Vangelo del giorno di Mt 17,10-13
SANTA LUCIA, VERGINE E MARTIRE โ MEMORIA
Elรฌa รจ giร venuto, e non l’hanno riconosciuto.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesรน: ยซPerchรฉ dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elรฌa?ยป.
Ed egli rispose: ยซSรฌ, verrร Elรฌa e ristabilirร ogni cosa. Ma io vi dico: Elรฌa รจ giร venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Cosรฌ anche il Figlio dell’uomo dovrร soffrire per opera loroยป.
Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.
Parola del Signore.
Non lo hanno riconosciuto e hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Quanto รจ difficile riconoscere i profeti! E se li riconosciamo, perchรฉ รจ impossibile non riconoscerli tanta รจ la loro forza e la loro autenticitร , rischiamo di manipolarli, di farne quello che vogliamo, di piegarli alle nostre prospettive.
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E cosรฌ perdiamo la possibilitร di lasciare che la loro testimonianza, la loro provocazione, attecchisca in noi e ci scardini, ci ribalti, ci scuota, infine.
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Cosรฌ รจ accaduto per Giovanni, figura centrale del nostro cammino in preparazione al Natale: il piรน grande fra i profeti, tutto di Dio, tutto preso dal suo compito, ha radunato attorno a sรฉ migliaia di persone scese nel deserto, insoddisfatte anche dal culto del tempio, per preparare la strada al Messia.
Non si รจ preso per Dio, non ha approfittato del suo ruolo e della sua credibilitร , non ha millantato privilegi divini ma si รจ fatto trasparenza per portare quante piรน persone possibili a Dio.
Ancora oggi Dio continua a mandare profeti. No, non vestono di pelli e non si cibano di locuste e, spesso, nemmeno sanno di essere profeti. Ma lo sono. E ci aiutano a leggere la presenza di Dio nella Storia, nella nostra vita.
Li incontriamo ogni giorno, anche oggi. Sono fratelli e sorelle come noi, che Dio usa per aiutarci a leggere gli eventi.
A volte usano strumenti inattesi, un messaggio sul telefono, un commento inoltrato, un invito, che in qualche modo veicola un modo inatteso di vedere a noi stessi e agli altri.
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Sรฌ: esistono i profeti e ci accompagnano. Si tratta di scovarli, di accoglierli, di individuarli lungo la nostra giornata. Di andare a cercarli, talora, di stanarli, di cogliere nellโassordante rumore dei nostri tempi, la loro flebile voce, distinguendola da mille altre.
Siamo onesti con noi stessi, allora, smettiamola di metterci al centro di ogni giudizio, di ogni opinione, perchรฉ la Parola, per bocca dei profeti, ancora scaldi i nostri cuori per aprirci allโaccoglienza del Dio che viene.
Lasciamoli parlare, lasciamoci stupire.
+++Commento di Paolo Curtaz tratto, per gentile concessione, dal libretto Amen, la Parola che salva.+++
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