I FUOCHI D’ARTIFICIO DELLA FEDE
In questo canto di lode si innesta il Vangelo che abbiamo appena ascoltato: il “Prologo di Giovanni”. “In principio era il Verbo.” Non alla fine, ma all’inizio. Non nel buio, ma nella luce.
L’ultimo giorno dell’anno non è soltanto una fine: è una véspera, una soglia. Non chiude, ma apre. Ci riporta all’origine. Ci ricorda che la nostra storia comincia non dal caos o dal caso ma da quella Parola che “era la luce vera, quella che illumina ogni uomo”.
Il “Te Deum” e il “Prologo di Giovanni” si incontrano proprio qui: nella gratitudine. Perché solo chi riconosce la luce può ringraziare. Solo chi sa di non essersi fatto da solo può lodare.
E tu? Sei pronto a far scoppiare stanotte la tua gratitudine? Sei pronto a dire grazie per tutto ciò che il Signore ti ha concesso, e anche per quello che non ha voluto darti?
Sei pronto a gridargli, con tutto l’amore di cui sei capace, che lo ami e che lo ringrazi per il dono più grande che un uomo possa ricevere: la fede? Perché la fede è ciò che riempie di luce e di colore la vita.
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Molto più di tutti i fuochi d’artificio che stanotte vedremo dai nostri terrazzi. Quelli durano un istante. La luce di Dio, invece, dura per sempre.
