Il commento alle Letture di domenica 9 aprile 2017 (audio e testo), Domenica delle Palme, a cura di dom Luigi Gioia.
https://youtu.be/HUIoE686sZY
File audio prelevato dal sito web di dom Luigiย ed il testo del commento รจ presente nel libro “Mi guida la Tua mano – Omelie sui vangeli domenicali. Anno A” disponibile nelle seguenti librerie:
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Quando il senso svanisce
C’รจ qualcosa che l’uomo della Bibbia teme ancora piรน della sofferenza fisica, del dolore e delle prove della vita. C’รจ una forma di afflizione interiore legata direttamente alla relazione con il Signore che piรน di ogni altra chiude l’orizzonte e fa paura. Essa si esprime quando il salmista geme in espressioni di questo tipo: Perchรฉ Signore, ti tieni lontano, nel momento di pericolo ti nascondi? oppure: Dirรฒ a Dio, mia roccia, perchรฉ mi hai dimenticato? Perchรฉ triste me ne vado, oppresso dal nemico?. L’umiliazione, la confusione e la vergogna per l’autore biblico risultano dal non capire: Riflettevo per comprendere, ma fu una fatica ai miei occhi.
Ci sono circostanze nella vita nelle quali proprio per chi mette tutta la sua fede e tutta la sua speranza in Dio, proprio per chi cerca maggiormente di affidarsi a lui e di fare la sua volontร , ad un certo punto l’orizzonte si chiude. Svanisce il senso di quello che sta succedendo, si comincia ad essere tentati di dubitare dell’amore del Signore, a temere che abbia perso il controllo della storia. Ed in queste occasioni, lentamente, spesso con grande sofferenza, si insinua il tarlo del dubbio, si scivola lentamente nella disperazione.
Proprio nel momento di piรน grande oscuritร , perรฒ, lentamente, faticosamente, il Signore ci introduce in una dimensione nuova della relazione con lui. Il drammatico racconto della passione di Gesรน ci aiuta a comprendere come questo avviene.
In questi momenti รจ prima di tutto fondamentale non colpevolizzarsi. Quando vediamo che il nostro cuore vacilla, che in questi momenti perdiamo lo slancio che aveva animato fino ad allora la nostra vita di fede, che l’entusiasmo scema, che non riusciamo a reagire positivamente come vorremmo, non dobbiamo temere, perchรฉ il Signore non solo non ci condanna e non ci giudica, ma ci fornisce lui stesso le parole per esprimere questa sofferenza, per trasformarla in preghiera. Nei momenti di impotenza tutto quello che possiamo fare รจ cercare di trasformarla in preghiera.
Per questo abbiamo le parole dei salmi, ma soprattutto quelli della liturgia di questa domenica delle palme. Le parole che ci sono offerte sono quelle del salmo 21, le stesse che Gesรน ha pronunciato sulla croce: Mio Dio, mio Dio, perchรฉ mi hai abbandonato?
In questo risiede la singolaritร della nostra fede e della nostra relazione con il Signore: in esse vi รจ spazio non solo per il ringraziamento e la lode, ma anche per la delusione, per l’amarezza e addirittura per la collera. Occorre aggiungere: vi รจ spazio anche per la disperazione. ร un errore cercare di attenuare il carattere inaudito, scandaloso, del grido di disperazione di Gesรน sulla croce, del Figlio che dice al Padre, di Dio che dice a Dio: Dio mio, Dio mio, perchรฉ mi hai abbandonato?
Colui che รจ venuto come nostro modello e dal quale impariamo cosa voglia dire essere figli del Padre ci appare in questo momento supremo non in una serena accettazione della volontร di Dio, ma nell’atto di gridare la sua disperazione, il suo dolore, la sua sofferenza, la sua solitudine. Il Figlio dice al Padre: perchรฉ mi hai abbandonato? Se il Signore ha spinto il suo abbassamento, la sua confusione, la sua umiliazione e la sua agonia fino a voler fare l’esperienza di questa disperazione, fino a volerla urlare, abbiamo il dovere di prenderla sul serio e di accettarne le conseguenze.
La vita di fede non ci risparmia le esperienze limite, la solitudine e l’angoscia. La vita di fede ci chiede non di ignorarle, non di sminuirle, ma veramente di gridarle, come ha fatto Gesรน. Gesรน non ha cercato di nascondere nรฉ a se stesso, nรฉ al Padre, nรฉ a noi, questo momento di tenebre, ma lo ha esposto agli occhi di tutti. Lo ha fatto perchรฉ vuole che ci sentiamo autorizzati a farlo anche noi, in lui, con lui, grazie a lui.
C’รจ una frase del salmo 66 che rischia di passare inosservata, ma che forse meglio di qualunque altra esprime questo aspetto paradossale della relazione con Dio e della vita di fede: persino la collera dell’uomo ti da gloria. Questa รจ Parola di Dio. Questa frase del salmo ci insegna che diamo gloria a Dio essendo autentici davanti a lui. Diamo certamente gloria a Dio lodandolo, quando siamo nella gioia o quando scopriamo i motivi per lodarlo; diamo certamente gloria a Dio ringraziandolo per i suoi benefici e adorandolo per la sua grandezza. Ma siamo veri, siamo autentici nella nostra relazione con lui, gli diamo gloria soprattutto quando abbiamo il coraggio di presentargli la nostra umiliazione, la nostra incapacitร di capire, la nostra sofferenza, la nostra rivolta interiore, la nostra collera.
In questa settimana santa lasciamo che il Signore ci liberi da tutto quello che ci ostacola nella relazione con lui. E questo grido di Gesรน sulla croce: Mio Dio, mio Dio, perchรฉ mi hai abbandonato? ci aiuti a capire fino a che punto il Signore vuole essere con noi e vuole che noi restiamo con lui. Il Signore vuole essere con noi fin nella tenebra nella quale siamo tentati di dubitare della sua presenza. Vuole che restiamo con lui in questo momento nel quale siamo esposti al grido di disperazione, di solitudine e di angoscia che dobbiamo saper accogliere come un grido che รจ stato fatto per noi e che Cristo รจ sempre pronto a ripetere con noi per liberarci.
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Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 9 aprile 2017 anche qui.
Domenica delle Palme
- Colore liturgico: Rosso
- Is 50, 4-7; Sal.21; Fil 2, 6-11; Mt 26, 14 – 27, 66
Mt 26, 14 – 27, 66
Dal Vangelo secondo Matteo
– Quanto volete darmi perchรฉ io ve lo consegni?
In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andรฒ dai capi dei sacerdoti e disse: ยซQuanto volete darmi perchรฉ io ve lo consegni?ยป. E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesรน.
– Dove vuoi che prepariamo per te, perchรฉ tu possa mangiare la Pasqua?
Il primo giorno degli รzzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesรน e gli dissero: ยซDove vuoi che prepariamo per te, perchรฉ tu possa mangiare la Pasqua?ยป. Ed egli rispose: ยซAndate in cittร da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo รจ vicino; farรฒ la Pasqua da te con i miei discepoli”ยป. I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesรน, e prepararono la Pasqua.
– Uno di voi mi tradirร
Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: ยซIn veritร io vi dico: uno di voi mi tradirร ยป. Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: ยซSono forse io, Signore?ยป. Ed egli rispose: ยซColui che ha messo con me la mano nel piatto, รจ quello che mi tradirร . Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!ยป. Giuda, il traditore, disse: ยซRabbรฌ, sono forse io?ยป. Gli rispose: ยซTu l’hai dettoยป.
– Questo รจ il mio corpo; questo รจ il mio sangue
Ora, mentre mangiavano, Gesรน prese il pane, recitรฒ la benedizione, lo spezzรฒ e, mentre lo dava ai discepoli, disse: ยซPrendete, mangiate: questo รจ il mio corpoยป. Poi prese il calice, rese grazie e lo diede loro, dicendo: ยซBevetene tutti, perchรฉ questo รจ il mio sangue dell’alleanza, che รจ versato per molti per il perdono dei peccati. Io vi dico che d’ora in poi non berrรฒ di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrรฒ nuovo con voi, nel regno del Padre mioยป. Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.
– Percuoterรฒ il pastore e saranno disperse le pecore del gregge
Allora Gesรน disse loro: ยซQuesta notte per tutti voi sarรฒ motivo di scandalo. Sta scritto infatti: “Percuoterรฒ il pastore e saranno disperse le pecore del gregge”. Ma, dopo che sarรฒ risorto, vi precederรฒ in Galileaยป.
Pietro gli disse: ยซSe tutti si scandalizzeranno di te, io non mi scandalizzerรฒ maiยป. Gli disse Gesรน: ยซIn veritร io ti dico: questa notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volteยป. Pietro gli rispose: ยซAnche se dovessi morire con te, io non ti rinnegherรฒยป. Lo stesso dissero tutti i discepoli.
– Cominciรฒ a provare tristezza e angoscia
Allora Gesรน andรฒ con loro in un podere, chiamato Getsรจmani, e disse ai discepoli: ยซSedetevi qui, mentre io vado lร a pregareยป. E, presi con sรฉ Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciรฒ a provare tristezza e angoscia. E disse loro: ยซLa mia anima รจ triste fino alla morte; restate qui e vegliate con meยป. Andรฒ un poco piรน avanti, cadde faccia a terra e pregava, dicendo: ยซPadre mio, se รจ possibile, passi via da me questo calice! Perรฒ non come voglio io, ma come vuoi tu!ยป.
Poi venne dai discepoli e li trovรฒ addormentati. E disse a Pietro: ยซCosรฌ, non siete stati capaci di vegliare con me una sola ora? Vegliate e pregate, per non entrare in tentazione. Lo spirito รจ pronto, ma la carne รจ deboleยป. Si allontanรฒ una seconda volta e pregรฒ dicendo: ยซPadre mio, se questo calice non puรฒ passare via senza che io lo beva, si compia la tua volontร ยป. Poi venne e li trovรฒ di nuovo addormentati, perchรฉ i loro occhi si erano fatti pesanti. Li lasciรฒ, si allontanรฒ di nuovo e pregรฒ per la terza volta, ripetendo le stesse parole. Poi si avvicinรฒ ai discepoli e disse loro: ยซDormite pure e riposatevi! Ecco, l’ora รจ vicina e il Figlio dell’uomo viene consegnato in mano ai peccatori. Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce รจ vicinoยป.
– Misero le mani addosso a Gesรน e lo arrestarono
Mentre ancora egli parlava, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una grande folla con spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti e dagli anziani del popolo. Il traditore aveva dato loro un segno, dicendo: ยซQuello che bacerรฒ, รจ lui; arrestatelo!ยป. Subito si avvicinรฒ a Gesรน e disse: ยซSalve, Rabbรฌ!ยป. E lo baciรฒ. E Gesรน gli disse: ยซAmico, per questo sei qui!ยป. Allora si fecero avanti, misero le mani addosso a Gesรน e lo arrestarono. Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesรน impugnรฒ la spada, la estrasse e colpรฌ il servo del sommo sacerdote, staccandogli un orecchio. Allora Gesรน gli disse: ยซRimetti la tua spada al suo posto, perchรฉ tutti quelli che prendono la spada, di spada moriranno. O credi che io non possa pregare il Padre mio, che metterebbe subito a mia disposizione piรน di dodici legioni di angeli? Ma allora come si compirebbero le Scritture, secondo le quali cosรฌ deve avvenire?ยป. In quello stesso momento Gesรน disse alla folla: ยซCome se fossi un ladro siete venuti a prendermi con spade e bastoni. Ogni giorno sedevo nel tempio a insegnare, e non mi avete arrestato. Ma tutto questo รจ avvenuto perchรฉ si compissero le Scritture dei profetiยป. Allora tutti i discepoli lo abbandonarono e fuggirono.
– Vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della Potenza
Quelli che avevano arrestato Gesรน lo condussero dal sommo sacerdote Caifa, presso il quale si erano riuniti gli scribi e gli anziani. Pietro intanto lo aveva seguito, da lontano, fino al palazzo del sommo sacerdote; entrรฒ e stava seduto fra i servi, per vedere come sarebbe andata a finire.
I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una falsa testimonianza contro Gesรน, per metterlo a morte; ma non la trovarono, sebbene si fossero presentati molti falsi testimoni. Finalmente se ne presentarono due, che affermarono: ยซCostui ha dichiarato: “Posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni”ยป. Il sommo sacerdote si alzรฒ e gli disse: ยซNon rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?ยป. Ma Gesรน taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: ยซTi scongiuro, per il Dio vivente, di dirci se sei tu il Cristo, il Figlio di Dioยป. ยซTu l’hai detto – gli rispose Gesรน โ; anzi io vi dico: d’ora innanzi vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della Potenza e venire sulle nubi del cieloยป.
Allora il sommo sacerdote si stracciรฒ le vesti dicendo: ยซHa bestemmiato! Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; che ve ne pare?ยป. E quelli risposero: ยซร reo di morte!ยป. Allora gli sputarono in faccia e lo percossero; altri lo schiaffeggiarono, dicendo: ยซFa’ il profeta per noi, Cristo! Chi รจ che ti ha colpito?ยป.
– Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte
Pietro intanto se ne stava seduto fuori, nel cortile. Una giovane serva gli si avvicinรฒ e disse: ยซAnche tu eri con Gesรน, il Galileo!ยป. Ma egli negรฒ davanti a tutti dicendo: ยซNon capisco che cosa diciยป. Mentre usciva verso l’atrio, lo vide un’altra serva e disse ai presenti: ยซCostui era con Gesรน, il Nazarenoยป. Ma egli negรฒ di nuovo, giurando: ยซNon conosco quell’uomo!ยป. Dopo un poco, i presenti si avvicinarono e dissero a Pietro: ยซร vero, anche tu sei uno di loro: infatti il tuo accento ti tradisce!ยป. Allora egli cominciรฒ a imprecare e a giurare: ยซNon conosco quell’uomo!ยป. E subito un gallo cantรฒ. E Pietro si ricordรฒ della parola di Gesรน, che aveva detto: ยซPrima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volteยป. E, uscito fuori, pianse amaramente.
– Consegnarono Gesรน al governatore Pilato
Venuto il mattino, tutti i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio contro Gesรน per farlo morire. Poi lo misero in catene, lo condussero via e lo consegnarono al governatore Pilato.
Allora Giuda – colui che lo tradรฌ โ, vedendo che Gesรน era stato condannato, preso dal rimorso, riportรฒ le trenta monete d’argento ai capi dei sacerdoti e agli anziani, dicendo: ยซHo peccato, perchรฉ ho tradito sangue innocenteยป. Ma quelli dissero: ยซA noi che importa? Pensaci tu!ยป. Egli allora, gettate le monete d’argento nel tempio, si allontanรฒ e andรฒ a impiccarsi. I capi dei sacerdoti, raccolte le monete, dissero: ยซNon รจ lecito metterle nel tesoro, perchรฉ sono prezzo di sangueยป. Tenuto consiglio, comprarono con esse il “Campo del vasaio” per la sepoltura degli stranieri. Perciรฒ quel campo fu chiamato “Campo di sangue” fino al giorno d’oggi. Allora si compรฌ quanto era stato detto per mezzo del profeta Geremia: ยซE presero trenta monete d’argento, il prezzo di colui che a tal prezzo fu valutato dai figli d’Israele, e le diedero per il campo del vasaio, come mi aveva ordinato il Signoreยป.
– Sei tu il re dei Giudei?
Gesรน intanto comparve davanti al governatore, e il governatore lo interrogรฒ dicendo: ยซSei tu il re dei Giudei?ยป. Gesรน rispose: ยซTu lo diciยป. E mentre i capi dei sacerdoti e gli anziani lo accusavano, non rispose nulla.
Allora Pilato gli disse: ยซNon senti quante testimonianze portano contro di te?ยป. Ma non gli rispose neanche una parola, tanto che il governatore rimase assai stupito. A ogni festa, il governatore era solito rimettere in libertร per la folla un carcerato, a loro scelta. In quel momento avevano un carcerato famoso, di nome Barabba. Perciรฒ, alla gente che si era radunata, Pilato disse: ยซChi volete che io rimetta in libertร per voi: Barabba o Gesรน, chiamato Cristo?ยป. Sapeva bene infatti che glielo avevano consegnato per invidia.
Mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandรฒ a dire: ยซNon avere a che fare con quel giusto, perchรฉ oggi, in sogno, sono stata molto turbata per causa suaยป. Ma i capi dei sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a chiedere Barabba e a far morire Gesรน. Allora il governatore domandรฒ loro: ยซDi questi due, chi volete che io rimetta in libertร per voi?ยป. Quelli risposero: ยซBarabba!ยป. Chiese loro Pilato: ยซMa allora, che farรฒ di Gesรน, chiamato Cristo?ยป. Tutti risposero: ยซSia crocifisso!ยป. Ed egli disse: ยซMa che male ha fatto?ยป. Essi allora gridavano piรน forte: ยซSia crocifisso!ยป.
Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto aumentava, prese dell’acqua e si lavรฒ le mani davanti alla folla, dicendo: ยซNon sono responsabile di questo sangue. Pensateci voi!ยป. E tutto il popolo rispose: ยซIl suo sangue ricada su di noi e sui nostri figliยป. Allora rimise in libertร per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesรน, lo consegnรฒ perchรฉ fosse crocifisso.
– Salve, re dei Giudei!
Allora i soldati del governatore condussero Gesรน nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la truppa. Lo spogliarono, gli fecero indossare un mantello scarlatto, intrecciarono una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano destra. Poi, inginocchiandosi davanti a lui, lo deridevano: ยซSalve, re dei Giudei!ยป. Sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo deriso, lo spogliarono del mantello e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero via per crocifiggerlo.
– Insieme a lui vennero crocifissi due ladroni
Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a portare la sua croce. Giunti al luogo detto Gรฒlgota, che significa ยซLuogo del cranioยป, gli diedero da bere vino mescolato con fiele. Egli lo assaggiรฒ, ma non ne volle bere. Dopo averlo crocifisso, si divisero le sue vesti, tirandole a sorte. Poi, seduti, gli facevano la guardia. Al di sopra del suo capo posero il motivo scritto della sua condanna: ยซCostui รจ Gesรน, il re dei Giudeiยป.
Insieme a lui vennero crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra.
– Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!
Quelli che passavano di lรฌ lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo: ยซTu, che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso, se tu sei Figlio di Dio, e scendi dalla croce!ยป. Cosรฌ anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi e gli anziani, facendosi beffe di lui dicevano: ยซHa salvato altri e non puรฒ salvare se stesso! ร il re d’Israele; scenda ora dalla croce e crederemo in lui. Ha confidato in Dio; lo liberi lui, ora, se gli vuol bene. Ha detto infatti: “Sono Figlio di Dio”!ยป. Anche i ladroni crocifissi con lui lo insultavano allo stesso modo.
– Elรฌ, Elรฌ, lemร sabactร ni?
A mezzogiorno si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Verso le tre, Gesรน gridรฒ a gran voce: ยซElรฌ, Elรฌ, lemร sabactร ni?ยป, che significa: ยซDio mio, Dio mio, perchรฉ mi hai abbandonato?ยป. Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: ยซCostui chiama Eliaยป. E subito uno di loro corse a prendere una spugna, la inzuppรฒ di aceto, la fissรฒ su una canna e gli dava da bere. Gli altri dicevano: ยซLascia! Vediamo se viene Elia a salvarlo!ยป. Ma Gesรน di nuovo gridรฒ a gran voce ed emise lo spirito.
(Qui si genuflette e si fa una breve pausa)
Ed ecco, il velo del tempio si squarciรฒ in due, da cima a fondo, la terra tremรฒ, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi, che erano morti, risuscitarono. Uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella cittร santa e apparvero a molti. Il centurione, e quelli che con lui facevano la guardia a Gesรน, alla vista del terremoto e di quello che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: ยซDavvero costui era Figlio di Dio!ยป.
Vi erano lร anche molte donne, che osservavano da lontano; esse avevano seguito Gesรน dalla Galilea per servirlo. Tra queste c’erano Maria di Mร gdala, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedรจo.
– Giuseppe prese il corpo di Gesรน e lo depose nel suo sepolcro nuovo
Venuta la sera, giunse un uomo ricco, di Arimatรจa, chiamato Giuseppe; anche lui era diventato discepolo di Gesรน. Questi si presentรฒ a Pilato e chiese il corpo di Gesรน. Pilato allora ordinรฒ che gli fosse consegnato. Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito e lo depose nel suo sepolcro nuovo, che si era fatto scavare nella roccia; rotolata poi una grande pietra all’entrata del sepolcro, se ne andรฒ. Lรฌ, sedute di fronte alla tomba, c’erano Maria di Mร gdala e l’altra Maria.
– Avete le guardie: andate e assicurate la sorveglianza come meglio credete
Il giorno seguente, quello dopo la Parascรจve, si riunirono presso Pilato i capi dei sacerdoti e i farisei, dicendo: ยซSignore, ci siamo ricordati che quell’impostore, mentre era vivo, disse: “Dopo tre giorni risorgerรฒ”. Ordina dunque che la tomba venga vigilata fino al terzo giorno, perchรฉ non arrivino i suoi discepoli, lo rubino e poi dicano al popolo: “ร risorto dai morti”. Cosรฌ quest’ultima impostura sarebbe peggiore della prima!ยป. Pilato disse loro: ยซAvete le guardie: andate e assicurate la sorveglianza come meglio credeteยป. Essi andarono e, per rendere sicura la tomba, sigillarono la pietra e vi lasciarono le guardie.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 09 – 15 Aprile 2017
- Settimana Santa, Colore – Rosso
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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