Commento alle letture di domenica 5 novembre 2017 – Mons. Costantino Di Bruno

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Il commento alle letture di domenica 5 novembre 2017 a cura diย  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโ€™Arcidiocesi di Catanzaroโ€“Squillace (CZ).

Chi tra voi รจ piรน grande, sarร  vostro servo

La religione che Gesรน รจ venuto ad insegnare sulla terra รจ racchiusa in uno statuto particolare che รจ composto di un solo articolo o canone e un solo paragrafo. Ogni altra cosa serve alla sua religione, ma non รจ la sua religione. Questo solo articolo o canone รจ fatto di due sole parole: ascolta e obbedisci. Io parlo e tu vivi. Io dico e tu fai. Nel momento in cui rompi questa relazione, muore la mia religione, inizia la tua. Ma solo la mia รจ religione di vita. La tua รจ religione di morte. Questo statuto e articolo per Gesรน vale sempre, anche quando sulla cattedra della sua veritร  e del suo amore si siedono scribi e farisei. Costoro sono della religione totalmente opposta alla sua.

Essendo la sua religione solo ascolto, obbedienza, vita di ascolto e di obbedienza, Gesรน vuole che mai essa venga cambiata, modificata, alterata. Tu ascolti lo scriba e il fariseo che รจ sulla sua cattedra, ti salvi. Non lo ascolti, hai violato lo statuto della religione di Cristo Signore. รˆ giusto allora chiedersi: lโ€™ascolto va dato sempre? La risposta รจ affermativa. Non va dato solo quando vi รจ un comando esplicito di Cristo al quale va sempre data prioritร  anche a costo della vita. Gesรน ha obbedito al comando del Padre fino alla morte e alla morte di croce. Anche i discepoli devono obbedire al comando di Cristo fino alla morte di croce. รˆ veritร  insegnata dallo Spirito Santo per bocca di Pietro. Questi ha ricevuto da Gesรน un comando e deve obbedienza.

Vedendo la franchezza di Pietro e di Giovanni e rendendosi conto che erano persone semplici e senza istruzione, rimanevano stupiti e li riconoscevano come quelli che erano stati con Gesรน. Vedendo poi in piedi, vicino a loro, lโ€™uomo che era stato guarito, non sapevano che cosa replicare. Li fecero uscire dal sinedrio e si misero a consultarsi fra loro dicendo: ยซChe cosa dobbiamo fare a questi uomini? Un segno evidente รจ avvenuto per opera loro; esso รจ diventato talmente noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme che non possiamo negarlo. Ma perchรฉ non si divulghi maggiormente tra il popolo, proibiamo loro con minacce di parlare ancora ad alcuno in quel nomeยป. Li richiamarono e ordinarono loro di non parlare in alcun modo nรฉ di insegnare nel nome di Gesรน. Ma Pietro e Giovanni replicarono: ยซSe sia giusto dinanzi a Dio obbedire a voi invece che a Dio, giudicatelo voi. Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltatoยป. Quelli allora, dopo averli ulteriormente minacciati, non trovando in che modo poterli punire, li lasciarono andare a causa del popolo, perchรฉ tutti glorificavano Dio per lโ€™accaduto. Lโ€™uomo infatti nel quale era avvenuto questo miracolo della guarigione aveva piรน di quarantโ€™anni (At 4,13-22).

Questo rapporto di ascolto e di obbedienza va vissuto, sempre perรฒ allโ€™interno della Parola di Gesรน, anche tra discepolo e discepolo. Il cristiano serve il cristiano ascoltando e obbedendo, allo stesso modo che un servo fa con il suo padrone.

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Allora Gesรน si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: ยซSulla cattedra di Mosรจ si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciรฒ che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perchรฉ essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattรจri e allungano le frange; si compiacciono dei posti dโ€™onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati โ€œrabbรฌโ€ dalla gente. ย Ma voi non fatevi chiamare โ€œrabbรฌโ€, perchรฉ uno solo รจ il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate โ€œpadreโ€ nessuno di voi sulla terra, perchรฉ uno solo รจ il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare โ€œguideโ€, perchรฉ uno solo รจ la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi รจ piรน grande, sarร  vostro servo; chi invece si esalterร , sarร  umiliato e chi si umilierร  sarร  esaltato.

La religione di Gesรน รจ un perenne servizio a Dio che ci chiede di servire lโ€™uomo, sempre perรฒ nel rispetto della sua Parola, dalla Parola, rimanendo sempre nella Parola. รˆ un servizio che richiede il nostro annientamento. Ci si rinnega davanti agli uomini per rinnegarci davanti a Dio. Solo questa รจ la religione di Gesรน. Tutte le altre sono dellโ€™uomo a servizio di se stesso. Era questa la religione degli scribi e dei farisei.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci della religione di Gesรน.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 5 novembre 2017 anche qui.

XXXI Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

Mt 23, 1-12
Dal Vangelo secondoย  Matteo

1Allora Gesรน si rivolse alla folla e ai suoi discepoli 2dicendo: ยซSulla cattedra di Mosรฉ si sono seduti gli scribi e i farisei. 3Praticate e osservate tutto ciรฒ che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perchรฉ essi dicono e non fanno. 4Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. 5Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattรจri e allungano le frange; 6si compiacciono dei posti dโ€™onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, 7dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati โ€œrabbรฌโ€ dalla gente. 8Ma voi non fatevi chiamare โ€œrabbรฌโ€, perchรฉ uno solo รจ il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. 9E non chiamate โ€œpadreโ€ nessuno di voi sulla terra, perchรฉ uno solo รจ il Padre vostro, quello celeste. 10E non fatevi chiamare โ€œguideโ€, perchรฉ uno solo รจ la vostra Guida, il Cristo. 11Chi tra voi รจ piรน grande, sarร  vostro servo; 12chi invece si esalterร , sarร  umiliato e chi si umilierร  sarร  esaltato.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 05 – 11 Novembre 2017
  • Tempo Ordinario XXXI
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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