Gesรน e il comandamento dellโamore
Dopo piรน o meno stucchevoli interpellanze da parte dellโautoritร giudaica, Gesรน, spazientito, passa al contrattacco scaldando i muscoli verso una raffica di โguaiโ assestata ai suoi rompiscatole, purtroppo non letta nella liturgia domenicale. Il vangelo di questa domenica รจ la rampa di lancio verso quelle bordate, il cui bersaglio sono i soliti scribi e farisei, maestri di ipocrisia.
Questi personaggi siedono tronfi sulla โcattedra di Mosรจโ, il quale non la occupava piรน perchรฉ morto circa milleduecento anni prima. E per vero dire non vi sedette mai perchรฉ ai suoi tempi non cโera ancora. Questa cattedra era lo scranno dโonore nella sinagoga ove, in nome di Mosรจ, si accomodavano i maestri dellโepoca, ossia gli scribi, ad arzigogolarne la legge. Questi maestrucoli vengono impallinati da Gesรน con una tremenda, miratissima, fucilata: ยซPraticate e osservate tutto ciรฒ che dicono, ma non agite secondo le loro opere, perchรฉ essi dicono e non fannoยป. Si tratta quindi di maestri soltanto verbali, non comportamentali, per i quali contano solo lโesterioritร e lโammirazione da parte della gente. Scaraventavano sulle spalle dei malcapitati uditori metri cubi di leggi e leggine applicative, di loro invenzione, che non facevano altro che mettere in ridicolo la grandiosa serietร dei dieci comandamenti, tramandati da quel patriarca di correttezza religiosa che fu Mosรจ.
Gesรน si diverte pure a irriderli nel dettaglio, tirando in ballo i โfilatteriโ, un marchingegno pseudo-religioso di cui quei signori si munivano in atto di preghiera: ยซDue piccoli astucci di pelle nera, che dagli Ebrei di sesso maschile venivano legati con lacci neri di cuoio al braccio sinistro (dalla parte del cuore) e sulla fronte. Si usavano nei giorni feriali per la preghiera del mattino. Contenevano strisce di pergamena sulle quali erano scritti quattro brani della torah (=legge di Mosรจ)ยป (J. HERIBAN, Dizionario terminologico-concettuale di scienze bibliche e ausiliarie, LAS, Roma 2005, p. 381). Questo strampalato strumento religioso serviva per dare esecuzione letterale a Esodo 13,9, secondo cui la legge di Dio doveva essere ยซsegno sulla tua mano e memoriale fra i tuoi occhiยป. Non era il caso di giungere a estremi cosรฌ cervellotici per eseguire una prescrizione da non prendersi grossolanamente alla lettera. Insomma gli scribi, per esternarsi fanaticamente rispettosi della legge, allargavano i loro filatteri decorandosi con queste pendule ridondanze, che a noi forse fanno venire in mente lโalbero di natale. Gesรน ci sghignazza sopra.
Cosรฌ come denuncia la caccia ostinata da parte di scribi e farisei dei posti dโonore in banchetti e sinagoghe, come pure il loro crogiolarsi nella vanagloria sentendosi salutare ยซrabbรฌยป (= mio maestro) dalla gente. Darsi delle arie รจ dunque usanza molto antica.
Questo termine (rabbรฌ) a Gesรน fa abbassare il tono. Se si รจ lasciato andare a devastante canzonatura, ora ritorna il Maestro insuperato e originalissimo, dalle dichiarazioni piรน spiazzanti e sorprendenti. Osa dunque rivendicare con pieno diritto per sรฉ il titolo di Maestro, dicendo che il maestro รจ uno solo, come una sola รจ la guida, il Cristo. Scomoda questโultimo titolo, ultrablasonato nel magistero profetico e nelle aspettative anticotestamentarie. Non dice a tutte lettere che il Cristo รจ lui, ma lo lascia facilmente intuire.
- Pubblicitร -
Questa unicitร professionale ne sprizza unโaltra, insieme affettuosa e solenne, la paternitร : ยซNon chiamate โpadreโ nessuno di voi sulla terra, perchรฉ uno solo รจ il Padre vostro, quello celesteยป. La paternitร divina era giร nota nellโAntico Testamento, talora con sfumature un poโ sussiegose, peraltro ammainate da Gesรน che nel Padrenostro ha fornito la parola dโordine del cristiano. ร una paternitร che si invera soprattutto quando suggerita dallo Spirito Santo, come da garanzie paoline (Rom 8,15; Gal 4,6) che ci autorizzano a gridare โ addirittura! โ ยซAbba! Padre!ยป. Il teorema della suprema paternitร divina lo leggiamo nella lettera di Paolo agli Efesini (3,15): ยซIo piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ha origine ogni discendenza in cielo e sulla terraยป. Cosรฌ, correttamente, la traduzione Cei 2008. Mentre la traduzione Cei 1974 recitava ยซโฆ dal quale [Dio] ogni paternitร in cielo e in terra prende nomeยป. Traduzione, linguisticamente meno corretta, che ha tuttavia il pregio di far grandeggiare la paternitร divina come analogato maggiore di ogni altra paternitร , destinata sempre e comunque a rimanere in abissale subordine.
[amazon_link asins=’8898873123′ template=’ProductAd’ store=’ceriltuovol04-21′ marketplace=’IT’ link_id=’72eb9e69-4e25-11e7-aeb8-153f782535a3′]
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 5 novembre 2017 anche qui.
XXXI Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
- Colore liturgico: Verde
- Ml 1,14 – 2,2.8-10; Sal.130; 1 Ts 2, 7-9. 13; Mt 23, 1-12
Mt 23, 1-12
Dal Vangelo secondoย Matteo
1Allora Gesรน si rivolse alla folla e ai suoi discepoli 2dicendo: ยซSulla cattedra di Mosรฉ si sono seduti gli scribi e i farisei. 3Praticate e osservate tutto ciรฒ che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perchรฉ essi dicono e non fanno. 4Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. 5Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattรจri e allungano le frange; 6si compiacciono dei posti dโonore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, 7dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati โrabbรฌโ dalla gente. 8Ma voi non fatevi chiamare โrabbรฌโ, perchรฉ uno solo รจ il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. 9E non chiamate โpadreโ nessuno di voi sulla terra, perchรฉ uno solo รจ il Padre vostro, quello celeste. 10E non fatevi chiamare โguideโ, perchรฉ uno solo รจ la vostra Guida, il Cristo. 11Chi tra voi รจ piรน grande, sarร vostro servo; 12chi invece si esalterร , sarร umiliato e chi si umilierร sarร esaltato.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 05 – 11 Novembre 2017
- Tempo Ordinario XXXI
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo A
- Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO