzato in un rito che rimanda solo a se stesso, una religione preconfezionata, buona per tutte le stagioni, ma che Cristo, allora come oggi, ยซincrinaยป per aprire uno spiraglio al soffio dello Spirito.
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della Terza Domenica di Quaresima – Anno B
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- Colore liturgico: Viola
- Es 20, 1-17; Sal.18; 1 Cor 1, 22-25; Gv 2, 13-25
Gv 2, 13-25
Dal Vangelo secondo Giovanni
13Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesรน salรฌ a Gerusalemme. 14Trovรฒ nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, lร seduti, i cambiamonete. 15Allora fece una frusta di cordicelle e scacciรฒ tutti fuori dal tempio, con le pecore e i buoi; gettรฒ a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciรฒ i banchi, 16e ai venditori di colombe disse: ยซPortate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!ยป. 17I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divorerร . 18Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: ยซQuale segno ci mostri per fare queste cose?ยป. 19Rispose loro Gesรน: ยซDistruggete questo tempio e in tre giorni lo farรฒ risorgereยป. 20Gli dissero allora i Giudei: ยซQuesto tempio รจ stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?ยป. 21Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesรน. 23Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. 24Ma lui, Gesรน, non si fidava di loro, perchรฉ conosceva tutti 25e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sullโuomo. Egli infatti conosceva quello che cโรจ nellโuomo.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 04 – 10 Marzo 2018
- Tempo di Quaresimaย III
- Colore Viola
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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